Costanza e Chiarezza a braccetto

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Parlare di Milan in questo periodo è un esercizio abbastanza complesso.

Partiamo dalla partita di Lecce, perché in questo ultimo periodo parliamo troppo poco di calcio e tanto di extra calcio.

Storicamente Lecce-Milan non è mai stata una partita banale e spesso sono partite impazzite con grandi girandole di gol e rimonte incredibili da ambo le parti.
L’altra sera fortunatamente è toccato a Noi risorgere, perché fino al minuto 60 eravamo morti e sepolti.

Poi chiaramente ci siamo esaltanti per la rimonta però questo stato di euforia non deve però farci perdere la lucidità necessaria per esaminare con obiettività, stigmatizzando il solito campionario di orrori esibito nella prima ora di gioco. Perché anche a Lecce si è visto sgradevoli errori tecnici da parte di elementi, Reijnders e Walker per prenderne un paio ad esempio, che difficilmente sbagliano uno stop o un passaggio.
Segno chiaro che la testa non è sintonizzata a dovere.

Leao viene criticato molto spesso, ma di fatto è il giocatore con più talento che abbiamo, certo non continuo ma questo è un difetto anche del mondo sociale. La mancanza di una compagna di viaggio che si chiama Costanza.

Alla Costanza nei fatti va aggiunta anche la Chiarezza, e quest’ultima manca a 360 gradi nel mondo Milan.
Per mesi è mancata Chiarezza nel mondo dirigenziale, non si capiva chi doveva fare cosa e quando farlo. Confusione totale.

Le persone vanno messe al posto giusto con le competenze giuste, dall’amministratore delegato per finire ai giocatori in campo. Ognuno nel suo ruolo per rendere al meglio.
Una prevaricazione di ruoli impressionante. Ognuno dice la sua che non combacia mai con quello che fa e dice il collega.

Io sono sempre stato dell’idea che la catena dirigenziale deve essere corta e funzionale dove ognuno deve avere il suo ruolo senza invadere il campo altrui, cosa che nel Milan succede in ogni momento. Poi chiaro che le vedute o idee possono essere diverse, se ne discute e si trova un accordo, perché alla fine nel sport si è giudicati dai risultati. E questa dirigenza è bocciata.

Ora sembra che la guerra di potere al Milan l’abbia vinta Furlani, uomo del vero proprietario del Milan: Elliott.

E che sarà il buon Giorgio scegliere il DS con due anni di ritardo. Questa retromarcia filosofica certifica il fallimento del GLI. Un modo di lavorare inopportuno he ha creato dei disatri allucinanti, e ci vorrà molto tempo per rimettersi in carreggiata.

Dicevamo persone nel posto giusto, un’altra casella da riempire e scegliere l’allenatore giusto che deve lavorare con il nuovo direttore sportivo.
Dal mio punto di vista il Buon Conceiçao è bocciato. Non ha portato nulla di positivo. Ma solo tanta confusione, isteria e nervosismo. E attualmente mi sembra che non abbia chiarezza nemmeno nelle idee tecniche.

Perché i giocatori vanno messi in campo con le loro caratteristiche tecniche, per meglio esprimersi. In questo momento Reijnders è snaturato in questo modo di giocare, per privilegiare mezzi giocatori come Felix, (che a me piace ma messo nel contesto giusto), Fofana da imprescindibile a panchinaro, Pavlovic offerto a mezzo calciomercato ad elemento insostituibile, Tomori scomparso dai radar. Leao che oscilla tra la panchina e il campo. Capisco che molte volte il buon Rafa possa dare i nervi con il suo modo di stare in campo. Ma è sfruttato al meglio? È messo nelle condizioni di rendere al meglio? Stessa cosa Theo….

Scaroni è l’uomo giusto per il ruolo che dovrebbe avere? Sicuramente uomo politico ma non di calcio. Serve una persona competente e che capisca il calcio. Che vada alla riunioni di lega o della FiGC a far valere i nostri diritti e non uno che va a queste riunioni perché ha un buco in agenda o quando si ricorda e magari controvoglia.

Io un nome lo avrei: Demetrio Albertini, non come presidente ma cone DG.
Va beh come DT riprenderei Maldini subito perché ci si dimentica troppo spesso quello che faceva a Milanello. Di Lui si guarda solo gli acquisti sbagliati ma tutto il lavoro di presenza all’allenamento, il dialogo costante (a proposito di Costanza) e continuo con i giocatori, lo scambio di idee con il mister lo dimentichiamo troppo frettolosamente, insomma un lavoro “sporco” che non si vede ma che è di una importanza capitale soprattutto nel calcio moderno, ma anche in quello antico veniva fatto. Un esempio: Nereo Rocco.
Poi se vogliamo dirla tutta, per avere un Presidente rappresentate io metterei Franco Baresi, mi rappresenta sempre di più di Scaroni. Ecco questo sarebbe il mio organigramma dei sogni.

Oramai la stagione è andata e piuttosto di giocare la Conference League è meglio stare fuori dall’Europa, perché personalmente sulla doppia partita la vedo dura battere l’Inter in Coppa Italia. Qualche chance in più di batterla l’abbiamo nella partita secca, nei 180 minuti la vedo dura.

Bisogna resettare e cercare di mettere le persone al posto giusto con le loro competenze al servizio del Milan.
Se riusciamo a fare chiarezza ed essere costanti si può fare di più e soprattutto meglio.

W Milan

Harlock

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"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.