Il campionato ai tempi del Corona

7930

Il Presidente della Lega Calcio Paolo Dal Pino ha proposto di disputare regolarmente il campionato ma a porte parzialmente aperte. “Dobbiamo ancora decidere se lasciarle socchiuse, sfavorendo il passaggio di alcune persone molto grasse, oppure se lasciarne aperte solo alcune e chiuse altre”. La misura straordinaria prevede che non saranno comunicate le porte chiuse e quelle aperte.
Verrà rispettato anche il criterio del droplet, non solo sugli spalti, ma anche in campo. I giocatori dovranno stare ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri”. Secondo indiscrezioni i calciatori indosseranno dei costumi imbottiti per evitare contatti. Boom di ascolti dal Giappone.
Bennacer verrà comunque ammonito.

La Coppa Italia si può disputare a porte aperte” ha dichiarato Peppe Silvestre, Vice Delegato della Lega Calcio al Coordinamento con le Istituzioni Sabaude “E’ una competizione diversa rispetto al campionato, e il virus che è molto internazionale la snobba. Inoltre il fresco della sera torinese favorisce i balsami dell’aere che depurano dal virus. Ma solo per chi è tosto come i piemontesi, solo loro potranno assistere a questa bella sfida, assolutissimamente equilibrata”.
Siamo sfavoriti” ha dichiarato preoccupato Andrea Agnelli “A parte me quanti cazzo di piemontesi tifano juve???”. Ha inoltre invitato tutti a fare la ‘dybala mask’ come gesto per diffondere la cultura della prevenzione dal virus ricevendo il Premio della Fondazione Agnelli per la Santità delle Opere.

juve-Inter il 9 marzo è buonsenso”, questo il pensiero di Marotta. La Lega Calcio ha quindi accontentato l’AD nerazzurro: il big match si disputerà il 9 marzo in contemporanea con altre gare. Sempre dell’Inter.
Ormai le squadre hanno la panchina lunga” ha dichiarato Orazio Arbre-Magic, Commissario Eccezionale della Lega Calcio per l’Emergenza Creata dall’Emergenza del Coronavirus.
“Inter favorita” ha dichiarato uno stizzito Andrea Agnelli. “Con più partite nello stesso giorno i nostri avversari sarebbero molto più sul pezzo, e con la forte probabilità di doverne vincere almeno una”. Il Presidente bianconero ha poi proposto di disputare la finale di Coppa Italia ad agosto in campo neutro, a Villar Perosa.
Per le altre squadre si valutano invece soluzioni alternative. Serse Resina, Presidente della Commissione Allarmismi Insensati della Lega Calcio ha proposto di giocare su un unico campo, lo stesso giorno, tutte le partite da recuperare. “Eh che cazzo facciamo prima, poi è più bello. Mezz’ora una, mezz’ora l’altra, e passa tutto veloce. Sarebbe bello fare questa cosa a Codogno, una volta passata l’emergenza” ha aggiunto mentre veniva trascinato via da alcuni operatori sanitari e abbattuto.
Riccardo Pellett, Consigliere Delegato della Lega Calcio all’Innovazione e Ottimizzazione, ha proposto di giocare solo parzialmente le partite per diminuire il gap fra calendario pianificato e reale. “Se ad esempio giocassimo 15 minuti di Sampdoria-Verona, 25 di Milan-Genoa e 5 di juventus-Inter in soli 45 minuti avremmo dimezzato le gare da recuperare. Il calcio di oggi ha episodi molto compressi, lo spettacolo non sarebbe compromesso”.
Scaroni sarà presente in Lega nella riunione di mercoledì dove verranno stabiliti i nuovi calendari di emergenza. “Sono d’accordo” ha detto il Presidente del Milan a tutte le proposte. I rossoneri giocheranno le prossime 12 partite in trasferta con un campo leggermente inclinato a sfavore e 2 gol di svantaggio.

Nel mentre la situazione Milan è in continua evoluzione.
Nella serata di ieri incontro chiarificatore fra Zvonimir Boban e Gazidis. I due hanno letto ad alta voce le loro interviste ai giornali, poi li hanno arrotolati e si sono colpiti a vicenda.
Il Fondo Elliott valuta il licenziamento del croato ma c’è un ostacolo: prima devono capire che carica gli hanno dato quest’estate, esattamente.
Anche il DS Dominic Massara ha chiesto un incontro con Gazidis. I due si sono presentati.
Secondo indiscrezioni Gazidis avrebbe ostacolato molte delle mosse di Boban e Maldini quest’estate. In molte delle 89 presenze a Casa Milan di Lucci, procuratore di Suso, Gazidis travestito da usciere con una parrucca e dei baffi finti avrebbe indicato all’agente stanze diverse da quelle occupate dai due dirigenti sfavorendo la cessione dello spagnolo.
Alla luce degli ultimi avvenimenti anche Marco Giampaolo ha voluto dire la sua: “No, non fui contattato da Maldini. Mi chiamò l’allora ‘Director of Demoniac Possessions and Levitation’ del Milan, un certo Gozer il Gozeriano. Fu un incontro molto bello, anche se aveva questi cani che latravano e sbavavano. Ricordo una voce che mi disse ‘SCEGLIETE LA FORMA DEL DISTRUGGITORE’ e io pensai a Suso. Dopo non ricordo più nulla”.

Non riscuote grande successo la figura di Ralf Rangnick, che dovrebbe essere il nuovo allenatore/DS milanista.
“Rangnick? A Monza non lo farebbero nemmeno portare le borracce” ha sbottato Alberto Cerruti, noto opinionista neutrale e osservatore pacato del mondo Milan. “C’è una tradizione milanista ma anche millenaria da rispettare: la pasta, la pizza, il karaoke a Ibiza. Tutte cose che a questo crucco non piacciono. A Monza invece sanno come fare. Il Milan non compete per lo Scudetto dal 2012, va sicuramente chiesto conto a Elliot di questo. A Monza dopo 2 anni hanno già vinto il titolo”.
Intervistato da Milan News Giovanni Lodetti ha punto sul vivo il tedesco: “Ricordo che nella Battaglia di Legnano guidava l’ala destra del Barbarossa, ma fu sconfitto. Adesso vorrebbe venire a Milano a fare tutto? Alberto da Giussano, Monza, si che era forte!”.
Ibra, informato della ‘ruota delle punizioni’ di Rangnick ha dichiarato “IO NON HO PROBLEMA GIRO RUOTA CON CALCIO E ALLENATORE FA QUELLO CHE SCRITTO CON TUTU’ ADDOSSO”.
Spopola intanto su twitter il video di Rangnick che si infortunia mentre esulta per una vittoria del Lipsia. Fonti vicine al tedesco dicono che potrebbe aver scelto il Milan proprio per evitare certi problemi.

Larry

 

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

22/11/1997, primo blu. Un ragazzino guarda per la prima volta l’erba verde di San Siro da vicino.Il padre gli passa un grosso rettangolo di plastica rosso. “Tienilo in alto, e copri bene la testa. Che fra un po’ piove”. Lapilli dal piano di sopra, quello dei Leoni. Fumo denso, striscioni grandi come case e l’urlo rabbioso: MILAN MILAN…Quel ragazzino scelse: rossonero per sempre. Vorrei che non fosse cambiato nulla, invece è cambiato quasi tutto. Non posso pretendere che non mi faccia male. O che non ci siano colpevoli. Ma la mia passione, e quella di tanti altri, deve provare a restare sempre viva.