Milan: la strada è ancora lunga

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Due vittorie, un pareggio e una sconfitta. È questo il bilancio maturato nelle prime quattro uscite stagionali di Ringhio Gattuso sulla panchina del Milan. Risultati diversi, figli di quattro prestazioni diverse disputate con altrettanti “volti” diversi. Forse troppo per i nostri gusti, forse il giusto considerando le condizioni di partenza trovate da Gennaro. Si è partiti da un esordio incerto a Benevento, culminato con il clamoroso gol nel recupero del portiere Brignoli che ha firmato il 2-2 (è una maledizione della storia oppure una “benedizione” che ha dato la sveglia alla squadra?), siamo passati per una pessima prova in Europa League contro il Rijeka (il corposo turnover non basta a giustificare una gara giocata malissimo dai rossoneri oppure no?) e per il sofferto successo di San Siro contro il Bologna di domenica scorse per arrivare alla prestazione convincente contro il rimaneggiato Verona in Coppa Italia.
Tre competizioni, quattro Milan diversi. Troppo per trarre un giudizio definitivo.

Non una rivoluzione ma un’inversione di tendenza

In mezzo a tutto ciò troviamo tanti giocatori diversi mandati in campo, un modulo cambiato (Gattuso è passato alla difesa a 4 contro il Bologna) che ha dato risposte solo parzialmente positive, e in generale un cantiere ancora aperto che però il Ringhio rossonero vuole chiudere il prima possibile. Questo Milan ha infatti (ancora) un clamoroso bisogno di autostima e di certezze; se per alimentare la prima è stato fondamentale il successo sul Bologna che ha probabilmente dato il “la” alla brillante prestazione di mercoledì scorso, per cementare le seconde c’è bisogno ancora di tempo e di meccanismi da oliare. Oppure di una scintilla “esterna” che potrebbe essersi presentata sotto le rotonde sembianze del procuratore di Gigi Donnarumma il quale con le sue tattiche potrebbe avere involontariamente spinto la squadra a fare quadrato intorno al suo portiere. È un ragazzo giovane che, forse, agli occhi dei compagni appare come la “vittima” di una situazione kafkiana. Indipendentemente dal giudizio che ne da la furibonda tifoseria rossonera il signor 99 potrebbe essere la “scusa” per giocare a “noi contro tutto il mondo”. Chissà…

La leadership di Bonucci e la crescita di Bonaventura per dare la svolta

A dare una piccola/grande svolta alle recenti prestazioni ci ha pensato Leonardo Bonucci, che nelle ultime uscite ha cominciato a mostrare carisma e classe giocando con personalità sia quando c’è bisogno di guidare la difesa che quando c’è da impostare l’azione da dietro. Paradossalmente la squalifica rimediata contro il Genoa ha permesso a Leo di smettere i panni del bersaglio delle critiche dei tifosi (milanisti e non) per indossare la fascia da capitano. Si possono dire molte cose di Bonucci ma il gesto che fa nello spogliatoio di Milan Verona è da leader. Almeno da quel punto di vista abbiamo delle certezze, capitolo chiuso. A fargli da perfetta spalla troviamo un rigenerato Bonaventura, autore di 3 gol nelle ultime due gare di campionato dopo un avvio difficile a causa dei continui acciacchi fisici e di un feeling inspiegabilmente perso con il precedente allenatore. Anche qui potremmo discutere a lungo di quello che è successo (e probabilmente lo faremo) ma anche la rinascita di Bonaventura sembra essere un punto fermo sul quale Gattuso può contare. Mettiamoci pure il “jolly” Borini, capace di ricoprire più ruoli anche nella stessa partita e un Montolivo apparso in ottima condizione dopo un inizio inquietante, ed ecco che l’ossatura italiana comincia a dare buone risposte. Se l’espulsione di Romagnoli di Benevento fosse parallela a quella di Bonucci allora avremmo anche il tempo necessario per recuperare gli assenti illustri di questi primi mesi: Chalanoglu, Musacchio e Biglia

Gli attaccanti latitano, servono al più presto i loro gol

A fare da contraltare al citato “asse italiano” c’è però un attacco ancora troppo asfittico. Suso è apparso un po’ appannato nelle ultime settimane fornendo delle prestazioni troppo altalenanti anche dentro i novanta minuti, mentre sia Kalinic che Andrè Silva faticano a trovare il feeling con il gol ma anche la giusta intesa tra di loro. Discorso a parte deve essere fatto per Cutrone; se è vero che non può ancora vestire i panni del leader d’attacco di un Milan ambizioso non si può negare che il ragazzino (ormai idolo di San Siro) mostra un carattere ed una voglia che non possono più essere sottovalutati. Scommettere su una pronta rinascita dei bomber rossoneri può essere una buona idea (le quote sui marcatori del Milan sono sempre piuttosto alte), perciò consigliamo di monitorare sempre le ultime proposte su recensioniscommesse.com che propone una recensione delle quote del bookmaker SNAI.

Gattuso tra grinta e la ricerca di un’identità forte

Starà dunque a mister Gattuso trovare al più presto la quadratura del cerchio per questo Milan. La strada è quella giusta o almeno i risultati sembrano dare questa risposta. Contro il Bologna la squadra è sembrata più pimpante dal punto di vista atletico (pare che Ringhio stia lavorando maggiormente sul piano fisico negli allenamenti, mentre Montella prediligeva il lavoro con la palla) e determinata a centrare la vittoria fino alla fine pur con qualche sbavatura di troppo; contro il Verona la squadra è sembrata più “sciolta” nel proprio gioco complessivo e, finalmente, i giocatori in campo hanno dato l’impressione di divertirsi. Il calcio è divertimento, non si può giocare a calcio “con il muso” o tra le lacrime. La gioia di giocare deve essere il primo obiettivo per il secondo impegno contro il Verona; il calendario infatti ci ha giocato un singolare scherzo visto che domenica giocheremo ancora con la squadra scaligera allenata da Fabio Pecchia nel capoluogo veneto.

Continuità di risultati e autostima

Fondamentale dare continuità ai risultati in questa fase e cercare così di alimentare la propria autostima, magari trovando un assetto tattico e tecnico che possa dare maggiori garanzie nel lungo termine. In questo senso il calendario può essere d’aiuto: dopo l’impegno con il Verona infatti, il Milan affronterà l’Atalanta in casa e la Fiorentina in trasferta, prima di due impegni non certo proibitivi contro Crotone e Cagliari.
Godendoci la festa della partita del 27 dicembre nei quarti di Coppa Italia contro l’Inter.
Il menù natalizio è davvero interessante…

PS: ricordatevi che domani è un giorno importante per il blog.
Forza Milan
Forza Milannight

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