Nesta, Maldini, Seedorf, kaka. Tornate indietro al quel famoso 23 Maggio 2007. Date un occhio alla formazione di quel Milan e provate ad immaginarla senza questi quattro. Mettete al loro posto, che so, Kaladze, favalli, Brocchi e Gilardino. L’avremmo vinta lo stesso? Lo so, non c’è la controprova e nel calcio può capitare di tutto ma secondo Voi l’avremmo vinta senza quei quattro che erano l’essenza stessa di quella squadra? Tutto può essere ma la vedo dura.
Adesso, fatte le dovute proporzioni, pensate al Milan di Domenica. Senza Ibra, Kijaer, Bennacer e Rebic. Quattro dei titolari più importanti di questa banda di ragazzotti con in più pure il primo dei cambi in difesa sciancicato. Con in centro, sempre in difesa, un ventenne con più o meno 150 minuti giocati in questo Milan da inizio stagione e che al Lione non aveva mai nemmeno debuttato in prima squadra, Il mister che ha a disposizione pochi cambi, tutti ancora più giovani ed inesperti di quelli in campo, qualche giocatore spremuto da questo primo terzo di stagione massacrante e con qualche acciaccato qua e là.
Intendiamoci, è solo il Sassuolo e non il Liverpool ed è la tredicesima di campionato non una finale di Champions League, ma nemmeno questo Milan è paragonabile a quello nel quale, pur se sulla via del tramonto, giocavano grandi campioni. Eppure, senza i migliori, i più esperti e sgamati, quelli che sono la spina dorsale ed i leader della squadra i rossoneri scendono in campo, segnano in apertura il gol più veloce della storia del calcio Europeo, giocano una partita con la sicurezza propria dei veterani (veterani con età media di 22 anni, ribadisco…), con una attenzione e concentrazione spasmodica per quasi tutti i 90’ più recupero e portano a casa 3 punti fondamentali che in pochi avrebbero pronosticato contro la “sorpresa” di questo campionato. Salvano il primato in classifica con tanto di pernacchione agli odiati cuginastri, che già avevano l’acquolina in bocca e si vedevano già insediati sul tronetto del primo posto. Gli toccherà aspettare ancora un poco.
Per non farci mancare nulla ci annullano pure il gol del raddoppio per un fuorigioco (rilevato dal microscopio a scansione dei laboratori di ricerca virale del MIT, al Sacco dove ancora non hanno le macchine di ultimissima generazione era sfuggito e per quello alla VAR si sono presi un po’ di tempo…) non fischiato in Napoli Milan che hanno pensato bene di dare, con quel minimo di ritardo, proprio domenica per giusta causa. In fondo era passata solo una mesata… Squadre più esperte e quadrate avrebbero pagato dazio. I ragazzoti invece non fanno un plisset, continuano a giocare ed il raddoppio (questa volta non sono proprio riusciti a trovare una scusa per annullarlo), arriva poco dopo. Da li in poi solo saggezza calcistica. La squadra arretra di qualche metro chiudendo diligentemente tutti gli spazi e lasciando l’iniziativa al Sassuolo che però si trova a rigirarsi la palla nella propria metà campo fatto salvo qualche sortita di Berardi. Mi sta sugli zebedei ma è di gran lunga il migliore dei suoi. Cambi, controcambi, ma in sostanza una sola vera occasione con un tiro da dentro l’area deviato in angolo, ed una mezza su un tiro da fuori parato, manco a dirlo, dal solito Donnarumma. Per il resto tanto fumo col 65% di possesso palla, ma niente arrostone mentre noi creiamo molte più occasioni in ripartenza (ma siamo specialisti nel creare fiori per poi cacarci sopra…).
Tutta la squadra, chi più, chi meno, fa il suo con note di merito per Leao, che oltre il gol stavolta lo si vede per tutta la partita con tanto di partecipazione in fase difensiva e pure un paio di ripartenze ben gestite e qualche numero, Kalulu (si, proprio lui) che esce dalla linea con grande tempismo ogni volta che servono un avversario tra le linee costringendolo a giocare all’indietro (ha capito che basta non farli girare per spegnere ogni velleità), non gli brucia mai la palla tra i piedi ed è sempre posizionato bene, Kessie (manco a dirlo) che riesce a teletrasportarsi in ogni parte del campo (Capitan Marvel gli fa si e no una pippa) giganteggiando fisicamente, Pinuccio nostro inesauribile e preziosissimo che timbra il 2-0, Calha che cuce gioco più di una Pfaff da alta sartoria ma non rinuncia a qualche randellata, Calabria, meno esplosivo del solito ma attento e puntuale in copertura quando i piastrellati spingono, Romagna che stavolta è irreprensibile (l’intervento in ritardo che crea la punizione del 1-2 al 90’ con la lingua di fuori ci può stare), Theo, che come sempre quando decide di mettere il turbo diventa infermabile (ma in crescita esponenziale in fase difensiva), Dommarumma che quando serve c’è sempre ed un Tonali in crescita costante (finche rimane in campo) ottimo in chiusura e sempre meglio in impostazione.
Uniche note dolenti (giusto per voler cavillare) Diaz che fa l’amore col pallone più del Signor “Muller” con il sapore (e per incaponirsi a cercare il successo personale non serve Leao lanciato a rete e sarebbe stato lo 0-3 che chiudeva la partita), Krunic che proprio non si ritrova e fa rischiare un paio di ripartenze devastanti perdendo palle sanguinose, per sentirlo nominare, nel resto del tempo, abbiamo ingaggiato gli inviati di “Chi l’ha visto” ma al momento non si trova traccia, ed Hauge al quale riconosco l’impegno e la corsa ma non posso perdonargli di essersi girato sulla punizione che devia e manda di fatto in porta spiazzando il Donnajr (che volete, sono portiere e l’uomo che si gira in barriera lo sopporto poco). Sono giovani, si faranno anche loro…
Ma, come scrissi poco tempo fa, “a noi piace così” e se non la facciamo difficile non siamo contenti. Giusto per far lavorare lo staff medico di Milanello che altrimenti non giustificherebbe lo stipendio, Tonali esce con una randellata da dietro (ma cartellini nisba…) e, al momento in cui scrivo, non sappiamo ancora se sarà disponibile per mercoledì mentre, nel contempo, kessie viene ammonito per un fallo veniale (ma il cartellino l’avevano già pronto col nome prestampato). Almeno a me non è sembrato un intervento da giallo (ma sarò sicuramente di parte) e purtroppo, avremo contro una Lazio in risalita e quanto mai agguerrita. In altri momenti, con questa situazione disperata, l’avrei data per persa ma questi ragazzi hanno dimostrato di avere cuore, testa, anima, palle d’acciaio e quel filo di sfrontatezza (ma non di arroganza) che non guasta. Sono certo che andranno in campo per giocarsela senza troppi pensieri. Perderemo? Può essere ma, vista la situazione obiettivamente difficile, non me la sentirei di prendermela con nessuno. Questa squadra mi ha ridato la voglia di Milan, il piacere di guardare le partite e con la sosta in arrivo che ci permetterà di recuperare fiato e, si spera, qualche infortunato, conto che alla ripartenza rivedremo il buon Milan che abbiamo visto sino ad ora. Non mi pongo il problema di dove arriveremo. Non sono certo nemmeno della tanto sospirata qualificazione CL, anche se otto punti sulla quinta sono rassicuranti, ma, allo stesso tempo, non mi pongo nemmeno limiti di sorta. Quindi, me la godo e poi sia quel che sia. Come dire… Chi vuol essere lieto sia, di doman non c’è certezza…
PS: anche quest’anno ho scritto a Gesù Bambino, per conto di tutti noi, per i regali di natale. Solo tre desideri e nulla più… Buone Feste a tutti Voi e che il 2021 sia un anno migliore. Vabbè… non ci vuole molto, speriamo…
FORZA MILAN
Axel
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