Ciak si gira e, finalmente, parcheggio davanti al “San Carlo” (e chi conosce Milano sa quanto distante è da San Siro…), e mi avvio. Nonostante il sole a picco e la maratona che mi aspetta per arrivare “al baretto”, la sola idea di ritornare a San Siro, passare il “pre” al baretto in compagnia di qualcuna delle vostre brutte facce e ritornare di nuovo sugli spalti per vedere il nostro Milan mi esalta. Dopo strette di mano ed abbracci, quelli tipici di cari amici che si ritrovano dopo tanto tempo, arriva finalmente l’ora di salire, peccato che… Organizzare la prima di campionato il 13 di Agosto, in questa estate rovente, alle 18:30 di un pomeriggio caldissimo è da folli ed in più, non me lo ricordavo, il II° arancio sta giusto di fronte al sole rovente. Aggiungeteci la calura dentro il catino di San Siro e dopo pochi minuti ho fatto la sauna ma poco importa. I cori del prepartita ed il “Pioli is on fire” Non me li posso perdere… Del calendario preferisco non parlare che, ma guarda il caso, ci presenta le prime due già impegnative, contro un’Udinese che con noi si trasforma fino a sembrare una vera squadra di serie A e la trasferta in quel di Bergamo rognosa per definizione mentre ai cuginastri offre una simpatica scampagnata in quel di Lecce (che per un pelo non ci regala la prima soddisfazione dell’annata) ed un comodo allenamento in casa con lo Spezia… ma tant’è.
Ciak si gira e Marchetti fischia l’inizio. Neanche il tempo di godersi il momento che Becao la mette. Un altro che se non ci rovina la festa non si diverte. Faccio una digressione. Ho rivisto l’azione 50 volte ed i mugugni che ho sentito su Maignan, anche da commentatori che di calcio ne dovrebbero capire, mi fanno sorridere. Non può e non deve uscire sul primo palo, se qualcuno la spizza e la rimette in mezzo si troverebbe a non poter fare più nulla. Si sposta un metro verso il palo per poter intervenire in caso di palla verso la porta ma non troppo, altrimenti, come detto prima, in caso di spizzata non potrebbe recuperare il centro. In poche parole, fa quello che deve fare e basta. Se un portiere che allenavo fosse uscito a caso credendo di essere Superman e poter arrivare su quell’angolo avrebbe fatto, nei successivi allenamenti, più flessioni e km al trotto che un Navy Seal in addestramento intensivo. L’errore, quello vero, è che Becao lo marcava Messias, non esattamente Nesta… Ironmike, dopo un primo tempo in cui si limita a recuperare qualche palla vagante, nel secondo, quando serve c’è ed un paio di voli li deve spendere e come sempre con maestria; il suo 7 se lo sarebbe meritato tutto.
Ciak si gira, dicevo ma non mi dilungo sulla cronaca, la conoscete meglio di me. Il rigore c’era? Anche qui, dopo averla rivista da tutte le inquadrature non avrei dubbi ma, lo sappiamo, quando li danno a noi ci sono sempre dubbi a go go ma lasciamo stare… Posso solo dire che, quando alla fine del primo tempo regaliamo letteralmente il pareggio ai “furlan” dopo aver chiaramente dimostrato la superiorità tecnica per tutti i primi 45’ e la sensazione di portarla a casa facilmente (nonostante l’aver giocato in 10 contro 11 con Leao in versione svogliao…) il timore della beffa mi prende ma proprio in quel momento arriva nella chat di redazione un messaggio tanto laconico quanto perentorio del nostro Max. “tranquilli la vinciamo con due gol di scarto”. Max, mi fai paura…
Mi limito a qualche ulteriore considerazione. Questa squadra, fatto salvo qualche amnesia probabilmente dovuta alla “prima”, ha semplicemente ricominciato da dove aveva finito lo scorso campionato mantenendo il suo assetto, fatto salvo qualche esperimento che Pioli ha voluto provare come, per qualche minuto, l’aver spostato Messias a sinistra con Leao centrale. La mancanza di Kessie si sente e, ahimè, si sentirà, anche se spero che il rientro di Tonali aiuti a ribilanciare il centrocampo apparso un po ballerino. La sensazione però è che un po tutti avessero le gambe pesanti e che lo staff tecnico abbia pompato la preparazione fino all’ultimo in previsione di questa stagione lunga ed anomala. Se Theo non riesce ad andare via al suo avversario una sola volta in 90’ e nemmeno ci prova il segnale è evidente. Ma c’è sempre l’eccezione che conferma la regola. Dopo aver giocato la solita grande partita con la personalità che ti aspetteresti da un veterano e la serenità di un buddhista in meditazione, Kalulu si produce in un recupero su Deulofeu, dopo il mezzo svarione di Tomori (apparso lontano dalla migliore condizione per tutti i 90’), surreale ma che il buon Pierino ha fatto sembrare la cosa più naturale del mondo. Talmente surreale da infiammare tutto lo stadio, la cosa più bella di tutta la partita, un intervento che ricorda… No non lo dico … Fate Voi. Che Rebic, più cattivo di un cane corso addestrato, si contenderà un posto da titolare e che CDK, inaspettatamente buttato dentro per 30’, oltre che aver sfiorato il gol all’esordio, ha fatto vedere da subito cose che fanno ben sperare. Che Origi, per quello che ha fatto, ci darà anche lui delle soddisfazioni.
Forse ha ragione chi dice che a questa squadra non servono altri giocatori anche se un centrocampista “fisico” a mio modo di vedere serverebbe e, ma questa è una mia fissa lo confesso, pregherei per l’arrivo di un centrale di livello che permettesse a Kalulu di ritornare a destra. Mi immagino due fasce con Theo e Pierino che disastri creerebbero alle difese avversarie ma, ripeto, so che é una mia fissazione personale… In ogni caso l’esordio, pur se con qualche palpitazione di troppo, è andato come doveva andare e sarei ottimista per il proseguo della stagione. Come dire…
Ciak si gira; buona la prima…
FORZA MILAN
Axel
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