È il 78’ del derby quando Giroud, con un tagliafuori degno dell’NBA lascia sul posto De Vrij, si gira e lascia partire un tiro verso la porta di Tatarusanovich (la versione interista di Tata nostro…). Vedo la palla che parte e in quel microsecondo mi dico: “peccato, poteva essere il gol della vittoria” il tutto mentre contemporaneamente invoco tutti i santi del paradiso. Perché il tiro è si rasoterra ma lento, poco angolato e per di più verso destra (che per ogni portiere è sempre più facile che verso sinistra). Sperando di non urtare la sensibilità dei grandi conoscitori del ruolo, quel tiro lo prenderebbero 17 portieri sui 18 titolari del campionato. Quelli meglio, Maignan tanto per fare un esempio, la bloccherebbero a terra, quelli un poco meno bravi la devierebbero in angolo ma..
Non faccio in tempo a formulare interamente il pensiero che mi accorgo di una massa informe che prova a calare a terra con la stessa velocità con la quale un condannato a morte salirebbe al patibolo. Con la mano destra arriva sulla palla ma la stessa è piegata verso l’interno della porta e… goooooolllll ! Mentre IronMike prende due palle assurde salvando la nostra porta e, non contento, le tiene pure li, arriva su trecentoquarantasette palle alte e basse che arrivano in mezzo all’area tenendoci in partita nel nostro momento peggiore, esce a 40 metri dalla porta in tackle strappando la palla dai piedi di un avversario lanciato in contropiede (che sarebbe poi tale “Callhanoglu”, ed anche questo sarebbe un dettaglio che…) e, più in generale, trasmette grande sicurezza a tutta la squadra, l’altro mostra tutti i suoi limiti esibendosi solo in una parata a mezz’altezza plastica e con la mano di richiamo (perfetta solo per i fotografi perché a quell’altezza, lo insegnano anche ai portierini dell’oratorio, non si va con la mano di richiamo) su un tiro da ben 30 metri mentre nell’unica occasione nella quale dovrebbe… fare la differenza, prende un gol stra-evitabile per un portiere di serie A, ma avere in mezzo ai pali il miglior portiere del campionato anziché un ex è un merito. Dettagli che fanno differenza…
Una vittoria nel derby che, per quanto rocambolesca, alla fin dei conti è meritata. Rivedendola senza l’ansia del risultato (come mi suggerisce SEAL), l’Inter non è stata poi così dominante come mi era parso in diretta, solo più efficace nel creare occasioni da gol (questo lo devo ammettere) ma, per l’appunto, la prestazione dei due portieri ha fatto la differenza. Allo stesso modo l’atteggiamento delle squadre in campo. Se l’Inter pare accontentarsi del vantaggio minimo e crede di poterla gestire con tranquillità (ed anche con una certa arroganza) mentre i nostri, pur soffrendo, non si danno per vinti fino alla fine, è un merito. Se Inzaghi si inventa cambi conservativi mentre Pioli con i cambi se la vuole giocare fino in fondo dando anche alla squadra un chiaro segnale è un altro merito. Dettagli che fanno differenza…
Ora, dopo aver superato la sbornia da vittoria nel derby, mi vengono in mente alcune considerazioni che vorrei condividere con Voi. Pur rimanendo convinto che l’Inter rimanga la favorita per lo scudo, visto che sono ancora in vantaggio di un punto, che devono recuperare la partita con il Bologna e che, dopo un inizio di campionato stentato, hanno dimostrato (almeno fino ad ora) di saperla sfangare anche nelle giornate meno brillanti, la speranziella che il derby abbia lasciato scorie difficilmente digeribili ce l’ho. Che possano essere stati minati nelle loro certezze granitiche pure e quindi… perché non sperare?
Di contro, visto il risultato di Sabato (lo confesso, non ci avrei scommesso un lupino masticato…), mi fa ancora più male pensare al furto con scasso che abbiamo subito contro lo Spezia. Con tre punti in più saremmo in testa e, per i diversamente milanesi, ritrovarsi indietro dopo che avevano già dato per vinto il derby e, di conseguenza, lo scudo, avrebbe potuto essere ancora più pesante da mandar giù. Se poi, come mi scrive il mio compagno di stadio Stefano in chat, i diversi avessero solo la metà dei problemi fisici che ci hanno afflitto negli ultimi due anni, sarebbe anche questo … ma non voglio ripetermi…
Rimane però che, come ho scritto nel post precedente, sarebbe probabilmente bastato qualche “piccolo” sforzo in più a gennaio (se non già a Giugno) per sistemare la rosa con un paio di innesti funzionali. Credo che nessuno chiedesse la luna ed è vero che il modus operandi di Elliot/Gazidis non è mai stato un segreto, ma sarebbe bastata un minimo di flessibilità. Non vorrei che anche questo fosse… un dettaglio che fa differenza.
Per finire; stasera ci giochiamo i quarti in coppa Italia contro la Lazio. Anche se il campionato dovrebbe avere la priorità, anche se la qualificazione in CL sarebbe fondamentale per il futuro (non oso pensare a cosa succederebbe senza i fiorini della Champions), vorrei giocarmi anche la Coppetta nazionale fino in fondo. Non sarà facile ma quest’anno potremmo davvero farcela e vincere nuovamente un trofeo dopo tanto tempo e sarebbe certamente … un dettaglio che fa differenza…
FORZA MILAN
Axel
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