Era nell’aria. Che la querelle tra UEFA e Milan dovesse prima o poi arrivare ad una conclusione era logico visto anche che i tempi cominciavano a stringere e che erano potenzialmente coinvolte altre squadre (Roma e Torino). Dopo la pubblicazione dell’ultimo calendario del CAS (o TAS) dove non era contemplata una eventuale udienza riferita al contenzioso le indiscrezioni apparse sulla stampa nei giorni precedenti che parlavano di un accordo tra le parti avevano preso credibilità (una volta tanto). La decisione della Roma di cancellare il raduno, vista a posteriori, puzza di notizia fatta arrivare ad hoc per vie traverse. Non importa, il comunicato ufficiale del CAS, meglio noto come “Consent Award,” parla chiaramente di un accordo tra le parti. Il comunicato è scarno e dice solo che a fronte di un accordo tra le parti, che il CAS semplicemente avvalla e certifica, i contenziosi relativi ai trienni 2015/16/17 e 2016/17/18 vengono accumulati e chiusi con l’accettazione da parte di AC Milan dell’esclusione dalle coppe per la stagione 2019/20. Quel che al momento sappiamo è tutto qua e cosa esattamente sarà di noi nel futuro non è tuttora chiaro perché l’accordo è (ed a mio parere rimarrà) riservato.
Quello che non si capisce è se con questo accordo si mette una sorta di pietra tombale sul periodo e la EUFA comincerà a monitorarci “ex novo” dalla stagione 2018/2019 (quella appena conclusa) ovvero da quando Elliott è sul ponte di comando o se il monitoraggio partirà dal triennio 2017/18/19. La differenza è sostanziale in quanto ballerebbero nei conteggi 126 milioncini di passivo relativi al bilancio 2017/2018. Conscio dei miei limiti nel linguaggio legal-burocratico leggo l’articolo (molto ben fatto) che Felice Raimondo (considerato uno dei massimi conoscitori in Italia del regolamento FPF) pubblica a tale proposito. Anche l’illustre avvocato rileva lo stesso dubbio anche se ipotizza che se Elliott ha accettato l’accordo ci devono essere dei buoni motivi. Si aspetta che nella prossima primavera potremo accedere ad un settlement agreement che porrà una data (presumibilmente il 2022 o 2023) per arrivare al break-even (cioè la tanto sospirata auto sostenibilità) con dei paletti intermedi da rispettare. Dipende tutto da quali sono i termini dell’accordo e credo che qualcosa scopriremo dal comportamento della società in questo mercato. Tanto per cambiare rimaniamo in attesa di “qualche cosa”…
Non sono felice, non posso esserlo, per l’esclusione dalle coppe. Non è solo la magra figura, il fatto che l’EL sarebbe comunque bella da giocare (se vai avanti) e bene o male un poco di grano lo porta, ma le conseguenze. Ad esempio l’appetibilità per gli sponsor di cui invece avremmo una gran fame. D’altra parte tocca essere realisti e fidarsi del fatto che se hanno accettato era forse il minore dei mali e sperare che i termini del fantomatico accordo siano “onesti”. Non mi farei spaventare dai toni trionfalistici del comunicato UEFA nel quale sembra abbiano vinto a mani basse. Fosse stato così facile e la vittoria scontata perché arrivare ad un accordo ? per definizione in un accordo tutte le parti guadagnano qualcosa a scapito di qualcos’altro. Resta da vedere chi ha mollato e cosa ma questo, al momento, non è dato sapere.
Speriamo solo si possa finalmente iniziare la rifondazione e ricostruzione che auspichiamo da anni. Quella che sembrava essere iniziata ai tempi del Mirafax e delle cose formali (ci sono cascato come un pollo per la cronaca) e, l’anno dopo, con l’arrivo di Leonardo. Senza mai dimenticare, come ha scritto Max non più tardi di ieri, a chi dobbiamo il guano in cui siamo immersi. Certo è che in qualunque modo sia non possiamo aspettarci una campagna acquisti coi fuochi d’artificio e che, probabilmente, qualche cessione dolorosa sarà fatta. Anche qui, al di là di filtrazioni e percolamenti vari, dovremo armarci di pazienza perché, a parte tale Theo Fernandez che pare arriverà a giorni e Krunic già “visitato”, le voci sono infinite ed alcune davvero poco credibili. Credo che mai come quest’anno la bontà della campagna acquisti potremo valutarla solo alla fine quando il quadro ingressi/uscite sarà definitivo. Il singolo arrivo o partenza credo abbia poco significato di per sé ma solo visto nel quadro finale. Mi auguro che sia una campagna intelligente e funzionale che possa dare a Giampaolix una rosa che gli permetta di praticare il calcio che ha in mente senza troppi “adattamenti” di ruolo. Al resto ci penserà il vate Svizzero-Abruzzese.
Per quanto mi riguarda ho smesso di seguire le mirabolanti acrobazie mercatare di Juve, Inter e Napoli. Al momento non sono i nostri target. L’anno prossimo credo che il traguardo accessibile sia la qualificazione al quarto posto e la corsa la faremo contro le solite note. Roma, Lazio ed una/due outsider da scegliersi tra Atalanta (probabile) e le solite squadre da metà classifica. E’ dura da mandar giù, durissima, ma meglio guardare in faccia la realtà e non farsi eccessive illusioni. Mi accontenterei di giocarmi (seriamente) un piazzamento CL e di vedere nella stagione una squadra che scenda in campo con orgoglio, dignità e, possibilmente, un gioco frizzante e sbarazzino a prescindere dall’avversario, ben conscio che la giovane età della rosa (quest’anno la media sarà probabilmente ancora più bassa) ci esporrà fatalmente a qualche caduta “rovinosa” tipica delle squadre con poca esperienza. Tutto sommato ci spero. Spero almeno che mi facciano divertire e ritrovare la voglia di guardare le partite. Sarebbe già un risultato. Poi, visto che ci siamo, se dovessimo partire bene chissà mai che sia meglio di quanto non ci aspettiamo.
Spero che arrivi presto l’inizio della stagione e si ricominci a parlare di calcio perché personalmente non ne posso più di dovermi dibattere tra regolamenti, bilanci, contenziosi, ricorsi, UEFA, CAS e tutte le menate annesse. Voglio solo ritrovare un poco di Milan. EccheCAS !!!
FORZA MILAN
Axel
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