Non sono giorni semplici per chi ha il cuore rossonero. Dopo la sequela di eventi che, senza preavviso ha smosso le acque del Diavolo con l’addio di Paolo Maldini, è giunta la triste notizia della morte di Silvio Berlusconi. In questi due giorni di saluto all’ex presidente-patron del Milan dal 1986 al 2017, la Curva Sud ha reso omaggio al Cavaliere con fiori, striscioni e cori dedicati. Una notizia così forte per un tifoso, inevitabilmente, ha acceso la macchina dei ricordi, ‘carburata’ dalla gran massa di speciali televisivi dedicati alle grandi serate del Milan targato Berlusconi. Dal passato al presente su cui, giorno dopo giorno, non fa che stagliarsi l’ombra di un ingombrante punto interrogativo (?).
Il nuovo apparato del Milan 2.0 di Gerry Cardinale sembra ancora leggermente intorpidito. Sicuramente non a livello di chiacchiericcio. Indicativamente ogni 2-3 ore, un nuovo nome esotico accompagna il racconto del calciomercato rossonero. Piuttosto si parla di concretezza e, certamente, di un piano delineato su quali siano le mosse che intende intraprendere il Diavolo, specialmente in un’ottica di coerenza tattica. In sostanza, non è ben chiaro se ai piani alti abbiano innanzitutto idea di quale sarà la fisionomia del Milan sul campo da gioco. Si continuerà su questo sbilanciato 4-2-3-1? Si passerà al camaleontico 4-3-3 o si riaprirà il cantiere della difesa a 3 che funse da antidoto nella crisi di gennaio?
Premessa: di nomi se ne fanno tanti e vai a vedere quali sta davvero trattando il Milan e quali no ma, bene o male, alcuni hanno avuto conferme all’unanimità. Tra questi Evan N’Dicka, difensore centrale classe 1999 svincolatosi dall’Eintracht Francoforte e, stando a quanto riportato, in procinto di diventare un nuovo giocatore della Roma. La dirigenza rossonera ha provato ad inserirsi nonostante i negoziati fossero già vicini alla chiusura con il club dei Friedkin. Nessun ribaltone né ‘scippo’. Il difensore ivoriano sarà un nuovo giocatore di Mourinho e praticamente, l’unico esito del blitz in extremis del Milan, è stato quello di far strappare a N’Dicka un ingaggio maggiore intorno ai 4 milioni di euro all’anno.
Eh pazienza. Ora è il turno di Marcus Thuram, attaccante francese pronto ad andare via a zero dal Borussia Monchengladbach. Anche qui, la storia è stata raccontata con i contorni di un film romantico americano. Quelli classici da lacrima in cui, il protagonista, corre in aeroporto e con quattro parole giuste convince lei a non prendere l’aereo dopo che magari, per le altre due ore di film, non ne ha fatta giusta mezza. Stando al racconto, il Milan, avrebbe infittito i contatti con il giocatore e con chi lo rappresenta, promettendo centralità assoluta nello scacchiere del Coach Stefano Pioli. Tutto bello, peccato che tra i contatti e le firme ci sia il buon Psg con una bella offerta da 7 milioni netti a stagione più bonus, pressappoco il doppio di quanto offre il Milan. Nulla di cui stupirsi, in realtà. Lo sa anche il panettiere che, i parametri zero, arraffano tutto quel che possono da ingaggi e commissioni proprio perché sanno che non ti tocca pagare il cartellino. Elementare Furlan. Spero non si siano stupiti i nostri dirigenti.
In attesa che Thuram sciolga le proprie riserve, nella serata di ieri, dal mormorio del mercato è saltato fuori anche il nome di Luka Romero. Si parla del giovane – classe 2004 – esterno d’attacco argentino della Lazio. L’ex Maiorca andrà in scadenza tra 15 giorni e, il Milan, sarebbe pronto a fiondarsi sul giocatore svincolato. Di Romero in biancoceleste si è visto poco, ma di sicuro non c’è da dargli un giudizio definitivo vista l’età. Intanto, anche sul fronte uscite, tante ipotesi ma poca sostanza al momento. Rebic e Origi sono i primi indiziati a partire ma, ad oggi, di offerte non se ne sono viste se non una in prestito per il croato.
Brahim Diaz ha salutato, De Ketelaere pare che lo farà. Ergo, se si gioca con il 4-2-3-1, qualora partissero anche Messias e Saelemaekers, ci sarebbe da acquistare ben quattro giocatori. Tra trequarti e corsia di destra, tutto da rifare da capo. In quella zona si parla anche dell’esterno Chukwueze. Il Milan avrebbe avuto un incontro di circa due ore con i suoi rappresentanti ma, anche lì, novità poche. Non è ben chiaro ancora, inoltre, quale sarà il futuro di giocatori nel limbo delle scelte di Pioli come, ad esempio, Yacine Adli. Sì, è ancora presto. Sì, le voci sono voci e i fatti sono fatti e occorre avere pazienza. Ma le cose da fare sono molte – in entrata e in uscita – e la macchina progettata da Cardinale potrebbe anche esser sembrata gradevole a parole eppur… non si muove.
Joker
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