Come recitavano i Valleluia a Zelig, Grazzie Signore Grazzie, anche questo calciomercato è giunto alla fine. Fosse durato ancora un poco avremmo visto diffusi segni di squilibrio; milanisti (e non solo) che si buttavano dal cornicione (ogni riferimento a cose ed utenti realmente esistiti è puramente voluto), tifosi che si sfidavano a duello divisi tra gli ultra soddisfatti ed i super incazzosi. Quelli che non si aspettavano nemmeno il riscatto di Tonali e quelli che avrebbero voluto Lewandowsky, Haaland e Suarez per la panchina più qualche titolare di peso.
Nella pratica la società ha fatto, probabilmente, tutto quello che poteva rimanendo all’interno dei paletti messi (evidentemente) dalla proprietà. Riscattati Tonali e Tomori (non del tutto scontati visto il costo degli stessi, specialmente il secondo) e gli arrivi di Giroud (gran colpo visto anche il bassissimo impatto finanziario), Maignan (che non sta facendo rimpiangere troppo il PanchiZizze), Florenzi, Ballo Tourè, Bakayoko, la scommessa Pellegri (non si sa mai che abbiano trovato il collante giusto per rimetterlo insieme per ricominciare il suo percorso di crescita e che alla fine non ci dia delle soddisfazioni), la conferma di Brahim Diaz, che sembra essere cresciuto esponenzialmente questa estate, Adli (Buon investimento, per quanto ho potuto leggere, per l’anno prossimo) e, per finire, sul filo di lana, con l’arrivo del Messia. Non si dica che non hanno fatto di tutto per creare una rosa competitiva; hanno pensato persino a chi farà i miracoli… Grazzie Signore Grazzie ?
Faccio una digressione: Una bella favola a lieto fine quella di Messias, di quelle che a noi cacciaviti con l’animo del metalmeccanico non può non piacere. Un giovane che emigra in Italia per cercare un lavoro per mantenere la famiglia rimasta sul suolo natio. Che pulisce i mattoni, scarica frigoriferi e gioca al calcio per passione e riesce a passare dai dilettanti al Milan (arrivando sulla soglia dei trenta quando i calciatori normali sono al culmine della carriera) passando per una stagione in B ed una in A al Crotone. Al ragazzo (ed anche a noi di riflesso) auguro il meglio, in senso assoluto, sembra davvero un bravo guaglione e se lo meriterebbe, ma permettetemi. Se l’avessimo preso in piena campagna acquisti mi sarebbe piaciuto di più. Avrebbe avuto il sapore di una scelta. Giusta? Sbagliata ? chi mai può dirlo ma l’avrei accettata. Preso l’ultimo giorno di mercato, quando per mesi ci avevano accostato praticamente chiunque, sa invece di “voglio ma non posso”. Più ancora per l’orgoglio del ragazzo che per noi tifosi. Ma tant’è… spero solo che per l’ennesima volta ci abbiano visto giusto pensando persino a qualcuno che potesse fare i miracoli…
Uno stranissimo mercato un po per tutti dove anche le grandissime del momento (con la solita esclusione di PSG e delle Inglesi per i motivi che ben conosciamo) hanno dovuto fare i conti con casse vuote e rischi di fallimento. Come le spagnole ad esempio con il Real che fa poco mercato (e ben oculato chiudendo, si dice, il bilancio in pareggio per il secondo anno consecutivo, ed alla storia dei 180 per Mbappè credo poco…) ed il Barca che deve smantellare (pare abbia più un miliardo di debiti) mezza rosa solo per rimanere in piedi. Anche dalle nostre parti non si è certo scialato (vedi Inter che deve vendere Hackimi e Lukaku e perdendo Conte, per quanto il vecchio volpone di Marotta sia riuscito a sostituirli in modo non troppo doloroso), la Giuve, che ha dovuto dismettere il “simbolo” Ronaldo ( a proposito, grazzie…) ed essersi risolta agli acquisti dalle solite filiali con pagamenti nel prossimo secolo e via così. Un mercato creativo di prestiti puri, con riscatto, contro riscatto e contro-contro riscatto, obblighi più meno mascherati, rateazioni, percentuali sulla rivendita, sconti, extra sconti e saldi di fine stagione come quelli del ben noto produttore di divani.
Guardando in casa nostra, se da una parte abbiamo perso quello che considero il più forte N° 1 del momento (non incazzatevi ma lo penso davvero anche se a Parigi per ora sta in panca e per qualcuno la mia è malafede, ma dovrebbe spiegarmi cosa ci guadagnerei…) e un giocatore utile come il turco per come interpreta il ruolo più che per il valore in sè, sostituendo bene (forse addirittura benissimo, lo vedremo…) il primo e non sostituendo del tutto il secondo, l’impressione è che la rosa, nella sua interezza, sia molto più completa di quella dell’anno scorso. Forse, e sottolineo forse, l’11 titolare perde qualcosa ma rispetto al recente passato il buon padre avrà la possibilità di giocare con più moduli e di far rifiatare i “titolari” molto più spesso potendo così mantenere un rendimento medio più elevato dello scorso anno. In più può lavorare su una ossatura di base già ben collaudata e mantenuta per quanto possibile (al di la dei transfughi). Questo almeno è l’auspicio sperando che la fede ed il tifo non mi abbiano del tutto accecato…
Ora c’è la pausa delle nazionali che, una volta tanto, può anche essere utile per integrare i “nuovi” ed inserirli negli schemi. Poi, al rientro, il trittico infernale. Lazio, Liverpool e Giuve. Il test sarà probante e da lì capiremo molto di più sulle reali possibilità che ci potrà offrire la pazza stagione che ci aspetta. Fino ad ora questo Milan mi ha convinto perché dà sempre l’impressione di sapere quello che deve fare in campo e di farlo bene, e di essere una squadra compatta ed unita dove i giocatori si stimano e si aiutano l’un con l’altro durante tutti i 90’ ed in sintonia con il mister, e non è cosa da poco. Anche il solo ripetersi in un campionato ancora più equilibrato e fare una bella figura in CL non sarà facilissimo ma questa squadra mi piace e mi diverte. Ci voglio credere, almeno fino a prova contraria. Come dire… Grazzie Signore Grazzie ?
PS: “su DePaul dicevo ,’27 anni ancora ad Udine? Costava 40 milioni. Ilicic mi è sembrato un po scarico. Messias (30) viene al Milan con la potenza del suo vissuto pazzesco. Isco, James, stragrande qualità ma con tutto quello che hanno guadagnato, stimoli giusti?”
Non sto nemmeno a dirvi chi l’ha scritto ma un gerarca russo dei tempi di Breznev non avrebbe saputo fare di meglio in un discorso ufficiale alla Duma di Stato per approvare una risoluzione contro l’imperialismo yankee promulgata dal suo presidente. Ma non è una novità…
PPS: non faccio in tempo a finire di scrivere che leggo di Oliviero che, in trasferta con la sua nazionale (credevo io nel mio delirio…), risulta positivo al virus. Come dire; la fortuna e cieca ma la sfiga…
Forza Milan
Axel
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