Il mercato dello GLI

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Siamo al 30 agosto, con ormai il mercato in chiusura (finalmente) e dopo i vari proclami della società e della stampa amica, possiamo dire che la calma, la decisione e la precisione che erano state tanto ventilate sono state un insuccesso raro.

Eravamo partiti da Zirkzee (tum tum pagando 40 milioni cash), operazione alla quale non ho mai creduto, passando da Fullkrug e tanti nomi esotici per l’attacco, ma abbiamo concluso con Morata e quel che resta di Abraham. Come sia possibile che gli obiettivi siano stati centrati ce lo spiegheranno i Muezzin della Madrasa di Milanello, che negheranno anche l’evidenza, spendendo e rinfacciando i nomi di Fofana e di Emerson Royal, che però sono arrivati, anche in questo caso, non esattamente come aveva calcolato il lungimirante GLI. Perchè il francese, che doveva essere il perno principale sul quale costruire un centorcampo sensato, è stato ingaggiato dopo una trattativa assurda che si è conclusa con l’esborso di 25M€, cifra che poteva essere spesa anche mesi prima. Il brasiliano, invece, era stato contattato, poi abbandonato per dare spazio a Florenzi, Kalulu e Pino, poi Florenzi si rompe, Kalulu è diventato brutto e cattivo e Pino, che era incedibile per l’allenatore, è diventato pedina di scambio. Allora si ritorna sul brasiliano, perchè ormai la parola data doveva essere mantenuta. Altra operazione che poteva essere chiusa mesi prima, ma tant’è.

Insomma il mercato è stato, se possibile, più confusionario di quello dell’anno scorso ma in più  condito da questa strafottenza, tutta figlia dello GLI, che sostiene che meglio di loro nessuno sa fare. Il bene del Milan è garantito. Poi poco importa se uno fa il contabile e si vede sempre di più con il contagocce, un altro smanetta sul pc non azzeccandone una e, infine, Ibra va a farsi le sue vacanzine tra mare e montagna, straparlando di creazione e giorni a disposizione per fare il “nuovo” Milan.

Ormai siamo alla resa dei conti, il campo già ha dato dei segnali ben chiari sul lavoro di questi 3 uomini al lavoro. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane, anche perchè c’è sempre una data che deve essere ben impressa nella testa di questa gente qui, ovvero il 22 settembre. Giorno in cui potrebbe già finire la nostra stagione, anche malamente.

FORZA MILAN

Johnson

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"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.