In attesa

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In questi giorni in cui il campionato è fermo per la sosta delle nazionali, con il calciomercato finalmente chiuso e questa nazionale a cui non riesco ad appassionarmi, partirei, CVSD, dal rinnovo – non rinnovo, di Kessie. Leggo…

“La trattativa per il rinnovo di Franck Kessie è in salita, nonostante due settimane fa il Milan gli abbia proposto un prolungamento di cinque anni a 6,5 milioni di euro netti a stagione. Come riferisce stamattina La Gazzetta dello Sport, il centrocampista ivoriano ne chiede almeno 8, vale a dire la stessa cifra che è pronto a mettere sul piatto il PSG. “

Diamo un attimo per scontato che sia veramente così. Se lo vuole il PSG, se Leo ha deciso e lo sceicco avvalla non ci sono speranze. Se anche, in un attimo di follia, Elliott decidesse di accontentarlo e pareggiare l’offerta dei franco-qatarioti questi ultimi sarebbero prontissimi ad aumentare ulteriormente scatenando un loop perverso quanto infinito. Con il fondato rischio che, se per assurdo, si pareggiassero offerte ancora più elevate ed un giorno il presidente ed il suo procuratore accettassero, non potremmo mai essere sicuri che non fosse stata tutta una montatura per sfilare dalle casse del Milan tutto lo sfilabile e non mi piacerebbe per nulla. Senza contare l’effetto che avrebbe per gli altri giocatori della rosa che verrebbero immediatamente a bussare cassa. E poi siamo sempre li… E va bene, una milionata e mezzo in più ma spiegami… Cosa puoi permetterti ad 8 all’anno che non puoi permetterti con 6,5 + bonus? Inoltre, non pretendo certo che da professionista rinnovi a tre fichi e due peperoni solo perché siamo il Milan, lo capisco bene, ma nel Milan sei un protagonista assoluto ed in un team in trend positivo, dove puoi essere tra i primattori della risalita e ricordato per sempre come tale. Sicuro che al PSG non sarai solo uno dei tanti o che addirittura non finirai a fare panca o poco più (vedi Zizze)? Ora, se una persona non sa dare un valore anche a questo boh… perderlo mi dispiace un poco meno anche se rode parecchio ugualmente. Se da una parte, come sostengono in parecchi, la società avrebbe dovuto muoversi prima, non dimentico nemmeno che a fine stagione 2019/20 molto di noi lo avrebbero venduto volentieri al primo che passava. E chi se l’aspettava la stagione suntuosa di Francolino? Io, lo ammetto, no. Al posto della società avrei fatto lo stesso…  Ed è talmente vero, che l’anno scorso (per quanto risulta agli atti), Franck era sul mercato ma offerte serie di un minimo di valore non risulta ne siano arrivate. Temo anche che oggi, dopo le fughe di Zizze e del Turco, L’eventuale partenza a zero di kessie roderebbe ancora di più e vorremmo un colpevole da mettere in croce a tutti i costi. Detto questo però, certe dichiarazioni di fedeltà eterna se le doveva risparmiare e se l’atmosfera a San Siro sarà, come posso dire, osdilo e violende … beh… che non si lamenti. Chi è causa del suo mal…

Leggo anche…

“Dopo le proteste per i costi eccessivi, il club (Milan ndr), ha bloccato la vendita, che dovrebbe ripartire entro 48 ore con prezzi e diversi a seconda dell’avversario. Sarà rimborsata la differenza a chi li aveva già acquistati.

(Fonte Gazzetta ma i titoli relativi all’argomento sono tutti dello stesso tenore)
Leggo anche la lettera di Gazidis che annuncia il passo indietro, mentre un caro amico mi scrive commentandola così: “E’ un modo marketing per dire: Ma in questo caso ho (forse abbiamo) compreso di aver fatto una enorme vaccata ed abbiamo pestato un merdone di proporzioni colossali e mi rendo conto che i miei addetti amministrativi non siano stati per un cazzo (ma proprio per un cazzo!!!) allineati nel modo equilibrato che auspichiamo”. Il tizio (una nostra vecchia e cara conoscenza), credetemi, di marketing ne capisce parecchio e l’interpretazione del Gazzipensiero mi sembra piuttosto azzeccata. Ora, capisco che le casse piangano, capisco che essendo di proprietà di un fondo cerchino di massimizzare le entrate il più possibile, capisco pure che la pandemia abbia causato danni pesanti e si cerchi di rientrare, anche che al momento i posti disponibili siano dimezzati, posso capire tutto. Però che un biglietto per il terzo anello costi come un palco alla prima della Scala mi pare esagerato (per usare un eufemismo ed evitare un autoban…). Se da una parte il cambio di rotta con annesse scuse è apprezzabile (lo dico in senso assoluto) temo invece che in società avessero valutato che era talmente grande la nostra voglia di Champions che avremmo accettato supinamente e che anche il caroprezzi sarebbe passato in cavalleria cercando di sfilare dalle nostre tasche tutto lo sfilabile e con la certezza di fare il pienone ugualmente. Spero di sbagliare perché non sarebbe stato carino. Temo anche, ma i pareri di molti amici sono discordi, che siano in parte rimasti “spiazzati” dal comportamento dei dirimpettai che, pur con debito per 800 e passa milioncini (il bilancio l’ho visto oggi) hanno tenuto i prezzi per le partite di coppa accettabili (poi, sul fatto che non dovrebbero nemmeno più esistere essendo, numeri alla mano, di fatto falliti non discuto ma è un altro discorso). Lo dico perché in molti commenti sui social di fratelli rossoneri indignati ho visto citare il confronto ed anche quello non mi ha certo messo di buon umore. Farsi dare lezioni di comportamento da quelli… brrrrrr….

Adesso, come sempre, a Voi le conclusioni…

FORZA MILAN

Axel

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