Italia si, Europa no

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“In un percorso di crescita ci sono momenti dove devi confrontarti con partite, avversari obbiettivamente più preparati ed esperti, chiaramente anche più forti e seppure se nessuno se lo augura, una sconfitta fa parte dello stesso discorso, bisogna confrontarsi con un calcio europeo di alto livello”. (P. Maldini)

Queste sono le parole di Maldini dette nel salotto di Amazon, assieme a Seedorf, Nesta e Zola. Dichiarazioni fatte dal nostro direttore tecnico mezz’ora prima della partita con il Chelsea. Come sempre Maldini ha fotografato alla perfezione il momento del Milan da fine conoscitore di calcio.
Non tornerei sulla partita giocata a Londra, perché tanto è stato detto e tanto è stato scritto ed ognuno ha la sua idea.
Ma vorrei soffermarmi sulla partita giocata contro la Juve, partendo da una vecchia frase detta da Allegri “Provate a togliere cinque titolari alle altre squadre e poi vediamo”.
Caro Max queste frasi sono uguali a quelle che dicono gli adolescenti per giustificarsi degli errori commessi e che non hanno il coraggio di ammettere, prima a se stessi, di aver sbagliato, ma di trovare sempre un qualcosa o un qualcuno da incolpare per nascondere i propri sbagli.
Perché Caro Max ieri al Milan mancavano ben più di cinque titolari eppure con gli spettri e le insicurezze londinesi i ragazzi rossoneri hanno tirato fuori una prestazione con i controfiocchi e quanti di voi si aspettava una gara del genere? Non penso molti.
E su questo aspetto sono orgoglioso del mio Mister, perché non cerca mai scorciatoie ma dice le cose come sono. Un esempio a Londra nel post partita ha detto “Abbiamo fatto poco e sbagliato troppo” senza trovare giustificazioni sulle assenze. Anche questo fa la differenza nella gestione e crescita di un gruppo di baldi giovanotti di belle speranze.
Ma perché siamo riusciti a fare questa prestazione contro la Juve? Perché i principi morali e tecnici su cui si basa questo gruppo sono molti solidi, perché c’è un vero senso di appartenenza e di gruppo che sopperisce a tante difficoltà, perché i ragazzi nelle difficoltà hanno dato sempre il meglio.
E poi perché io credo che semplicemente la rosa attuale sia più strutturata per il campionato italiano, anche perché in Europa ci sono dei regolamenti di liste, e tra vivaio Italia, vivaio Milan noi siamo abbastanza carenti sotto questo aspetto, e ci ha comportato delle limitazioni nella compilazione della lista europea, di fatto escludendo quasi tutti i nuovi acquisti.
Non che il Chelsea abbia fatto chissà cosa, ma ha messo ritmo e fisico e noi siamo andati in difficoltà, come hanno fatto il Lille e il Liverpool negli anni scorsi.
In tanti mi fanno la fatidica domanda preferisci vincere la seconda stella o andare avanti in Europa? Io rispondo sempre la seconda stella, perché vincerla prima dei cugini sarebbe una grande gioia, e perché abbiamo delle reali potenzialità di ottenere questo successo. Siamo più performanti in Italia anche perché a mio avviso in Seria A si gioca un altro calcio, e il nostro ritmo ed intensità nel suolo italico rende molto di più. Però non appena mettiamo fuori il naso ci accorgiamo che quello che facciamo bene in Italia, in Europa è ancora insufficiente e andiamo in difficoltà a meno che non affrontiamo Salisburgo o Dinamo Zagabria.
Ora possiamo prendercela con il mercato che per molti non è stato all’altezza per dei Campioni d’Italia ed io stesso mi sarei aspettato qualcosa di più, però di mezzo c’è stato il passaggio di proprietà e il rinnovo di Maldini, sono arrivati tanti giovani di belle speranze, tra cui il Piccolo principe Charles che di talento ne ha, ma come diceva Pioli nel post Juve serve tempo, ha cambiato paese, modo di allenarsi, compagni, di giocare, ha cambiato modo di vivere, insomma tanti cambiamenti e serve pazienza. La stessa che abbiamo avuto per Tonali, che molti lo volevano rispedire a Brescia, Leao. La stessa che ha avuto Trapattoni con Platini, oppure Ancelotti con Zidane e Crespo.
Quindi In Europa abbiamo bisogno ancora di tempo, e se poi i ragazzi martedì sera mi smentiranno io sarò felicissimo, ma come dice Maldini è giusto confrontarci con i più forti perché ti dà il reale focus di dove siamo arrivati, perché ora l’obiettivo è la seconda stella e poi poter rialzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

FVCRN

Harlock

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"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.