E alla fine la montagna ha partorito il topolino. Nel testo che avrei voluto scrivere, avrei parlato dettagliatamente delle cause che hanno portato allo sfracelo il calcio italiano e anche altro che esula dai limiti imposti dal blog. Il mio stato d’animo comunque è partito dallo sticazzi, è passato dallo sticazzi e si è concluso con sticazzi ma facciamoci due risate e vediamo chi sopravvivve.
Perchè sostanzialmenzialmente in uno dei miei articoli parlavo dei modi semiseri per concludere questa stagione fornivo soluzioni nettamente più efficaci, ma i nostri capi supremi ci hanno sorpreso introducendo l’algoritmo.
L’algoritmo è proprio essenza mistica sublimata in poesia, è proprio qualcosa che trasuda emozioni, hanno messo nero su bianco che la matematica è un’opinione e quindi tre punti non sono proprio tre punti. Parliamoci chiaro per me la matematica dovrebbe regolare ogni cosa, e parto dal presuposto che se i numeri son quelli tu puoi raccontarmi tutte le storielle che vuoi ma i numeri non mentono. Quindi immaginatevi la mia gioia quando ho scoperto che tre punti non sono tre punti. Ovviamente questo algoritmo sarà stato programmato da persone con competenza infinita, ma invece sono i soliti che se contano le loro dita arrivano fino a 9.
La domanda sorge spontanea. Ma realmente la serie A è così messa male da non riuscire a gestire una perdita da 200 milioni? Davvero non sono stati in grado di organizzarsi in maniera quanto meno decente per regolarsi? La realtà è che quelli delle TV sono tra i pochi soldi reali che arrivano alle società di calcio che vendono 12enni a svariati milioni di paperdollari, e quei pochi soldi che hanno sono già belli spesi, ipotecati e bruciati. Certamente le società non sono le uniche colpevoli, il mio amico Tamiano Dommasi ha regalato vette di poesia inenarrabili, con giocatori che non potevano pagare affitti o che avrebbero dovuto rinunciare ad una mensilità di stipendio. Richieste inacettabili, in un periodo dove nessuno e proprio nessuno ha dovuto rinunciare alle proprie fonti di sostentamento, quindi parliamo di una retorica stucchevole e ridicola. La mia soluzione è stata sempre la stessa, mettersi ad un tavolo rinunciare ognuno a qualcosa e cercare di salvare il tutto.
Così non è stato ed allora che si dia il via al gioco al massacro.
Non vedo l’ora di vederli giocare ogni tre giorni, ad orari folli e con un caldo asfissiante anche se potrebbe essere la prima volta che qualcuno paga le conseguenze delle proprie azioni.
L’unica cosa razionale da fare è quella di dedicarsi ad altro, perchè quella che si vedrà sarà una Serie A dove se le daranno per finta come al solito, ma non ci sarà nemmeno il pubblico a dare quella sensazioni di sport vero per cui si paga un prezzo salato per assistere. So che il mio pezzo ha una vena leggermente polemica, ma mi sembra evidente come nessuno e proprio nessuno senta il bisogno di vedere una roba finta e per giunta castrata solo perchè si deve nascondere la polvere sotto il tappeto.
D. Raine
Comunque ragazzi in questo periodo sono molto impegnato, datemi il tempo di organizzarmi al meglio e tornerò più potente che mai.
Vi dico solo due chicche, la nostra azienda ha appena messo sotto contratto un’agenzia di modelle e attualmente vivo in un monastero.
Cosa mai potrà andare storto?
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