Si udivano Zeus, Ares, Efesto, Afrodite, si udivano Ade ed Atena, si odono oggi come si udivano domenica pomeriggio dal secondo anello rosso, loro che sono abbonati al Milan dal 16 dicembre 1899.
L’Olimpo del calcio era presente a San Siro per festeggiare il nostro centoventesimo compleanno cari amici, c’erano tra gli altri Jean Pierre Papin “Le Mocò, Martin “raggio di luna” Laursen, Stefano “skipper” Eranio, Thomas “tritolo puro” Helveg insieme a Christian “Bardo” Zaccardo e a Gianni Rivera idoli del passato rossonero neanche troppo lontano.
Un peccato non vedere insieme a loro altre glorie del tempo andato come “faccia da Thuram” Mohammed Sarr, il “sergente” Pablo Garcia, “el ratton de Paraná” Fabian Ayala o “Solimano primo Il Magnifico” Umit Davala ma siamo certi che si saranno goduti lo spettacolo da casa sorseggiando magari un infuso allo zenzero e limone proveniente da Katmandu.
Sono venuti a San Siro i ragazzi di un tempo per vedere, come cantava nel 1985 dal teatro Ariston di Sanremo Luis Miguel, “i ragazzi di oggi”; avrà fatto sicuramente piacere a Josè Altafini, ad Angelo Benedicto Sormani e ad Angelino Carbone vecchio eroe di Bruges, osservare da vicino “senti chi parla” Leao e “sua maestà” Paqueta su tutti.
Il Milan armonioso, orchestrale farcito di zefiro dolce visto contro il Sassuolo invita a credere e sperare in una rincorsa scudetto, il gioco scorreva fluente e fresco come l’acqua di un torrente della Val Bormida in autunno.
I ragazzi sono venuti avanti con grande animus pugnandi magicamente diretti dallo sceicco bianco Bennacer colui che possiede l’emisfero destro, dove risiede l’intuizione, altamente sviluppato, e da Cialda croccante Calhanoglu, che ispirato come non mai, per poco non segnava in spaccata come Barischnikov all’Operá Garnier di Parigi.
Il merito di cotanta bellezza va sicuramente dato a lui Signore e Signori, Stefano Pioli, lui il re del dolce vita, l’adoratore del maglioncino lupetto che non può non ricordare Giorgio Strehler al Piccolo teatro di Milano.
Avranno sicuramente applaudito Arrigo Sacchi e Fabio Capello dalla tribuna, i ragazzi hanno corso ed entusiasmato pronti a disputare un girone di ritorno da protagonisti per rincorrere quello scudetto che alla squadra e a noi per primi manca da troppo tempo. E si sa il tempo scorre lento come olio pesante da una giara del 400 A.C…
Con Stefano Pioli sul ponte di comando sono tranquillo sempre, lui che ama così tanto il dolce vita non avrebbe sfigurato senz’altro al fianco di Anita Ekberg, magari al posto del buon Marcello Mastroianni nella mitica scena della fontana di Trevi:”Marcello!, Marcello!” esclamava la procace Anita: “Stefano!, Stefano!” invochiamo noi!
Regalate un maglioncino dolce vita ai vostri cari per il Santo Natale, chissà che tra qualche mese non dovrete poi cucire un tricolore sul vostro petto vasto ed imponente come la chiglia di una nave dell’Eubea!
Tanti auguri Milan, tanti auguri vecchio cuore rossonero!
Seguiteci anche su