Abbiamo tutti una famiglia e tutti, per fortuna, un lavoro. Spesso cerchiamo di ritagliarci una mezzoretta per scrivere il nostro pezzo anche qualche giorno prima. E così ho fatto questa volta, bello contento avevo scritto di Calhanoglu, della mezzala da acquistare e del grande centravanti da portare a Milanello. Poi è arrivata la sentenza Uefa e come fosse un foglio di carta appallottolato ho preso il tablet e l’ho lanciato contro la credenza.
Già la credenza, la famosa credenza che fece da sfondo in una delle rare apparizioni di Mister Li.
Quando vidi quella scena pensai ad una televendita di Aiazzone:”provare per credere”. Già, ci hanno provato e ci abbiamo creduto ma ora i nodi stanno venendo al pettine.
Probabile estromissione dalle coppe e blocco del mercato, che di per sé potrebbe anche non essere una brutta notizia viste alcune delle operazioni portate a termine l’estate scorsa.
Scherzi a parte sento dire che potrebbe essere una sentenza politica, di parte e troppo severa, può anche essere vero, però che non ci sia niente di chiaro all’interno della nostra società mi pare evidente. Le spiegazioni date all’Uefa non sono state esaustive ma ora le spiegazioni vanno date in primis a noi tifosi che non ci meritiamo tutto questo.
La UEFA ci ha dato tempo per rifinanziare il debito, operazione che Marco Fassone aveva promesso per inizio anno, poi per marzo, aprile e ora siamo a fine maggio ancora con un nulla di fatto.
Io non mi intendo di questioni finanziarie però la figuraccia è epocale, ed ora occorrerà salvare la faccia, se il mercato sarà bloccato, ripartiremo, se saremo fuori dall’Europa, ce ne faremo una ragione, tra l’altro il sottoscritto odia l’Europa League, però ora si deve far chiarezza: fuori i nomi di chi si cela dietro a Li, lo vuol sapere l’Uefa ma dobbiamo saperlo noi, serve una presa di posizione forte, non certo le parole sconcertanti di Fassone martedì sera a commentare l’accaduto. Amarezza e danno d’immagine: smettiamola di fare le vittime e smettiamo di pensare che il mondo ce l’abbia con noi, l’acquisizione della società è stata fosca e nebulosa sin dall’inizio, non ci abbiamo visto chiaro noi non capendo da dove provenivano quei soldi ma soprattutto non ci ha visto chiaro la UEFA. Il fondo Elliott ha garantito, e non è poco, ma è anche vero che hanno interesse a riprendere i soldi magari derivanti dalla cessione del Milan per 300 milioni di euro. 300 milioni di euro il vero valore del Milan, non certo il doppio.
Tutto vero quando Fassone dice che si è arrivati a questo punto per colpa della gestione precedente ma è anche vero che se l’acquisizione della società Milan fosse stata più trasparente e soprattutto non a debito oggi non saremmo in questa situazione.
Ora bisogna salvare la faccia e la prossima stagione, magari non tutto il male viene per nuocere, capiremo davvero chi si cela dietro Yonghong Li o dove ha trovato quei soldi. La UEFA vuole chiarezza e verità, però le meritiamo soprattutto noi tifosi del Milan.
Vi lascio con una domanda: se la situazione si risolverà con una multa sarebbe ancora possibile secondo voi continuare con questa proprietà? La mia risposta potete immaginarla….
MattLeTiss
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