Probabilmente la peggior partita di questo campionato. Non tanto per il risultato ma per un approccio un po molle e rilassato. Non in linea con quanto questo Milan aveva fatto vedere fino a Domenica sera, pur se con qualche eccezione. No, non è stato il solito Milan, quello al quale ci avevano abituati (bene) ma anche in una partita così così se è vero che ci sono state ombre, ci sono anche le luci e, buon senso vorrebbe, che si tenesse conto di tutto.
Anche se sei un Milan sugli scudi, che ha inanellato risultati e record, non dobbiamo mai pensare di essere arrivati. Entrare in campo molli e rilassati pensando che sia una partita facile, che alla fine in un modo o nell’altro la spunti è pericoloso. Capita che prendi un gol all’inizio e la partita ti si mette subito in salita. A volte la svanghi, a volte no, a volte la recuperi e finisce pari come contro il Verona o come è successo Domenica sera. Contro il Parma avremmo dovuto portarla a casa, due punti persi; Ombra
Se dopo una serie di partite così intensa e stressante, con Ibra e Kjaer fuori, perdi Gabbia e Bennacer durante la partita e sei sotto di due gol, se riesci a recuperarla e dopo averla pareggiata al 90° non ti rassegni e provi comunque a vincerla fino all’ultimo secondo significa che la squadra ha dei valori che vanno al di là di Ibra e dei singoli. Per come si era messa un punto guadagnato. Luce
Kessie è uno degli uomini che più si è spremuto in questo primo terzo di stagione. Sempre presente, ha giganteggiato nel centrocampo rossonero bloccando tutto e tutti in ogni partita e dando ai compagni un senso di sicurezza che raramente avevo visto ed anche un buon apporto nella costruzione del gioco (gol e rigori inclusi). Quando, come contro il Parma, è un pò in debito di gambe le chiusure non sono così puntuali (una l’abbiamo pagata cara nel primo gol), le posizioni non così precise, qualche contrasto (incredibile) lo perde pure lui, qualcosa paghi. Avrebbe bisogno di tirare il fiato pure Franck ma, vuoi per l’importanza che ha nello scacchiere rossonero, vuoi perché un vice kessie vero e proprio non c’è (e forse, pure volendo cercarlo, nemmeno esiste), averlo non al meglio è pericoloso ma non se ne può fare a meno. In più è in odore di squalifica; Ombra
Se hai fuori il miglior centrale (kjaer), si fa male l’unico sostituto vero che hai che stava crescendo in convinzione e prestazioni (Gabbia), non ti fidi dei panchinari che in teoria sarebbero di ruolo e metti un ragazzino di 20 anni, fuori ruolo, esordiente, in una partita importante e questo entra in campo a freddo, crescendo sempre più durante tutta la partita, non sbaglia un intervento (sono convinto che anche il primo gol sia più colpa delle mancate chiusure a centro area che di kalulu che, in fondo, un cliente difficile come Gervinho l’aveva contenuto), dimostra una sicurezza inaspettata, non gli brucia la palla tra i piedi e si permette pure un numero di gran classe (parlo dell’intervento su Inglese) prendendosi un grosso rischio con una calma olimpica, riesce persino a fare gioco più di Romagnoli e si crea un’occasione di testa su un corner, vuol dire che ha delle potenzialità importanti. Poi, come per tutti i giovanissimi, meglio andarci piano e molto dipenderà da lui, ma forse ci hanno preso un’altra volta; Luce, brillante…
Se in una partita in cui, nonostante tutto, concedi all’avversario due tiri e mezzo in 95 minuti e prendi due gol vuol dire che qualcosa non và. Va bene la sfiga, non lo metto in dubbio, ma anche tu ci metti del tuo. Non sono un tattico ma in ambedue i gol abbiamo sbagliato le chiusure lasciando il centro area sguarnito e gli avversari soli come eremiti nel deserto dei gobi. Nel caso specifico più colpa dei centrocampisti in palese ritardo che altro ma purtroppo è un altro segno che siamo scarichi e stanchi. Speriamo di non pagare nelle partite prima della sosta che molto diranno sulle nostre reali potenzialità di quest’anno; Ombra.
In questo primo terzo di stagione Theo era sembrato (a tratti) meno brillante e devastante dell’anno scorso. Dopo la partita contro i ducali l’impressione è che più che un suo momento così così fossero ordini di scuderia. Giocare senza Rebic davanti che corre e ringhia come un grizzly e ti copre il sedere quando sei sbilanciato in avanti mentre con Calha, Diaz o chiunque altro, rischi e secondo me Pioli gli ha caldamente intimato di limitarsi. Theo ha evidentemente fatto di conseguenza, peraltro migliorando parecchio in fase difensiva, ma è bastato che qualcuno (Pioli stesso?) gli gridasse “OK, adesso inserisci il turbo…”, che è ripartito come un missile. Devasta la fascia, mette in crisi tutta la difesa avversaria, e segna due gol, così, per non farsi mancare nulla; Luce… abbacinante
Se hai Ibra fuori e Leao appena rientrato con si e no un tempo nelle gambe, ci sta che metti Rebic centravanti, più per disperazione che altro. Però, se inserisci Leao per un tempo, almeno per quello inventati qualcosa di diverso ma Rebic lo devi rimettere al suo posto. Ante lo puoi far giocare anche come raccattapalle e darà sempre il suo massimo. Al Milan ha trovato un ambiente che gli piace e lui da sempre tutto dovunque lo metti. Ma come punta centrale a) non rende (e non per colpa sua) e b) lo perdi come attaccante esterno dove può cambiare da solo l’andamento della partita. Non tolgo nulla a Pioli e chiunque può sbagliare, ma tanto quanto gli diamo atto del grande lavoro fatto ci sta pure qualche… Ombra.
I punti persi o guadagnati contro le squadre di media/bassa classifica a fine stagione faranno la differenza tra le pretendenti ai piani alti della classifica. Paradossale che avendo vinto con Napoli e Inter e pareggiato con la Roma (cioè tre delle avversarie dirette per i piazzamenti importanti) gli unici punti li abbiamo persi contro Verona e Parma pur se, alle fine, le avremmo meritate tutte e due. Però, se gli Dei ogni tanto si distraggono e ti lasciano solo, se pareggi una partita in cui concedi all’avversario due tiri e mezzo e nel frattempo prendi quattro legni (di cui due nella stessa azione), se il portiere più forte del campionato fa l’ennesimo miracolo arrivando a prendere un pallone quasi impossibile, ma ci arriva al pelo, la devia sul palo, ma entra mentre le tue palle gol su pali e traverse rimbalzano fuori, se tutto sembra andare storto ma ci provi lo stesso fino alla fine e comunque non la perdi… Più luci o più Ombre? Adesso fate Voi…
PS: Quando ho saputo della scomparsa di Paolo Rossi ho pubblicato un post su FB. La sua perdita mi ha toccato molto più di altre perché a Paolo Rossi ed a qual mondiale incredibile e bellissimo ho legato un momento importante della vita e non potrò mai dimenticarlo. Finiva così:
“Campioni del mondo! campioni del mondo! campioni del mondo! Campioni del mondo… e sento la voce di Martellini che sfuma mentre ti allontani per la via… Ciao Paolo”
FORZA MILAN
Axel
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