Nel momento in cui scrivo ci siamo lasciati alle spalle da qualche giorno la prima giornata di campionato.
Non ho seguito il Milan nel precampionato estivo perché per me il calcio estivo lascia il tempo che trova, perché si affrontano avversari con una condizione fisica diversa dalla nostra, formazioni imbottite di riserve ma soprattutto si affrontano gare che non hanno quel peso e quella tensione tipiche delle partite con qualcosa in palio.
In realtà immaginavo che alla prima partita con qualcosa in palio le cose non sarebbero andate proprio benissimo e infatti solo un goal al 95esimo ci ha evitato una sconfitta che sarebbe stata ampiamente meritata.
L’11 iniziale, schierato con un 4-2-3-1 identico a quello visto l’anno scorso sotto l’egida di Pioli, non riportava nessun nuovo acquisto, con Fofana presentato durante l’intervallo, Morata in panchina assieme a Pavlovic e Emerson non convocato pare per problemi burocratici.
Inizio la mia disamina dal modulo con cui la squadra è stata schierata e con quanto visto durante i 90 e più minuti di durata dell’incontro: si è praticamente visto tutto il peggio e il meglio del Milan di Pioli, tanto che se non si fosse letto il nome dell’allenatore non ci si sarebbe accorti del cambio in panchina.
Il 13 Giugno Ibrahimovic presentava il nuovo allenatore del Milan senza che questi fosse presente con le seguenti parole:
“”Avevamo criteri per i quali il nome di Conte non era presente. Dipende che materiale hai: si deve tenere tutto in considerazione, ma il match migliore per la nostra squadra era Fonseca. Volevamo dare un’identità, era importante un allenatore che andasse bene per questo Milan e potesse migliorarlo.”
A seguire quanto sopra riportato, quindi, Fonseca sarebbe dovuto essere l’allenatore ideale per cambiare volto al Milan e magari proporre un nuovo modulo che esaltasse i calciatori componenti la rosa e anche quelli che la società avrebbe voluto acquistare. Ad oggi però, il nuovo modulo non si è visto e gli acquisti sono stati fatti con estremo ritardo per poter permettere ai calciatori di assimilare le idee del nuovo tecnico.
E qui arriviamo al nocciolo della questione, e cioè i criteri con cui è stato in primis scelto l’allenatore ed in secondo luogo i nuovi acquisti che dovevano sostituire i partenti (Giroud e Kjaer) e\o integrare e potenziare la rosa nei ruoli in cui avevamo delle lacune importanti.
L’allenatore in realtà non penso che sia stato scelto perché compatibile con la rosa, ma per lo stipendio (più basso del predecessore) e soprattutto perché non sembra persona che possa rompere le scatole per un mercato non consono al proprio modo di giocare (come magari lo sarebbe stato Conte).
Il nostro è stato solo un arrivederci?
Dell’attaccante se ne è parlato già abbastanza, personalmente non avrei mai preso Morata ma capisco anche che in società si sia voluto inserire un profilo con esperienza che potesse guidare lo spogliatoio. Di sicuro però, a fronte dei 40 milioni più i 15 di commissioni che sarebbero stati necessari a portare a Milano Zirkzee, i 13 milioni della clausola di Morata hanno inciso tantissimo nella scelta del sostituto di Giroud.
Adesso che Morata si è infortunato, Jovic e Okafor dovrebbero essere i designati a sostituirlo ma già si grida alla convocazione di Camarda. Nel caso, che messaggio passerebbe per Jovic e Okafor? L’allenatore e\o la società non crede in voi come sostituti a tal punto da fare all-in su un 16enne? Non sarebbe stato magari il caso di non rinnovare il contratto di Jovic e cercare due attaccanti che magari potessero essere complementari?
Per quanto riguarda la difesa si è scelto di puntare su Pavlovic, profilo che personalmente non conosco e pertanto a riguardo non esprimo nessun parere.
Per il centrocampo, invece, dove un incontrista manca dai tempi di Kessie, abbiamo perso (a sentire i giornali) 3 mesi dietro Fofana per arrivare alla fine della fiera alla cifra che i monegaschi volevano fin dall’inizio. E che senso ha avuto tirarla così per le lunghe se non quello di consegnare in straritardo il giocatore al nuovo allenatore?
Capitolo e discussione a parte meriterebbe il fatto che la maggior parte dei nostri centrocampisti sono mezzali e si insiste a giocare a 2 a centrocampo, esponendo il reparto difensivo alle solite figure da cioccolatai.
Pare anche che stia per arrivare dall’Ajax un giovane di belle speranze (tale Vos) che probabilmente sarà un Vrankx 2.0. Ci serve realmente o l’abbiamo preso solo per il costo del cartellino?
Per quanto riguarda invece le cessioni stiamo dimostrando di fare una fatica bestiale nel vendere i nostri calciatori se non regalandoli praticamente a zero o quasi. In difesa abbiamo venduto Kalulu rinforzando una diretta concorrente per due lenticchie e dando anche la possibilità ai gobbi di rispedircelo l’anno prossimo come già successo con Saelemakers e il Bologna quest’anno. Sinceramente fatico a capire questo modus operandi e piuttosto che Kalulu avrei sacrificato Thiaw (ma anche in questo caso probabilmente avremmo dovuto regalarlo per cederlo).
Il Milan attuale insomma sembra un pasticcio senza capo né coda dove qualsiasi cosa non viene fatta guardando il lato sportivo ma piuttosto il lato economico, e andando avanti così faccio molta fatica a credere che prima o poi torneremo a vincere o quanto meno a competere con i top club europei o anche soltanto con l’Inter in Italia.
Ed a tal proposito ho bruttissimi presentimenti per la gara del 22 Settembre, che sarà il primo importante spartiacque della stagione. L’ennesima sconfitta affosserebbe il morale della squadra, mentre un’insperata (ad oggi) vittoria potrebbe essere il trampolino di lancio di Fonseca e delle sue idee.
Tornando ad oggi, spero di poter vedere già sabato nella trasferta di Parma un Milan più solido ma soprattutto meglio messo in campo, con magari i calciatori schierati in posizioni a loro più consone e messi nelle condizioni di esprimere al meglio il loro potenziale (cosa che del resto dovrebbe essere insita nel kit di base del buon allenatore).
Seguiteci anche su