Olio e ingranaggio

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In questi giorni mi sono trovato a riflettere nuovamente sulla partita di domenica scorsa e in particolare sui minuti immediatamente successivi all’ingresso in campo di Calhanoglu. Voi giustamente direte: “Ma ancora stai a pensare alla partita di 5 giorni fa??”. Avreste ragione a dirlo ma devo confessarvi candidamente che questa squadra mi ha riportato ad abitudini che pensavo ormai archiviate e dimenticate, ossia pensare al Milan per una porzione molto importante del mio tempo. E, da quanto mi pare di cogliere nello stato d’animo dei tifosi rossoneri, non credo di rappresentare un caso isolato.

Tornando a bomba quindi… Riflettevo che l’impatto del 10 turco è stato davvero impressionante, ha fatto l’effetto di una tanica d’olio versata sulle giunture e che improvvisamente ha sbloccato gli ingranaggi del gioco rossonero facendolo girare come un orologio svizzero.

Forse esagero e parliamo pur sempre di un avversario come il malcapitato Crotone, ma ricordo pochi giocatori con un tale effetto facilitante sul gioco corale dell’intera squadra. Il suo recupero in piena forma è fondamentale ad ogni livello e la sua prolungata assenza spiega almeno in parte le (brutte) battute d’arresto contro Atalanta e Inter in Coppa Italia.

Calha cuce il gioco, dà il ritmo alla fase d’attacco e riesce a creare le spaziature giuste per sè e per i compagni, oltre a essere un costante riferimento quando qualche altro calciatore del Milan si trova in difficoltà. La sua presenza fornisce sempre una valida alternativa al lancio lungo per Ibrahimovic, in cui talvolta la squadra tende a rifugiarsi con eccessiva frequenza. Gli manca forse un po’ di incisività in zona gol, anche a causa di un po’ di sfortuna che si è materializzata nei numerosi legni colpiti.

Quindi lunga vita a Calhanoglu, che tra l’altro ha compiuto gli anni pochi giorni fa, e speriamo davvero che firmi al più presto il benedetto rinnovo di contratto!

Il ritorno dell’Europa League La settimana che ci stiamo lasciando alle spalle è l’ultima, si spera per molto tempo ancora, libera da impegni infrasettimanali. Infatti giovedì 18 febbraio tornerà in scena l’Europa League, competizione da me amatissima, con la prima sfida contro la Stella Rossa di Dejan Stankovic. Visto che la maggior parte degli infortunati pare sulla via del recupero a stretto giro di posta, la coppa europea potrebbe diventare inaspettatamente una valvola di sfogo per quei giocatori che durante gli ultimi mesi si sono dimostrati assai validi ma che forse vedranno i propri spazi ridursi col ritorno dei titolarissimi o presunti tali.

Questi lunghi mesi di emergenza numerica continua (infortuni, covid, squalifiche e chi più ne ha più ne metta) ci consegna una serie di calciatori che hanno dimostrato di poter tenere botta ad alto livello. Al di là dei giudizi complessivi di ognuno di noi sul singolo, i vari Tatarusanu, Tomori, Dalot, Kalulu, Tonali, Leao e compagnia cantante, si sono dimostrati molto più che validi rincalzi.

Schierare i sopracitati non significa snobbare la competizione (lungi da me!) ma avere una rosa piuttosto competitiva per potersi giocare un sedicesimo di finale contro la banda Stankovic permettendo a Pioli delle rotazioni ampie. E la cosa non è così scontata se pensiamo alle ultime scalcinate versioni del Milan europeo.

Se poi aggiungiamo la carta Mandzukic, che ad oggi abbiamo visto solo per spezzoni sparsi e senza un reale impatto, possiamo davvero giocarci le nostre fiches anche sulla ruota dell’Europa League senza perdere il focus sul campionato, ma anzi ‘tenendo calde’ quelle seconde linee che tanto hanno contribuito alla causa fino ad oggi.

Ma innanzitutto occorre passare il turno contro i serbi e poi sperare in un sorteggio benevolo che non ci metta subito di fronte una big.

Ma… senza fare troppi voli pindarici e stando sul pezzo…. testa a Spezia e a domani sera! L’amena località ligure rischia di trasformarsi in un trappolone soprattutto per il rischio di sottovalutare l’impegno, visto che è l’ultimo definito dai più come abbordabile prima del tour de force e dei big match che ci aspettano da settimana prossima in avanti. Anche questa circostanza dovrà essere un tassello di miglioramento continuo per questo Milan che ha ricominciato a farci sognare.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!