Oltre il fumo c’è un gruppo, ma i guai restano

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Beh, dopotutto si può dire serenamente: il Milan vittorioso contro il Monza è stato piacevole da vedere: belle trame, gol, entusiasmo e un giovane esordiente che realizza un sogno. Sì, è stato un bel Milan. Nel successo contro la squadra di Palladino, senz’altro, si è visto lo spirito di un gruppo unito che, come spesso accade, prova a riemergere dalle difficoltà quando l’aria si fa davvero pesante. E così vedi Tijjani Reijnders inventarsi un gollonzo niente male scartando tre giocatori, il baby 18enne Jan-Carlo Simic entrare e segnare il raddoppio all’esordio in Serie A e infine, il buon Okafor, firmare il tris. Tanti sorrisi a San Siro e questa, una volta tanto, è la cosa più importante. La situazione di classifica, deludente dal punto di vista della distanza dalle contendenti allo scudetto, offre – come magra consolazione – uno scenario che vede il Milan in una promettente, anche se ancora assai assai fragile, comfort zone in zona Champions League. Complici gli scivoloni del Napoli e il crollo verticale della Roma guidata da un commovente José Mourinho.

Da questo punto di vista, inoltre, il calendario potrebbe offrire un assist ai rossoneri visto il prossimo scontro incrociato Roma-Napoli. Sarebbe bello poter programmare ma, purtroppo, occorre parlare del consueto rovescio della medaglia. Nonostante il buon successo contro il Monza, i soliti guai non hanno abbandonato il Diavolo guidato da Stefano Pioli. Nel corso del match, infatti, hanno abbandonato il campo per infortunio Tommaso Pobega e, ancora una volta, Noah Okafor, 4 minuti dopo aver segnato la rete del 3-0 e 14 minuti dopo aver fatto il proprio ingresso in campo al posto di Rafa Leao. Inquietante. Il Milan paga ancora dazio con gli infortuni e tocca quota 29. Bel record. Oltre all’ennesima tegola legata ai guai fisici, scorgendo la prestazione del Diavolo nel corso della partita, si notano ancora aspetti preoccupanti dal punto di vista tattico e della gestione del match. Se è vero che i rossoneri sono stati bravi a sbloccarla già al 3° minuto con il guizzo dell’ex Az Alkmaar, è altrettanto vero che la struttura di gioco iniziale, con Pobega arretrato in funzione di difensore, non dava grande equilibrio alla squadra. L’ingresso forzato del giovane Simic, di contro, ha dato maggiore solidità al reparto, permettendo al Milan di accorciare con più incisività le distanze dagli avversari in fase di non possesso. Prima del 2-0 firmato proprio dal ‘canterano’, inoltre, la banda di Pioli ha rischiato più volte di subire il pari, aggrappandosi ancora una volta al talento del proprio formidabile portiere Mike Maignan.

Qualche segnale positivo, ancora tante cose da rivedere e il solito problema fisico. Insomma, il solito Milan ancora work in progress. Tornando sul tema degli infortuni, a fine partita, Stefano Pioli ha proseguito sulla via delle contraddizioni che caratterizzano il suo operato ormai da tempo. Ricordate il ‘drammatico’ monito d’allarme post Borussia Dortmund? (infortunio Thiaw, ndr): “Gli infortuni mi preoccupano, perché non sono infortuni semplici e tutti nello stesso reparto. Stiamo lavorando al meglio con grande collaborazione e disponibilità di tutti” seguito dal fiducioso pre Milan-Frosinone: “Passi avanti? Sicuramente sì, a breve avremo migliorie e l’emergenza finirà. Nel reparto offensivo sicuramente. La situazione andrà meglio tra un paio di settimane, adesso siamo ancora in emergenza”. Sapete bene che la situazione non è andata meglio e, il mister, avendo riassorbito la boria dei tre punti si è di nuovo lanciato in una bella performance di negazionismo e scarica-barile. Dopo la vittoria con il Monza infatti l’opinione sugli infortuni è stata: “E’ un mix di fattori: si gioca troppo, si rientra tardi, ritmi alti. Mi auguro che per Pobega sia un problemino all’anca e per Okafor un affatticamento”.

La superbia va a cavallo e torna sempre a piedi. Il tecnico rossonero sembra non aver imparato la lezione. Intanto il Milan continua a non uscire dall’emergenza e sarà ancora necessario spremere i giocatori attualmente a disposizione. Venerdì sera si va in scena contro la Salernitana, in trasferta allo stadio Arechi. Campo certamente non semplice anche se, davanti ai rossoneri, si presenta una squadra reduce da tre sconfitte consecutive e capace solo di vincere una partita finora, quella disputatasi contro la Lazio alla 13a di campionato. Sarà un’occasione per salutare Pippo Inzaghi, tecnico dei campani. Sarà soprattutto un’opportunità per provare a ritrovare la continuità perduta e, in attesa di capire quanto siamo distanti dalle posizioni nobili, provare a blindare l’obiettivo minimo.

Joker

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Un bisbiglio, un nuovo gioco. Una poesia da imparare, due colori che inebriano la mente ancor prima della vista. Uno spettro di emozioni da cui imparare a essere uomo. Questo è stato il Milan nella mia vita: il silenzio più profondo della passione, l'urlo più solenne e selvaggio dell'anima.