Pedoni e Torriani

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Finalmente è terminata, con esiti molto migliori del previsto e zero sconfitte registrate, la tournee americana. Confesso che da bambino e da ragazzo prendevo molto molto sul serio anche questi appuntamenti estivi, ma ormai da tanto tempo mi interesso il giusto (cioè pochissimo) del calcio d’agosto. Si tratta solo di un momento in cui rodare i meccanismi e prepararsi fisicamente, soprattutto evitando infortuni. A tal proposito in bocca al lupo a Spizzi, come d’abitudine sfortunato assai dal punto di vista fisico.

C’è però da dire che una partenza difficoltosa nelle amichevoli, visto il giustificato e diffuso sentimento di sfiducia e depressione caspica di buona parte dei tifosi e il mercato lentissimo e poverissimo, avrebbe posto enormi ostacoli sulla strada già dissestata che dovrà affrontare la nuova gestione Fonseca. Quindi bene così, se non altro per lasciare l’opportunità al tecnico del Musambic di lavorare con un po’ più di calma (ed un pizzico di entusiasmo in seno alla squadra, perché no?) in vista dell’esordio in campionato del 17 agosto contro il Torino a San Siro. Importante non farsi trascinare all’estremo opposto dell’euforia, ritenendo che con la sostituzione dello scienziato di Parma con Paulo si sia risolto magicamente tutto.

Sul calciomercato invece c’è pochissimo da dire, visto che al momento sono stati acquisiti:

  • Un valido centravanti a prezzo di saldo (Morata) al posto di Giroud. Quindi siamo tendenzialmente pari
  • Un promettente marcantonio serbo (Pavlovic) che militava nel campionato austriaco, non esattamente alta Premier League ecco. Che poi viste le performance di Tomori Thiaw e compagnia cantante il ragazzone servisse, ci sta pure

Ecco… questo è. Ma la vera domanda è quella posta dal nostro Gian nel suo ultimo video (sotto il link, guardatelo tutti e seguiteci su YouTube): con quello che si sta facendo, il gap con l’Inter è colmato?

La risposta è dentro tutti noi (ed è sbagliata, cit.) e le voci di un accordo vicino con Emerson Royal, avessi detto Cafu, non contribuiscono a farci cambiare idea ahimé.

L’impressione è che si stia “costruendo” una squadra con tanti bei pedoni ma che manca di re, regine e alfieri e che la nostra (pseudo) dirigenza sia convinta che la delirante campagna acquisti di 12 mesi fa sia sufficiente per avere una base ultracompetitiva nella stagione che sta per iniziare. Il tutto condito dall’atavico ritardo (per non dire menefreghismo) sul centrocampo: se (e dico SE) interverranno sui famosi mediani, sarà comunque troppo tardi visto che, per dire, tra meno di un mese e mezzo c’è il Derby. Fate voi.

Ma ho già affrontato diffusamente questo argomento nel mio ultimo, splendido come sempre, post di luglio, quindi non sto a tediarvi oltre anche oggi ( https://www.milannight.com/redazionali/costruire-un-centrocampo/ )

Ma il tour americano ci ha anche restituito delle novità in porta, visto il bislacco infortunio alberghiero di Sportiello (no comment che è meglio, citando i Puffi): la novità si chiama Lorenzo Torriani, che ha brillato tra i pali in tutte le partite disputate, compresa quella conclusa ai rigori contro il Barcellona. Il ragazzo di Vimodrone, anche alla luce della solita trattativa labrintica intavolata col Cagliari per Scuffet, merita forse di fare il secondo a Maignan per i 2-3 mesi in cui l’ex atalantino dovrà stare ai box. Inutile stare lì a sfiancarsi per cercare una riserva, che diventerà poi riserva della riserva in autunno, quando si può dare una chance a un promettente ragazzo del vivaio. Lorenzo potrà poi cimentarsi, al ritorno del ’12’ designato, nella serie C del Milan Futuro, ossia una delle poche iniziative sensate di questa proprietà/dirigenza dadaista.

Insomma tra tanti pedoni e pedoncini, almeno abbiamo scoperto un Torriani. E mi perdonerete la banale metafora scacchistica.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

-12… calma piatta

 

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!