Perchè guarderò il Milan in Coppa Italia nonostante tutto

5833
Perché anche se il cielo fuori è scuro Oggi splende un sole rosso e nero.

Si lo ammetto, sono un pelo gasato per il ritorno dei nostri Eroi sul campo da calcio. Sia chiaro cari miei che mi aspetto già in coro “Eh D. Raine ma non la pensavi esattamente all’opposto in questo articolo di soli 7 giorni fa?”
Si cari avete ragione, ma come sapete la mia conversione sulla via di Damasco è dovuta probabilmente al luogo in cui vivo, un luogo sacro e che ha il potere di riportare gli uomini alla retta via.

La Conversione di D. Raine – di Ali17.it Seguitelo, Pedinatelo, Spiatelo su Istangram e altri Social Network

In realtà non mi sono completamente convertito, e continuerò a vivere una vita sul filo del peccato ricordandomi di pentirmi 5 minuti prima di rendere conto a Ibra. Continuo a ritenere il calcio che vedremo una buffonata in piena regola, che mi suscita la stessa curiosità di un’auto incidentata in autostrada non sai se guardarla per vedere la devastazione o girarti e ignorarla, ma quello che mi manca di più di tutti è la ritualità del gesto, la sacralità di quei 90 minuti che fino all’anno scorso mi facevano cambiare in meglio o in peggio la giornata.
Sia chiaro attualmente il mio rapporto con il Milan si può definire un amore tossico, ovvero uno di quelli che ti insulti con la fagiana un giorno si e l’altro pure ma che sai che quel giorno in cui tutto andrà liscio ti farà toccare le stelle e dimenticare il marcio vissuto.
Perchè sostanzialmente mi manca il flame il giorno prima della partita con formazioni assurde pur di fare giocare i propri preferiti, mi manca chi vive la gara in silenzio e il rumore di chi scalpita come un diavolo pur di rivederlo, mi mancano le incazzature pre e post match cosi come le gioie legate al momento, mi manca lo scannarsi per mezzo voto in più o in meno, mi mancano gli amici e i nemici di mille battaglie, gente con cui si ci è scannati su tutti i temi possibili e immaginabili che nonostante tutto manderesti cordialmente a fanculo offrendogli una birra in amicizia.
Diciamo che mi mancano tutti questi rituali che rendono la partita un momento capace di decidere nel bene o nel male le sorti delle nostre vite.

Riconquistateci

L’avversario inoltre è la nostra nemesi, è tutto cio che odiamo e che non vorremmo essere mai a differenza di qualche altra squadra dei Navigli. E quindi sai benissimo che dirai “Eh ma io con il quarzo che la guardo” ma sai che ti gireranno a mille perchè nell’eventualità che si riesce a vincerla ci sarà l’ennesimo furto.
Basti pensare all’andata, dove La squadra del Regno non poteva permettersi di perdere perchè poverini i grandi campioni imperituri sarebbero rimasti scossi da una sconfitta in Coppa Italia e potevano compromettere il cammino nella Champions.
E quindi saprò già come andrà finire, saprò già che se per qualche motivo dovessimo vincerla arriverà il fischio arbitrale a dovere e saprò che sabato sarò incazzato come un animale, ma c’è un ma.
Un piccolo grosso ma. Sogno di vincere la Coppa Italia con due miseri, striminziti e schifosissimi pareggi per ritornare a festeggiare qualcosa, e per mandare le sagome cartonate nelle restanti 12 partite di Serie A.

Fra un po’ Buffon potrebbe raggiungere il record di Coppe. Peccato che non abbiano le grandi orecchie.

Perchè chiudendo il discorso romantico e il voler vedere il calcio con gli occhi di un bambino tutto il resto sarà triste e le conseguenze di una Coppa Italia potrebbero essere devastanti, perchè se il Milan dovesse vincere io nonostante tutto sarò il primo a sventolare il bandierone e a suonare l’inno del Milan con l’organo del Monastero, quindi a prescindere dal vincitore ci sarà un caos apocalittico perchè chiunque vorrà festeggiare un trofeo dove sconfigge in tre giorni i suoi avversari storici, e quello sarà il degrado più totale seguito da dichiarazioni stupite da parte di Autorità vere o presunte tali che dichiareranno “eh ma io avevo detto di festeggiare a 6 metri di distanza” o robe simili.
In ogni caso non so nemmeno chi giocherà e come giocheranno. Voglio solo una vittoria e una coppa che è sempre stata snobbata, ma che oggi potrebbe darci un barlume di speranza e farci giocare l’Europa League, perchè un Milan senza coppe è come un cavaliere senza cavallo.

D. Raine

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Manchester il trionfo tra i trionfi! Atene la conclusione di un ciclo straordinario e metafora della vita da casciavit. Il Milan sarà sempre dei proprio tifosi e senza di esso non è nulla. Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari.