Quando scoppia la bomba

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Quando scoppia una bomba non si possono contare morti e feriti e valutare i danni immediatamente. Per poter capire cosa è successo è necessario aspettare che il fumo si diradi, la polvere si depositi, che le strutture vengano messe in sicurezza e lo shock venga riassorbito e solo dopo si può esplorare il campo, metro per metro a mente fredda, e capire quali danni, se veri danni ci sono stati, ha lasciato lo scoppio. Questo è quello che è successo ieri, in piena bagarre campionato, quando prima si è diffusa “l’indiscrezione” e poi è arrivata la comunicazione ufficiale sulla fondazione della superlega. Come dicevo, per capire esattamente l’entità di questa vera e propria rivoluzione del calcio, dovremmo aspettare che si calmino le acque e si capisca dove andremo a parare ma qualche considerazione possiamo farla anche a caldo.

Innanzitutto, in poche parole, cosa sarebbe la superlega? Una nuova competizione a livello Europeo che si giocherebbe durante la normale stagione tra 20 squadre di cui 15 (al momento 12) fondatrici, quindi con accesso garantito, ed altre 5 che aderirebbero anno per anno su invito secondo criteri non ancora definiti. I 15 soci “fondatori” sarebbero: Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester city, Manchester United, Tottenham, Real Madrid, Barcellona, Atletico M, Milan, Inter e Juventus, a cui andrebbero aggiunti PSG, Bayern ed una a scelta tra Borussia Dortmund e Lipsia, che però, al momento, non hanno aderito o, addirittura, hanno già declinato l’offerta.

Di fatto, i gran signori del calcio, si starebbero (al momento il condizionale è ancora d’obbligo) organizzando il loro campionato continentale privato, estromettendo la UEFA (ed estromettendola dai proventi SVSD) per vendersi diritti TV, diritti da stadio e sponsorizzazioni in proprio e dividersi il gruzzolone senza lasciare un nichelino a nessun altro. Ah, per finire, dalle voci che circolano si potrebbe pensare alla stagione 2022/2023 come stagione di esordio ma anche questo, al momento, rimane ancora tra i se ed i ma (c’è chi dice addirittura da Agosto). Immediata e durissima la reazione della UEFA (e delle federazioni nazionali che vanno ovviamente a traino) che minaccia cause miliardarie per danni procurati, l’esclusione delle ribelli dai campionati e dalle coppe (anche se a questo punto delle coppe CL ed EL immagino non fregherebbe nulla) e che ai giocatori di queste squadre sarebbe vietata la convocazione nelle rispettive nazionali. Questi i fatti alle 13:18 di lunedì, mentre sto scrivendo il post.

Come era immaginabile si è creato il caos e, come sempre, i tifosi è più in generale l’opinione pubblica si sono divisi immediatamente in due fazioni. Favorevoli o contrari, MontUEFI e Caposuperleghisti. Quelli che vorrebbero che nulla cambiasse e le squadre ribelli cancellate dalla storia del calcio e quelli che, al contrario, vorrebbero che si partisse domani mattina ed affanculo campionati a campionatini cancellando invece la storia multicentenaria del calcio così come è stata fino ad oggi; nel mezzo quasi nulla…

E’ ovvio che l’idea stessa parte da considerazioni puramente economiche ma, non ci vengano a raccontare (UEFA, FIFA, FIGC, etc…) che è una novità, un fulmine a ciel sereno. Se ne parla già da parecchio (ne fece menzione pure Berlusconi a suo tempo) e se hanno già persino un sito, se J.P. Morgan (non esattamente Banca Etruria) ha già dichiarato che sovvenzionerà l’iniziativa per qualche miliardo (ho letto dieci o qualcosa di simile) significa che la cosa parte da lontano ed è in stato più che avanzato, che nessuno (degli organi ufficiali intendo) ne sapesse nulla lo vadano a raccontare a qualcun altro. Diciamo, e lo capisco, che per reagire dovevano aspettare un passo ufficiale perché il processo alle intenzioni non è ammesso neanche nel distorto mondo del calcio. Ora, al di là del parere personale e cercando (con grande sforzo) di dimenticare la mia fede rossonera, credo si possano intravedere, in fine di principio, alcuni pro e contro.

PRO. E’ chiaro che visti i proventi che ne deriverebbero per i partecipanti, si parla di 350 milioni all’adesione ed un minimo annuale garantito di 260 mil/anno (le cifre sono al momento indicative, più tutti i proventi da stadio, così almeno si mormora), permetterebbe a tutti di poter programmare la struttura stessa dei club (acquisti, cessioni, ma non solo…) con una base importantissima di proventi che, soprattutto, sarebbero garantiti tutti gli anni. In più, il solo “premio” di iscrizione, permetterebbe a tutti di sistemare situazioni finanziarie che erano già insostenibili e che sono state aggravate ancora di più dalla pandemia (cosa che probabilmente ha anche accelerato gli sviluppi) e non credo sia un caso che le più indebitate siano in testa alla lista. Questo permetterebbe un maggiore equilibrio tra le stesse garantendo alla superlega di diventare molto spettacolare e con un grande appeal internazionale (un po tipo NBA per capirci). Oggi il riuscire a partecipare alla CL, di per sé, fa economicamente la differenza ma il piazzamento non è garantito, te lo devi conquistare, e se per molte è quasi scontato per altre no (noi in primis ma non siamo i soli…). Se spendi facendoci conto e pi, per qualche motivo, non ci arrivi, son cazzi a bilancio.

Ci sarebbe lo sganciamento dalle piccole mafiette nazionali. In un calcio in cui la gestione di questo super campionato è lasciato alle società stesse le regole se le farebbero da soli, pericoloso da una parte, ma, di sicuro, meno politicizzato da quell’altra. In una lega dove ognuno ha, in teoria almeno, gli stessi diritti, ci si regolano i conti tra soci senza interferenze … esterne… Quindi ci si toglierebbero dalle scatole i Lotiti ed i De Laurentis vari che, essendosi ormai insediati nei posti che contano si ? fanno le regoline e regolette da soli (ad esempio: stasera gioco? si no? cosa mi conviene? ed i tamponi? li faccio? si? no? dove e come? aspetta va… me la gioco come mi pare tanto…) e poi quando pure li beccano con le mani nella nutella al massimo gli danno una multa per divieto di sosta.

E’ ovvio che se il progetto dovesse partire bene le prospettive finanziarie sarebbero spettacolari. Il calcio è lo sport più seguito al mondo e provate ad immaginare quanti potrebbero essere gli usufruttuari (paganti a TV e piattaforme) disposti a sottoscrivere fior di abbonamenti per lo spettacolo che garantirebbe questo parterre de roy che, in fondo, è stato scelto, e non a caso, reclutando le squadre più conosciute e famose al mondo, che hanno il seguito di simpatizzanti più elevato a livello universale, di là del vero valore tecnico attuale. Rimanendo in casa nostra se parli di calcio con un Giapponese (mi è capitato di persona) la prima domanda che ti fanno quando dichiari che vieni da Milano è: Milan o Inter?

CONTRO. Prima di tutto sarebbe la fine delle coppe Europee così come le conosciamo. Il significato di CL ed El sparirebbe e le eventuali coppe/a diventerebbero/a da una parte una sorta di serie B Europea con pochissimo appeal (specie da parte del pubblico pagante) e dall’altra non potrebbe garantire alle partecipanti introiti significativi.

Con questa organizzazione “chiusa” rimarrebbero fuori comunque squadre che un certo prestigio l’hanno avuto e la CL l’hanno pure vinta (es. Ajax e Porto), mentre ci starebbero con ogni diritto alcune “parvenue” come il Chelsea o (se accetterà) il PSG. Con il rischio che se davvero il Bayern rifiutasse mancherebbe una delle grandissime della storia del calcio.

Il punto dolens però è il punto di vista delle altre. Squadre tipo Napoli ed Atalanta (per rimanere in casa nostra e che hanno già espresso, come dire… una certa contrarietà). Squadre che oggi in Cl ci sono arrivate e che vedrebbero sparire la fonte di soldi e notorietà più elevata alla quale potevano mai aspirare che l’avvento della SL cancellerebbe di botto.

Perderebbero di valore anche i campionati nazionali. Che le “grandi” siano espulse o meno, poco cambierebbe. Nel caso rimanessero si creerebbe un divario finanziario e, di conseguenza, tecnico con le altre incolmabile ed in più ci sarebbe il fatto che, una volta che si fosse delineata la lotta per il primo posto, la maggioranza delle partite diventerebbe solo una sorta di perdita di tempo, un dovere da espletare dove le grandi fuori dalla corsa per il campionato giocherebbero con riserve e primavera riservando alla superlega i titolari (che so… ho il Real mercoledì, vuoi che mi gioco l’infortunio di Ibra, Lukaku, CR7, domenica contro il Crotone?). Oggi almeno, si lotta per i primi sei posti che fanno la differenza (per le qualificazioni) e questo dà importanza ed un minimo di patos a molte partite fino alla fine del campionato. Di contro, se verranno espulse, mi dite che campionati sarebbero senza le grandi come da noi Milan, Inter e Juve? In più, gli stessi, dovrebbero adeguarsi al calendario della superlega, magari riducendo i partecipanti, per garantire gli slot (tanti, almeno 18 partite a tutti i partecipanti) a questo campionato parallelo.

Di certo c’è che, se si è arrivati a questo, se ci sarà uno scontro frontale è anche in buona parte per colpa della UEFA stessa che non ha saputo evolversi negli anni in un mondo che cambia sempre più velocemente, e che, anche con un FPF nato per nobili motivi ma attuato ad minchiam, ha creato una situazione per la quale se sei dentro sei praticamente inattaccabile mentre se sei fuori risalire la china è durissimo in quanto non ti viene permesso di investire, cosa che noi rossoneri sappiamo più che bene (e mi limito a questo perché sono andato già troppo lungo).

Ci sarebbe anche il cuore, quello affezionato ai campionati ed alle coppe dei campioni, ma preferisco evitare, sarei di parte…

Cosa succederà? Al momento non è possibile prevederlo ma, di sicuro, da ieri sera il calcio non sarà più lo stesso, comunque vada a finire. Da una parte vi chiedo scusa per la lunghezza ma meno di questo non potevo scrivere se volevo almeno dare un’idea, da quell’altra l’argomento meriterebbe un libro e ho riportato davvero solo le cose più eclatanti, ci sono già in rete dettagli e notizie di ogni tipo. Non pretendiamo di esaurire l’argomento, per carità, ma solo di favorire e stimolare come sempre la discussione e l’approfondimento, siamo certi, sarete Voi stessi a fornircelo. Aspettiamo che il caos dello scoppio si diradi e vedremo…

PS: Una cosa mi colpisce… Per quanto ho potuto leggere, la stampa italiana (sportiva e non) sembra unita, inquadrata e coperta, nel condannare la superlega. Che l’iniziativa abbia sfidato i poteri forti di casa non c’è dubbio. E che la stampa si schieri dalla loro parte non stupisce…  o No?

In qualsiasi campionato giocheremo… FORZA MILAN

Axel

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