Attenuanti e aggravanti

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Mario Mandzukic, già assente nel derby, salterà anche la sfida di Europa League contro la Stella Rossa, in programma giovedì sera a San Siro. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, il centravanti croato ha riportato una lesione di basso grado al bicipite femorale sinistro e difficilmente potrà essere disponibile per la sfida europea.

Fonte Milan News

Capocchiano

La tentazione di abbandonarsi al disfattismo, quando perdi 3-0 il derby che valeva la vetta della classifica, è sempre dietro l’angolo. “Ecco, altro che scudetto, ora sarà difficile anche conservare un posto tra le prime quattro”: il “mood” rossonero sui social network era più o meno questo, nelle ore che hanno seguito il 3-0 dell’Inter sul Milan. C’è del vero, nel senso che la qualificazione alla prossima Champions – obiettivo stagionale dichiarato da allenatore e dirigenza – è tutt’altro che scontata e il margine è sceso a 6 punti. Però Pioli e i giocatori, nelle dichiarazioni ai microfoni e nei post sui profili social personali, non hanno dato l’impressione di essere rimasti tramortiti dalla “Lu-La” nerazzurra. Il concetto che vogliono far passare è questo: ok, abbiamo perso male una gara sentitissima, ma la strada è ancora lunga. E a inizio stagione tutti avrebbero firmato per essere secondi a febbraio. In difesa per i rossoneri non ha funzionato nulla: andavano in affanno quando perdevano palla ed erano costretti a correre all’indietro, ma erano tutt’altro che ermetici anche a retroguardia schierata. Basta guardare il secondo gol, nato dai piedi di Handanovic: nessun duello diretto è stato vinto, fino a quando Lautaro non ha corretto in rete il cross basso di Perisic. Davanti non è andata granché meglio: a parte Ibra, nessuno degli uomini con compiti offensivi s’è reso protagonista di una prestazione del livello richiesto. Preoccupa soprattutto la condizione di Calhanoglu: gli manca ancora “gamba”, dopo il lungo stop per il Covid. Così com’è ora, non può essere di grande aiuto a Zlatan.

Fonte Gazzetta dello Sport

Parto dalle attenuanti, perché ce ne sono e anche tante. La squadra è stanca, molto stanca, basta guardare i primi minuti del derby per notare come girasse a vuoto, fuori fase, senza i tempi giusti e con un pressing all’acqua di rose; ben lontana da quella squadra che correva per 90 minuti, con un gioco spumeggiante e a tratti anche entusiasmante. Il Milan ha sempre giocato partite vere, da prima in classifica che anche le piccole aspettavano al varco, vedi anche Spezia. Altrove invece leggo e vedo passeggiate. Questa però non può essere una giustificazione, se sei primo te la devi sudare. I troppi infortuni hanno fiaccato quell’armonia di squadra che schiantava gli avversari, le troppe assenze forzate hanno finito per pesare su chi tira la carretta da tempo e il Covid ha fatto il resto.

In difesa non ci sono più le certezze di un tempo, anche perché Kessie non ne ha più e non riesce a correre dietro a tutti come prima. Era prevedibile che prima o poi accadesse, appartiene al pianeta terra. Tonali deve crescere e molto, ma in questa stagione sarà difficile che incida, anche se, va detto, domenica è stato uno dei meno peggio. Benaccer ancora rotto, anche in ossequio alla stramaledetta Europa League che finirà per essere la nostra rovina, se non ne usciamo e alla svelta. Si diceva del Covid, il turco ne è uscito a pezzi e mi meraviglia leggere ancora le sciocchezze di Cerruti che ne vede uno dei responsabili. Avrei voluto vedere costui salire le scale di casa dopo il Covid…o soltanto entrare nel ristorante per andare a salutare il suo idolo Galliani che si ingozzava, nemmeno la porta superava. Se una squadra si allena e l’altra va a giocare contro i serbi di giovedì sera cosa volete che accada? Magari Fangazzidis, invece di dettare ai giornali articoli insulsi e senza senso…potrebbe impiegare meglio il suo tempo, facendosi sentire nelle dovute sedi per difendere certe prerogative. Magari manda avanti quelli che venerdì e sabato sono diventati i migliori difensori centrali del Milan su Milan News; ormai scrivono solo di disegni oscuri contro di noi e criticano chi non ci ossequia nei dovuti modi…o toni…

E veniamo alle aggravanti. Credo che il vero strazio sia stata la sconfitta contro lo Spezia, il derby era quasi prevedibile. Con i giocatori che hanno e che strapagano era quasi impensabile batterli in questo momento. Ho criticato ferocemente quella prestazione e se qualcuno ne è rimasto turbato…, non può essere un mio problema. Io ho sempre usato questo stile che non ho mai abbandonato; se a qualcuno non piace non mi legga oppure legga altri blog dove si suona la fanfara a prescindere. Ma venendo alle aggravanti, che costringono sempre gli stessi a fare gli straordinari, una delle prime motivazioni che mi viene in mente, è sicuramente il mercato di gennaio. La mummia di Manzukko poteva rimanere lì dove stava, cioè nel sarcofago. Si discute se Meitè sia un giocatore adatto o non adatto, io discuto se sia un giocatore, punto.

Dovevano venire a dare una mano nel momento del bisogno, dovevano far respirare i titolari stanchi da mille battaglie; i due si sono dimostrati totalmente inutili, anzi dannosi. Meitè per me va sempre spedito in Angola allo Sporting Cabinda, mentre invece Manzukko va di nuovo bendato nel lino, cosparso di unguenti ed oli profumati e ritumulato. Errori marchiani e prevedibili; al massimo la mummia può dare una mano ad Ibra…, a Sanremo. E Tomori? Tomori sta in panchina perché Pioli gli preferisce Vecchia Romagna Etichetta Pippa; giocatore che io critico da sempre, mai piaciuto. In area dorme e fuori area, in campo aperto, le prenderebbe pure da Capocchiano, quello di oggi. Il suo indegno contratto scade nel 2022 e vediamo quale teatrino si inventeranno per il rinnovo. Fosse per me, scadenza, addio e a mai più. Ma Pioli ha la personalità per panchinare il capitano? Lo stesso Kjaer è in condizioni pessime e non può risolvere e coprire le magagne del capitano. Tomori? E proviamolo, in questo momento mancano certezza e determinazione, magari il ragazzo le ha, tanto Romagnoli lo conosciamo, ahimè purtroppo. Speravo in una doppietta di Calabria, vista la squalifica…strategica. Leggo da mesi meme e idolatrie su Rebic, dipinto come un principe delle tenebre dei Balcani, capace di abbattere da solo orde di avversari. Puntualmente quest’anno sono in cerca di questi presunti abbattimenti. Il resto è piattume.

Pioli può uscirne, a patto di panchinare qualche mammasantissima, a patto di ripartire da cose semplici e con umiltà. La Roma è un crocevia, ad oggi non ha vinto un solo scontro diretto, mi roderebbe che fossimo proprio noi ad interrompere questo digiuno. Non avendo corsa, occorre impostare una partita diversa, magari aspettare la Roma, magari approfittare della loro difesa, abbastanza debole. Pioli farà la cosa giusta, è ora di tirare fuori i coglioni, in tutti i sensi, sia in termini di attributi sia nel senso di quelli che vagano per il campo. Non possiamo rovinare tutto adesso, sarebbe un vero peccato, non ce lo meritiamo.

Forza Milan

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.