Non tutti i belgi sono uguali, verrebbe da dire, infatti, in una pletora di belgi che infestano la rosa, ce n’è almeno uno (arrivato prima) che si batte e porta qualcosa di positivo alla squadra. Parlo ovviamente di Salamelekko il quale, fino al momento del pareggio, non ne aveva imbroccata una, aveva sbagliato quasi tutto. Tuttavia, a differenze degli altri due smidollati presenti in campo, Alexis si batte sempre come un leone. Può piacere o meno, sa essere confusionario come pochi, ma a livello di “garra” non è secondo a nessuno. Questo va detto e riconosciuto anche se sappiamo tutti che in quel ruolo dovremmo avere ben altro. Il gol di Salamelekko ci ha tolti d’impaccio dopo l’ennesimo disastro in campionato che poteva costarci molto caro. Parlo di disastro non perchè la partita fosse facile, ma perchè ce la siamo complicata noi (Pioli) con le solite sostituzioni cervellotiche.
In primo luogo Diaz non doveva proprio giocare, come ad Udine del resto. Contro energumeni che picchiano scientemente è inutile schierarlo, a maggior ragione contro questa Roma di scarpari anti calcio che offendono questo sport e la sua essenza. Mancini e Cristante sono due diffusori di pedate e calcioni che raramente se ne incontrano e per giunta insieme. Il loro modo di concepire la partita è ributtante e raccapricciante, certa gente non merita di calcare i campi del calcio europeo, del calcio che conta chiaramente; magari potranno giocare lo coppetta del giovedì in Turchia a Trebisonda o su qualche campo greco dedito ai calci nei coglioni.
Contro simili compagini è difficile produrre calcio, è difficile farlo poi con un arbitro, osannato da quello che “ancora” parla il sabato mattina, ma che, a conti fatti, ci ha danneggiato e pesantemente; ma se “qualcuno” stabilisce che è un grande arbitro…poi lo difende anche dopo contro ogni logica e accadimento. Ma bando al folklore e torniamo ai miei ragionamenti. Come ho ripetuto decine di volte, nel mio calcio Giroud non esce dal campo, praticamente mai; ora mi dovete spiegare a che serve farlo uscire all’88°! A che serve? A farlo riposare? La sua condizione dipende da una manciata di minuti in meno? O lo levo prima in un’ottica di preservazione del campione o lo lascio. Che cosa mi rappresenta toglierlo alla fine per far entrare un’ameba, un totale smidollato venuto a Milano per continuare a fare quello che faceva a Liverpool: un cazzo!
Fatto nostro e assodato il ragionamento che in campo c’erano killer, scarponi, macellai e profanatori di calcio…, mi spiegate l’entrata in campo del Katekista? Dai…, è semplicemente ridicolo e folle poter pensare che in una Plaza de Toros, come il campo dell’Olimpico, si possa far entrare un cagnolino da salotto, uno Yorkshire o un barboncino dal pelo pulito e vaporoso! Non ce lo nascondiamo, appena sono avvenuti questi cambi abbiamo pensato al peggio; io, ormai, appena li vedo faccio scongiuri di ogni tipo, ma al tempo stesso mi abbandono ad imprecazioni e urla belluine. I fatti, ancora una volta, mi danno ragione. Adesso leggo che il Katekista verrà buono il prossimo anno; chiaramente la stampa amica non mette il dito nella piaga e ci sta, ma se l’idea è quella allora perchè insistere adesso? Mettetelo in una teca e preservatelo per settembre, adesso è semplicemente improponibile. Dell’altro nemmeno parlo, basterebbe Tata Luciano messo centravanti per fare meglio.
Dopo il pareggio con la Roma, il Milan ospiterà la Cremonese mercoledì sera a San Siro, nel turno infrasettimanale della trentatreesima giornata. Stefano Pioli pensa a qualche cambio, anche in vista dell’importante scontro diretto contro la Lazio di sabato sera.  Conferma per Maignan in porta e Calabria e Theo Hernandez sugli esterni. In mezzo spazio a Kalulu e Thiaw, vista anche la squalifica di Tomori; turno di riposo, invece, per Kjaer. A centrocampo chance per Vranckx, al fianco di uno tra Tonali e Krunic. Verso la panchina Brahim Diaz, sostituito da Saelemaekers. Sulla trequarti più Bennacer di Diaz, Leao a sinistra e davanti uno tra Rebic e Origi, così da dare un turno di riposo a Giroud.
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