La disfatta di Palermo ci ha fatto tornare in pieno medioevo calcistico sia per come si è concretizzata, ma anche e soprattutto per i suoi risvolti. Due mondiali di calcio senza la presenza azzurra, non è roba da poco, specie per chi è campione d’Europa in carica. Una delusione cocente, un disastro senza precedenti che getta il nostro calcio in un tunnel senza uscita. Adesso chiaramente il campionato sarà quello di una Nazionale scadente, quello di un movimento in piena crisi e sarà pure vero, ma è un campionato che ci vede in testa e, vuoi o non vuoi, abbiamo il dovere di tentare di vincerlo a tutti i costi. La disfatta di cui sopra non ci prende in pieno, ma ci sfiora, con Florenzi e Tonali invischiati in questo immane disastro. Il primo ormai, piccolo infortunio a parte, ha l’età e la maturità per superare questo shock; il secondo invece ha giocato molto poco e probabilmente non ne risentirà , tolta la demotivazione per un mondiale, e quindi una vetrina, che poteva vederlo protagonista. E’ giovane, si rifarà .
In questi giorni si sta parlando molto di Tonali come simbolo del futuro dell’Italia. Non è sbagliato farlo. Sandro è proprio quel tipo di talento da cui gli Azzurri dovranno ripartire dopo la seconda batosta mondiale consecutiva. Già nella partita di domani contro la Turchia, il numero 8 rossonero dovrebbe scendere in campo da titolare, quasi come a suggellare l’inizio di un nuovo corso. In particolare, però, Sandro Tonali è destinato ad avere anche le chiavi del centrocampo del Milan per molti anni a venire. Gli ingredienti ci sono tutti: la passione per la maglia è sotto la luce del sole, i margini di miglioramento sconfinati, l’amore dei tifosi incondizionato. Tonali è pronto per diventare il cuore del Milan e dell’Italia.
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Ecco, sicuramente sarà il cuore del Milan e qui va dato atto alla dirigenza di averlo voluto in tempi meno sospetti, sostenuto e praticamente imposto in questa stagione. Il giocatore merita la ribalta e, per come la vedo io, meriterebbe anche la fascia di Capitano; per me rimane un predestinato. Proprio lui, ma non soltanto, ci serve in questa volata finale, ci serve proprio il Tonali leader e onnipresente del derby. Sono certo che un Tonali di livello ci darà la spinta decisiva. Inutile poi dire che ci serve il vero Leao e la bella addormentata nel bosco della foresta di Rebic.
A fine stagione il Milan si incontrerà con il Real Madrid per discutere della situazione contrattuale di Brahim Diaz. Il trequartista spagnolo di grande talento, arrivato in rossonero nella scorsa stagione con la formula del prestito secco, è stato confermato questa estate con una nuova operazione con i blancos: il classe ’99 è in prestito biennale con diritto di riscatto fissato a 22 milioni e controriscatto a 27. Il giocatore, inoltre, prende 1,5 milioni a stagione. Nonostante qualche alto e basso in questa stagione, non sembrano esserci dubbi sul futuro al Milan di Brahim Diaz, che è in prestito dal Real Madrid fino al 30 giugno 2023: secondo Tuttosport, il club di via Aldo Rossi proverà a trattare con gli spagnolo uno sconto sui 22 milioni di euro necessari per riscattarlo.
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Io invece qualche dubbio me lo farei venire; il ragazzo, la sua volontà , spirito e abnegazione non sono in assoluta discussione; quello che ne discuto è la resa: lo vedo sempre fuori contesto e, specie se impiegato dall’inizio, non riesce a rendere come ci si aspetterebbe, non segna da tempo immemorabile, ma nemmeno serve assist. Se serve per fare numero, per essere nella rosa come sostituto, può anche andar bene, ma sconto o non sconto, la cifra da spendere per un eventuale rincalzo mi sembra spropositata.
Come Brahim Diaz, anche Tiemoué Bakayoko è stato preso la scorsa estate dal Milan in prestito biennale. Il suo futuro in rossonero è però in dubbio: come spiega stamattina Tuttosport, infatti, il centrocampista francese ha finora deluso le aspettative e per questo non è escluso che il Diavolo possa provare ad interrompere in anticipo il prestito.Â
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Non è escluso? Questo deve sparire a tutti i costi, questo non deve più vedere nemmeno la panchina, è negato, tornasse dove vuole lui, magari in Angola, suo vero campionato d’appartenenza. Scarso come pochi.
Il ds del Crotone Giuseppe Ursino è stato intervistato sulle frequenze di TMW Radio. La società calabra è legata al Milan dall’affare Junior Messias, attualmente in prestito ai rossoneri e non ancora certo di un riscatto. Ursino si è espresso così sull’argomento: “Il Milan non si è fatto vivo ma c’è tempo. L’impatto è stato positivo, ma può fare molto di più con un allenatore come Pioli. Al Milan può starci tranquillamente, è un giocatore e professionista ottimo: vediamo cosa succederà , ma lo meriterebbe. E gli auguro di vincere lo Scudetto, farebbe una cosa che nel calcio non è riuscita a nessuno”.
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Anche su Messias non sono pienamente convinto e se è vero che siamo interessati a Berardi, beh…l’upgrade sarebbe notevole. Lo score non è minimamente paragonabile; aldilà di come finirà questa splendida stagione occorrerà rafforzare questa squadra in maniera decisa, occorre costruire un grande Milan e io sono fortemente fiducioso.
Gianclint
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