E a centrocampo?

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Tredici gol subiti nelle ultime 9 partite, Champions compresa. Troppe. Cinque delle quali senza Simon Kjaer. Una sola senza subire reti, quella in casa con la Salernitana. E un Tomori apparso molto più tentennante del solito. Inevitabile che il Milan voglia correre ai ripari, cercando un difensore sul mercato di gennaio. Certo, c’è Alessio Romagnoli, il capitano, ma non è pensabile che una squadra che punta legittimamente allo scudetto, soprattutto ora che è fuori dall’Europa, non abbia un’alternativa oltre al giovane (22 anni) ma soprattutto poco rodato Matteo Gabbia. Ecco allora che Massara e Maldini si vedranno costretti a correre ai ripari, con almeno un innesto in un reparto in sofferenza. Oltre al nome che circola da giorni, quello di Sven Botman, 21enne olandese del Lilla, sono due le opzioni. La prima è Abdou Diallo, senegalese del Psg che può muoversi sia da centrale che da terzino sinistro (dettaglio tutt’altro che secondario, visto che Ballo-Touré, vice Hernandez, è impegnato in Africa). I contatti sono stati avviati – Diallo è seguito dagli stessi agenti di Faivre, obiettivo rossonero per il centrocampo sfumato sul finire del mercato di agosto –, ma anche in questo caso la valutazione è importante, siamo tra i 20 e i 25 milioni. Sullo sfondo crescono però le quotazioni di Attila Szalai, 23enne ungherese del Fenerbahçe: pure lui, come Diallo, può giocare sia al centro che in fascia. C’è anche un interessamento del Napoli per il 23enne di 1.92 dei turchi, ma la squadra di Spalletti sembra avere un interesse meno caldo al momento. Particolare non da poco: Szalai costa 11 milioni, contro i 30 che ci vorrebbero per portare in rossonero Botman. Ecco allora che potrebbe proprio essere lui (18 presenze e due gol in campionato nella stagione in corso) l’incastro nel puzzle difensivo di Pioli per il girone di ritorno e l’assalto all’Inter nella corsa al tricolore che al Milan manca dal 2011.

Fonte Gazzetta dello Sport

Alcuni rottami del Monaco

Bene, si è capito che stiamo disperatamente cercando un difensore centrale; e vorrei vedere vita la gravissima perdita di Kjaer. A me piace molto Botman, ma non sta a me scegliere; tuttavia la mia paura è che Diallo sia l’ennesima operazione con il Monaco, foriera di sciagure, disgrazie e lutti. Poi magari è l’unica eccezione decente che confermerebbe la regola. Ora, l’assenza del danese fino alla prossima stagione non è cosa da poco, è difficile sostituire un giocatore che vale per due e che fa rendere Tomori ancora meglio, ma non sarà affatto facile, quindi capisco gli sforzi della dirigenza nel cercare un sostituto: ma la domanda che mi faccio e che vi faccio è la seguente: un Diallo a 20 milioni è sicuramente migliore di un Kalulu che quando è stato impegnato da centrale non ha mai sfigurato? O forse è proprio Pioli che non lo vede tanto?

Quello che invece mi preoccupa di più è il centrocampo, Kessie e Bennacer saranno impegnati con la coppa d’Africa e rimarrebbero solo Tonali, Krunic, Salamelekko e quella piaga vivente di Ciokko Baiokko. Calcolando che il belga è un laterale per giocare proprio nel centro del campo ne avremmo a malapena due: per me andrebbe preso qualcuno, anche anziano, ma che faccia respirare i primi due; inutile dirvi che Baiokko non va bene nemmeno per farlo entrare nel recupero del recupero, Dio solo sa cosa sarebbe capace di fare sto pippone inutile. Io non voglio credere che la dirigenza non sia sensibile a questa problematica; non posso pensare, viste le partite che ci aspettano, che ci presenteremo con quel rottame francese. Se me lo ripresenta in campo spengo la televisione. Ma porca troia, stiamo giocando un bellissimo campionato e dobbiamo rovinare tutto con questo negato? Se è vero che il duo Maldini & Massara ha fatto cosa mirabolanti, va detto che dare un Pobega al Toro per far tornare, ripeto tornare, questo strampalato perticone, è stato un errore gravissimo. In ogni caso la mia fiducia è invariata, ma la situazione richiede un immediato intervento.

Colgo l’occasione per augurare un bellissimo fine anno. Sull’anno prossimo lascio ad ognuno di voi desiderare ciò che più gli aggrada. L’importante è che state tutto qui con noi. Grazie fratelli.

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.