Eppur si muove

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Il Milan sarebbe a un passo dal mettere a segno il suo primo colpo di mercato dell’era Furlani-Moncada: Ruben Loftus-Cheek. Secondo quanto riportato dalla stampa sportiva italiana, il club rossonero avrebbe raggiunto un’intesa con il Chelsea per l’acquisto del centrocampista inglese classe 1996, pronto a trasferirsi a titolo definitivo alla corte di Stefano Pioli.Il Milan saluterà Sandro Tonali, che si trasferirà al Newcastle, e aveva dunque bisogno più che mai di iniziare a rimpolpare il centrocampo. Rispetto alla scorsa stagione non ci saranno più sicuramente Vranck e Bakayoko, e non va dimenticato l’infortunio che terrà Ismael Bennacer lontano dal terreno di gioco almeno fino a inizio 2024. Ma come impatterà l’acquisto di Loftus-Cheek sul bilancio 2023/24? Secondo indiscrezioni, l’intesa tra Milan e Chelsea è stata trovata sulla base di 15 milioni di euro. Per quanto riguarda invece lo stipendio, Loftus-Cheek – che secondo i dati di Capology percepiva oltre 6 milioni di sterline a stagione al Chelsea – dovrebbe guadagnare 4 milioni di euro netti all’anno, in linea (per esempio) con lo stipendio di Origi, arrivato dal Liverpool la scorsa estate.

Fonte Calcio & Finanza

Questi sono gli elementi base del prossimo Milan

La situazione del Milan ormai la conosciamo, inutile stare a rivangare Maldini & Tonali; questo è quello che ci aspetta. Dopo giorni di immobilismo e una girandola di nomi, talvolta improponibili, sembrerebbe che l’improvvisato duo al comando abbia iniziato a chiudere le prime operazioni di mercato. Per fare un ragionamento molto equilibrato dobbiamo partire da quello che abbiamo: il nulla. A centrocampo sono rimasti Pobega e Krunic e se arrivassero delle buone offerte, Moncanerd e Furlani se ne liberebbero pure, consegnando a Pioli, per il ritiro, una rosa priva di centrocampisti; chiaramente questa vuole essere una provocazione, ma rende l’idea della situazione della nostra squadra, specialmente a centrocampo. Ho fatto questa premessa per non ragionare in termini assoluti, ma necessariamente relativi, dando fiducia a chi ora è al comando e sperando che le azzecchino tutte; naturalmente il campo dirà chi ha avuto ragione e chi no.

Se partiamo da quest’ottica vanno bene praticamente tutti visto che non abbiamo niente, però qualche distinguo va fatto. Io diffido molto di giocatori che vengono dalla Premier, il nostro è un calcio più tattico e impegnativo, ma meno bello: è un dato di fatto. In particolare il duo del Chelsea, Loftus e Pulisic, mi lascia qualche perplessità. Non parlo di costi o ingaggi, ma in termini di resa; Loftus spesso è infortunato e sapendo lo strazio che patiamo da anni in tema di infortuni…non è che la cosa lasci tranquilli. Inoltre non impazzisco per giocatori che sanno ricoprire più ruoli, mi viene da pensare che poi non ne sappiano fare uno benissimo. Nell’ultimo disastrato Chelsea, Loftus ha giocato titolare in campionato poche volte e in Champions praticamente mai, boh…che vi devo dire? Speriamo che da noi cambi passo. Non è un Tonali, ma andrebbe a colmare quel vuoto lasciato da Kessie e mai riempito. Ragazzi, speriamo bene.

Pulisic è un giocatore talentuoso e la proprietà americana ne farebbe il testimonial in casa a stelle e strisce, se poi gli mettiamo un cappellino ed un mazza in mano…allora diventa perfetto per Gerry e soci. Anche lui nell’ultimo Chelsea ha giocato poco e non ha reso rispetto all’enorme cifra spesa dai blues per acquistarlo. Certo, il talento è indiscutibile, ma la mia paura è che ci mettiamo in casa l’ennesimo giocatore ad intermittenza. Di contro però il discorso è sempre lo stesso: rispetto a Messias e Salamelekko…parliamo di un altro pianeta. Si assume una grande responsabilità Pioli, non vi nascondo che è quello che aspetto al varco. Non potrà nascondersi dietro un eventuale mercato insoddisfacente, visto che partecipa attivamente alla costruzione della squadra. Riuscirà a gestire una squadra senza una forte figura che faccia da tramite tra giocatori e società? Riuscirà ad inserire nuovi giocatori, magari cambiando un gioco che è divenuto stucchevole? Tante domande, tanti dubbi, ma almeno qualcosa si muove.

Gianclint

 

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.