Fassone che delusione

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Cominciamo dalla fine, cioè dalla presentazione di Leonardo a cui do il benvenuto di cuore e io posso permettermelo visto che lo difesi strenuamente all’epoca del linciaggio indegno di anni fa, linciaggio che non mi vide partecipe, dal momento che ci sono i miei scritti a testimoniarlo. Lo criticai ferocemente in quanto allenatore, ma sulla sua successiva scelta non ebbi nulla da dire. Sono professionisti e fanno quello che vogliono. I discorsi giudaici li lascio volentieri ai contradaioli, roba medievale. Di certo non ho fatto gli ululati come qualcun altro che adesso invece tirerà fuori la radula delle grandi occasioni… Non so se Leonardo sia la migliore scelta, ma di sicuro ha carisma e conoscenze. Vedremo. Per adesso gli auguro il meglio. Di contro non posso non commentare l’esonero di Mirabelli; la decisione di Elliott mi sembra logica, se fai fuori l’amministratore delegato che lo ha voluto non puoi non mandar via anche lui. Mirabelli ha fatto tante cose, molte buone e altre meno buone, altre ancora pessime. Bisognava ricostruire dalle macerie del Giannino, ma gli errori, 12 mesi dopo, sono evidenti. Molti giocatori sono veramente scarsi e strapagati; se doveva essere un all in si doveva prendere un attaccante da 20/25 gol. Silva in primis e Kalinic non lo sono mai stati. Pensavo che i mondiali li avrebbero almeno rivalutati, ma sono stati capaci di fare molto peggio, una vergogna senza fine. Lo stesso Biglia mi preoccupa moltissimo e spero di sbagliarmi. Dopo 240 milioni spesi mi aspettavo un saldo giocatori positivi migliore, inutile dirlo. Altri errori hanno riguardato la gestione, Montella non doveva essere proprio rinnovato, Perdiola è stato peggio della grandine, allenatore scarso e presuntuoso, come del reato in Spagna hanno certificato. Aggiungo su Mirabelli anche le interviste rilasciate, inopportune e destabilizzanti. Doveva lavorare in silenzio.

Basterebbe questo per comunicare: un militare che legge 4 notizie

Rispetto al Condorasino rimane sempre un upgrade, non scherziamo nemmeno. Il lustro di pippe strapagate è li a testimoniarlo, dimostrando un’incompetenza unica, intrallazzando con i peggiori procuratori possibili, coprendo di sudiciume una gloriosa società. Oggi sarebbe ad Ibiza ad ingozzarsi di qualunque bestia commestibile e non, discutendo con il Gormitaro di qualche pippa, come suo solito. Decine e decine di giocatori dismessi e rottamati, regalati e portati al macero perché non li voleva nessuno, decine e decine di giocatori che sono stati forieri di sciagure e sconfitte umilianti. Il tutto sempre con uno stile di gestione da ristorante con abbuffate pantagrueliche pure per prendere Storari. In ultimo ricordo a qualche smemorato il mercato da 130 milioni in cui si salva solo Romagnoli, il resto sono bidoni da far rotolare da qualche rupe dolomitica, senza dimenticare che aveva anche preso Kondokoso e Martinez… E non ci dimentichiamo il trionfalismo generale quando Mirabelli trattò malissimo Raiola che con il Condor faceva quello che voleva. Oggi molti se ne sono dimenticati. Tuttavia la decisione di Elliott la condivido in pieno. Repulisti totale. Almeno Mirabelli ha avuto il buon gusto di salutare, a differenza di qualcun altro e di ammettere di aver sbagliato, cosa mai sentita dire a quello che si ingozzava di barbagianni.

Nel mio sermone del 29 maggio criticai pesantemente Fassone, fu un appello accorato, temendo che la situazione volgesse al peggio. Ce l’avevo con lui, lo ritenevo il responsabile di questa situazione e anche Elliott ha ragionato allo stesso modo. La pagliacciata a Milan Tv è stato il secondo mio passaggio in cui ho colto la contraddizione di un AD che diceva di non sapere nulla, di non sapere da dove venissero i soldi, prima di farsi grasse risate con il solito intervistatore di comodo circa l’iscrizione al campionato. In pratica un ascoltatore chiedeva se fosse a rischio l’iscrizione al campionato e lui si sbellicava dal ridere insieme all’intervistatore sdraiato…, ammettendo candidamente che dal venerdì precedente il rischio era stato scongiurato. Ma vi rendete conto? La gestione folkloristica dell’ultimo Giannino non era arrivata a tanto, prese per il culo, pagliacciate, mercati ridicoli condotti abbuffandosi, giocatori stramorti e finiti, ma mai, ripeto mai, l’iscrizione al campionato era stata in pericolo. E lui rideva, insieme all’altro, affermando che non c’erano problemi. Anzi, la colpa era nostra che non siamo abituati a cambi societari repentini. No no, caro Fassone, ci stiamo abituando, la tua cacciata è stata l’ennesimo cambio.

Cadono anche tutti i piagnistei per l’Uefa cattivona e malvagia che voleva farci la pelle. Qui sul Night, dove si fanno analisi vere, non abbiamo mai cavalcato questa buffonata; talmente è stata una pagliacciata che appena il cinese della credenza si è tolto dai coglioni, siamo rientrati in Europa. Certo, Fassone ha parlato due ore, ma dopo averli storditi con 120 minuti di chiacchiere inutili lo hanno mandato via per disperazione. Specialmente Max e Larry avevano colto nel segno con lunghe analisi che immaginavano quanto accaduto, ma le nostre analisi spesso sono antipatiche, molto meglio belare su Twitter o Facebook pensierini di poche righe. Io con 140 caratteri non spiego nemmeno il titolo. Penso che debba essere introdotto un nuovo social dal nome

BLEAT

Belato, così diventerebbe la casa ideale del pensiero sul Milan; orde di belatori possono così sfidarsi quotidianamente, attirando l’attenzione dell’esperto di editoria sportiva nei giusti toni…, che può soltanto rispondere a quelli, guardandosi bene dal rispondere alle cose che gli abbiamo rinfacciato la settimana scorsa in cui chiedeva unità. Trovi il coraggio di venire qui, anzichè nascondersi tra i suoi amici o sotto qualche toga. Ci vuole coraggio, ci vogliono le palle. Noi le mettiamo sul tavolino e vediamo chi ha il coraggio di metterle davanti a noi. Per ora pochi, molto pochi. Noi siamo sempre gli stessi e rimaniamo “fedeli” (rigorosamente al plurale…, non scherziamo) al nostro essere. Norimberga rimane sempre un nostro obiettivo e da quella non schiodiamo. Non facciamo comunelle con la fanfara del Giannino, non l’abbiamo mai fatta e da essa rifuggiamo schifati. Le analisi, quelle che sappiamo fare benissimo, come i fatti quotidianamente confermano, rimangono il nostro punto di forza, per urlare Savic al Milan c’è appunto Bleat. Dopo che hanno belato le loro scemenze…andrebbero poi tutti tosati a dovere.

Montolivo lasciato a casa è finalmente una buona notizia, questo paracarro a cui qualcuno ha rinnovato il contratto prima di andarsene è stato l’ennesimo capitano del Giannino che ha insudiciato la fascia, insieme a Ruttari e Mexes. Quarto della congrega è Bonucci, il suo comportamento è inaccettabile. Può andar via, ma restituisca la fascia e subito e mi tocca dare ragione a chi era contrario a dargliela. Avevate ragione voi. Dei nostri capitani non ha nulla, peggio di Muntari. Non credo a questo punto che possa avere un futuro nel Milan, ma a conti fatti non capisco nemmeno perchè sia stato preso. Intendiamoci, quando lo prendemmo fui contento, ma se non avevamo le risorse perchè impegnarsi a prendere questo qui per poi dargli pure la fascia e subire questa coltellata? Bonucci andrebbe messo fuori squadra, farlo giocare credo che sia un’offesa per il tifoso. Romagnoli stramerita.

Elliott ci garantisce una certa stabilità e credo dignità, cosa che abbiamo perso e da anni. Non sarà una gestione con acquisti in pompa magna, ma nemmeno fallimentare. Avevano un piano e da tempo, questo mi tranquillizza perchè non sono degli improvvisati come Fassone e occhi a mandorla. Erano mesi che si preparavano ad intervenire e nella scelta degli uomini sono stati decisi. Non impazzisco per Scaroni, ma sono pronto a ricredermi. Adesso serve un AD serio, una persona di spessore che ci dica quello che si può fare e quello che non si può fare. Siamo sempre sotto sentenza Uefa e quella sarà la cometa da seguire, inutile girarci intorno. Speriamo in qualche buona cessione che ci porti, per quanto possibile, un miglioramento. Lascio a Leonardo questo arduo compito e apprezzo il ritorno di molti ex, epurati anche ingiustamente a favore delle proprie amicizie. A proposito di epurazioni, la comunicazione andrebbe rasa al suolo. Basterebbe un militare che in divisa leggesse un comunicato della società. Chiudiamo il canale servatico e cacciamo via tutti gli adepti, pupazzo compreso. Cominciamo a risparmiare da questi. Scusate se sono stato lungo, se non avete pazienza c’è sempre Twitter…anzi BLEAT.

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.