Il giovane Hojlund ha intuito l’antifona dopo un solo minuto. Djimsiti lancia il pallone, il danese corre incontro alla sfera e Thiaw lo sovrasta, saltandogli sopra. Così per tutto il primo tempo. Il muro tedesco ha stravinto la sfida con il danese, uscito senza guizzi a causa della stretta marcatura dell’ex Schalke, sicurezza del “nuovo Milan”. Pioli ha varato la difesa a tre e lui si è preso il posto centrale, scalzando Tomori sul lato sinistro dopo una serie di belle prestazioni. Insomma, promosso. Thiaw gioca come se giocasse da una decina d’anni. Lo fa con l’esperienza di un trentenne nonostante abbia solo 21 anni. Classe 2001, è nato lo stesso giorno di Joel Matip – l’8 agosto – riferimento a cui ispirarsi. Il tedesco ha stravinto la partita nei dati, nei passaggi e nei colpi di testa, ma anche negli uno contro uno vinti con il boato di San Siro, che ormai l’ha preso sotto la sua ala.
Fonte Milan News
Devo fare i complimenti all’utente “Estiqaatsi“; la settimana scorsa ha dato di me una definizione in cui mi ritrovo; più o meno recitava così “È il registro di Gian… Il Milan di oggi stuzzica la sua confort-zone stilistica e lo sappiamo tutti che si esalta nella declinazione onomatopeica dei soprannomi…” Amico mio hai ragione, è proprio così; quando si tratta di alzare il tiro della critica non sono secondo a nessuno. E che vuoi farci? Ho esercitato per decenni la mia scrittura con giocatori e società che facevano schifo, mi sono talmente esercitato che non so più scrivere in maniera diversa. Perfino nel lavoro scrivo così. Oggi però farò violenza a me stesso perchè sono molto contento.
Partiamo da Manu Chao (Esti…porta pazienza) che sta facendo vedere belle cose. Io concordo con quanto riportato sopra nell’articolo della Gazzetta, il ragazzo è forte soprattutto caratterialmente; verrebbe da chiedersi perchè Pioli ha dichiarato una settimana prima che non era ancora maturo e poi lo ha messo titolare; forse perchè non immaginava che Calabria fosse ridotto così male, non immaginava che fosse così scarso e abbiamo dovuto anche aspettare il santo morbillo per tenerlo lontano dal campo.
Visto che il katekista ormai è in un loop autodistruttivo, perchè continuare a dargli delle chance? Perchè non darle anche a Vrancks? Questo ragazzo mi piacerebbe vederlo titolare, mi piacerebbe provarlo a fondo come fatto con Manu Chao. Io non credo che sia scarso. Diverso è il discorso del Katekista: nei due ruoli da coprire bisognava prendere una certezza come trequartista e un giovane come attaccante da affiancare a Giroud. Purtroppo sono stati presi due belgi disastrosi. Origi nemmeno lo commento, se entra un quarantunenne fermo da nove mesi…, si vede che Pioli la pensa come me.
Eppure il quarantunenne ha ancora da insegnare, i pochi minuti giocati ne sono un esempio, totalmente al servizio della squadra. Magari Leao impara. Questo Leao non mi piace, commette errori tecnici nel momento decisivo. E’ come se un tennista aprisse prima della volée, è un errore tecnico; mentre apri…la pallina va via. Stesso discorso, se devi chiudere la partita…non tiri con il corpo all’indietro. Vuole rimanere? Bussa in sede e firma, altrimenti basta; il Milan esisteva prima e continuerà ad esistere; magari lo vendiamo ed intaschiamo una bella cifra. La vita continua.
Buone notizie dall’infermeria di Milanello, che continua a svuotarsi. Dopo i rientri di Mike Maignan e Zlatan Ibrahimovic e quello annunciato di Davide Calabria per l’anticipo di sabato sera a Firenze, Stefano Pioli contro la Fiorentina dovrebbe ritrovare anche Ismael Bennacer. L’algerino oggi si è infatti allenato in gruppo con il resto della squadra. Per la prima volta da secoli quindi, il tecnico avrà a disposizione l’intera rosa, dato che anche Alessandro Florenzi è ormai stato recuperato.
Fonte Gazzetta dello Sport
Potrebbe sembrare una bella notizia, e fondamentalmente lo è, ma da una parte si parla di Calabria ed io tremo e dall’altra questo allenatore quando deve scegliere da il peggio di se. Lui lavora meglio in emergenza. Ironia a parte, Pioli è persona di buon senso e ha avuto il coraggio di cambiare; purtroppo è stato tardivo, questa squadra non stava in piedi e andava all’attacco in maniera suicida. Ormai è fatta ed è inutile stare a rivangare, ma io avevo scritto dopo il massacro casalingo contro il Sassuolo che Pioli aveva in casa la soluzione per venire fuori dal guado. Adesso vediamo come va contro gli inglesi in coppa; nel frattempo non aver consentito nemmeno un tiro in porta all’Atalanta non è cosa da poco. Pensiamo positivo.
Gianclint
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