Il primo minuto

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…i fari saranno puntati sui suoi compagni, a cominciare da Calhanoglu. Salito improvvisamente alla ribalta dopo essere stato discusso a lungo, il turco deve dimostrare di non essere soltanto un buon giocatore ma molto di più, se vuole ambire al rinnovo del contratto. Un conto, infatti, è segnare e vincere nei preliminari di Europa League e contro le neopromosse in serie A, un altro essere determinante contro squadre come l’Inter che puntano allo scudetto.

Fonte Milan News

Così parlò martedì scorso uno dei cantori del fu Giannino, quell’Alberto Cerruti che da qualche anno non perde giustamente occasione per criticare il mercato di Mirabelli, dimenticandosi di citare il suo idolo, quel Galliani di cui è biografo, discepolo, amante e purtroppo vedovo inconsolabile. Due anni prima dello sciagurato mercato cinese, l’amministratore delegato alle abbuffate aveva gettato dalla finestra oltre 120 milioni e pescato: Ventimilionacci, Bacca la sputazza, Luiz Mandriano, Magua l’Urone, Kuco Muco e Romagnoli. Possiamo dire che solo Romagnoli è un giocatore e tutto il resto è ciarpame, folkore, pippe e cazzoni inutili? Quindi con 120 milioni ne prendi uno buono e con 240 due: Kessie e appunto il turco. Fila il discorso? Ecco, caro vedovello…, adesso puoi tornare nella tua cameretta ad adorare il poster del cravatta gialla…

Espletata questa necessaria precisazione, veniamo al titolo di oggi. Perché “Il primo minuto”? Perché il sottoscritto fin dal primo minuto ha visto una squadra sicura, decisa, forte nella testa e allenata magnificamente. Tutto il merito va a Pioli che raccoglie soddisfazioni giuste e sacrosante. Non ero avverso a lui, ma ero ammaliato dall’ispettore Rangnick; tuttavia sono felice che sia andata così senza stare a sindacare i perché si è arrivati a questa decisione: Pioli è lì che sta producendo calcio signori, football…quello sport che undici in calzoncini fanno in modo armonico, elegante e divertente. Ahooooo io mi diverto, mi stropiccio gli occhi e SALAMELEKKO, in occasione del primo gol, è stato fenomenale, la sua giocata mi ha illuminato e indicato la strada per stare tranquillo fino al 95° minuto. Se di Pioli sono contento, anzi contentissimo, la performance da campione infinito di Ibra mi provoca dolori atroci. Avendone criticato fortemente l’arrivo e la riconferma…, ad ogni perla che regala mi auto fustigo con un gatto a nove code, mio nuovo compagno delle partite…, ora che ho riposto definitivamente la cannula che mi iniettava due cc di Biochetasi per poter sopperire allo schifo e al vomito visto negli ultimi due lustri. Ogni giocata dello svedese una frustata con il malus delle cinque frustate ad ogni gol. Sbaglio e pago pegno.

Però il turco è sempre stato la mia passione, avevo un debole e al tempo stesso la delusione è stata fortissima. Oggi vedo un giocatore diverso, praticamente una metamorfosi straordinaria con un Pioli che sta migliorando tutta una serie di giocatori che per anni non hanno fatto nulla; a differenza di quello che prende 12 milioni e che ne sta distruggendo altrettanti. Ma Kolarov? Ahahahahahahaha dai, mi ricorda il nostro Emerson che giocava con un polmone artificiale e un clistere nel culo a 4 atmosfere. Bellissimo…un cadavere assoluto che ci regalerà perle stupende.

Senza dimenticare il Maestro che a Crotone ha fatto un grandissimo favore all’associazione nazionale allenatori, dimostrando che l’allenatore ancora conta. Il suo calcio liquido si è totalmente liquefatto, ma non è nulla rispetto al calcio gassoso del GIAMMAESTRO: dove passa il discepolo del Maestro Ittico Galeone…non solo la squadra rischia la retrocessione, ma ne annienta società e storia; altre due settimane in mano a questo scervellato e nessuno si ricorderà nemmeno del Grande Torino.

Ma torniamo al derby. Ce lo meritiamo fratelli, ce lo meritiamo tutto e non me ne importa veramente nulla di quello che succederà. Ho imparato nella vita a godere anche di piccole cose, figuriamoci di un primato in classifica ottenuto in questo modo e con una squadra che diverte. Ci sarà un’altra partita in questo periodo sciagurato per tanti motivi, ma almeno sarà un’altra occasione per vedere questa banda di giovani: una serie di bravi ragazzi, un bellissimo gruppo. A differenza degli ultimi avversari che non mi sembrano, così a vista, un gruppo coeso e poco inclina a fare gruppo. Nulla se paragonato al Giannino 2.0, quello visto a Crotone. Quando si comincia a pescare in famiglia per inventare allenatori…ecco vedo i prodromi di quella società ridicola che eravamo. Speriamo in un loro declino e triste fine.

L’imperativo rimane lo stesso, qualunque cosa possa accadere questo gruppo va sostenuto e acclamato anche e soprattutto quando arriveranno le prime difficoltà; chi dirige sa che a gennaio servirà qualcos’altro. Mancano poco più di due mesi, c’è entusiasmo, c’è voglia, c’è organizzazione, disciplina e criterio nel fare le cose. Guardiamo avanti con fiducia e finalmente con orgoglio. Daje.

Gianclint

Ma SALAMELEKKO? Ahoooo io non mi rassegno…che giocata…, me la vado a rivedere va…

 

 

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.