La disfatta dei quattro ignoranti e la misera umiliazione della fanfara mediatica

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La liberazione dai servi sarà un 25 aprile

Buongiorno fratelli rossoneri e ben trovati; oggi mi tocca un compito improbo, sostituire Fabio nella presentazione che lui fa magistralmente ogni settimana. Siccome non ne sono capace, vi farò un altro tipo di presentazione: vi presento lo stato dell’arte dopo la disfatta di mercoledì delle varie componenti che compongono quello che rimane del fu A.C. Milan, oggi ridotto ad un circo in cui regna l’ignoranza, l’incoerenza, l’arroganza e il servilismo più diffuso e bieco. Siamo ricaduti in un altro abisso calcistico, in un oscurantismo medievale di stampo barbarico, siamo alle soglie del peggior Giannino. Proviamo ad analizzare il tutto.

Società: praticamente il presunto proprietario, Gerry, è sparito dai radar, starà ripensando alla grande fregatura che gli ha rifilato Elliott. Io godo a saperli in affanno, godo e stragodo a vedere il loro progetto della minkia andare in frantumi, godo all’inesistenza di uno stadio e della possibilità di averlo prima che torni la cometa di Halley. Godo nel veder annaspare Ridolini con i suoi due compari. Dalla fine dello scorso campionato non  ne hanno azzeccata una, dall’allenatore in poi…una sequenza di cazzate che non trova eguali non solo nel mondo sportivo, ma anche in quello dell’imprenditoria.

Affidare le sorti di un club glorioso come il Milan ad un contabile genio della finanza è stato un suicidio annunciato, come anche quello di avere un talent scout capace sulla carta, ma che al massimo può fare lo scout della parrocchia con i calzoncini, rendendo giustizia alla celebre definizione di George Bernard Show… Dove sarebbero questi decantati talenti? Moncada è il primo da cacciare, ma da subito, senza se e senza ma. Io questo non lo voglio più vedere, tra Chukukukku e Musah…solo disastri, solo pippe mediocri, solo giocatori cerebralmente scadenti e senza la benché minima idea di quelli che sono i rudimentali del calcio. La statua di Emerson Royal dovrebbe essere eretta davanti alla cancellata di Milanello come monito per chi, in futuro, si occuperà del mercato.

Ma il carico da 90 ce lo ha messo Gerry, affidando la gestione di questa squadra ad un ex calciatore arrogante che si è mirabilmente trasformato in uno pseudo dirigente arrogante. Niente di più deleterio di avere uno al comando che tiene solo alla sua immagine, che si atteggia a Dio del calcio…che però difetta in Champions e…palloni d’oro… E allora tutta questa arroganza da dove cazzo viene? Boss…Fonzie…tutte buffonate che hanno gettato fango e sudiciume su una società ormai allo sbando. Di gestione non capisce nulla, di calcio, a questo punto…, anche meno. Lo spogliatoio è imploso, risse in campo, espulsioni a profusione, gesti di anti sportività in ogni partita, la vergogna e l’ignoranza che gravano sulla nostra maglia in maniera invereconda. Ibra vattene, non ti potevo sopportare prima, figuriamoci adesso.

Gli allenatori e la rosa: parliamo di due portoghesi disperati che hanno accettato contratti capestro a sei mesi. Due fallimenti assoluti, prevedibili, specialmente il primo. Fonseca è l’incompreso abbandonato da Ibra & Soci ancor prima di arrivare, presentato in contumacia e lasciato solo tra le fauci insanguinate di una rosa che ormai è divisa in clan che amano farsi solo i cazzi propri. Gente senza nessun amore per la maglia, mercenari che pensano ai parrucchieri a orride canzoni rap. Poi è arrivato Sergiosparalesto, un altro disperato che ha ridotto Milanello ad un O.K. Corral, tra liti, inseguimenti, baruffe e quanto altro. Uno spostato che pensa di risolvere tutto alzando la voce. Ma giusto un Trofeo Moretti tra i beduini può vincere. Non ha ancora dato un gioco a questa squadra che entra in campo non per vincere, ma per litigare, abbandonarsi a risse e magari simulare la qualsivoglia. Spero che Sergiosparalesto venga al più presto cacciato con un provvedimento restrittivo del giudice a non avvicinarsi a Milanello nel raggio di 100 Km. Quello che ha combinato in Champions è sotto gli occhi di tutti, un’ignoranza tattica senza precedenti, roba che nemmeno all’Ostiamare si vedono simili blasfemie. Per assurdo ha rovinato il poco di buono che aveva fatto Fonseca. Chiaramente siamo alla fine di un ciclo, mai cominciato. Ci sono troppi giocatori altalenanti e stanchi di stare al Milan. Leao ed Hernandez sono i primi che ormai non hanno più nulla da dire. Le prestazioni parlano chiaro, fosse per me nemmeno li farei giocare. Certo, poi Leao spezza le reni al Toro e guarda in cagnesco i tifosi…, me lo sbatto ai coglioni. Via tutti.

Lamentarsi dei capelli di Theo è nulla se paragonato allo scempio di questa società di buffoni che per ramazzare soldi tira fuori una maglia a settimana, sempre più schifose e vomitevoli, calpestando colori e valori legati al rossonero. Ma fate bene a fare una maglia a partita, questa squadra fa talmente vomitare che non ha nulla a che fare i colori rossoneri. Del resto se trovate dei beoti che ve le comprano avete vinto voi. A me fanno schifo.

Tifo: non esiste, non c’è più. Non ho mai creduto alla contestazione, era più un modo per farsi notare che un vero e proprio movimento che credesse in quello che faceva. Il resto dello stadio va bene per degli album di foto tra innamorati. Il nulla più assoluto e non ho alcuna speranza che cambi.

Stampa: il male ormai conclamato di questa società: una pletora di senza palle che vanno in conferenza per ingozzarsi e per farsi notare dai potenti del momento. Asini e somari che si contendono pezzetti di Parmigiano e Langhirano. Incapaci di fare analisi, asserviti, scendiletto che fanno finta di criticare, ma pronti, alla prima vittoria a baciare la pantofola e a dichiararsi servi fedeli, battendo i tacchi e genuflettendosi a 90 gradi. Oggi fanno rivoluzionari (finti), piangono lacrime di coccodrillo (non più pasticcini o cavallini) o criticano nel dopopartita per poi risvegliarsi dopo 24 ore e paragonare l’espulsione di Van Basten a quello di Hernandez! Questo è l’humus in cui prosperano questi presunti giornalisti che fanno i tifosi per puro e solo interesse. Ma dopo aver citato Van Basten…perchè non racconti quello che combinò la partita dopo il tuo amichetto geometra e antennista? Questo non lo ricordi vero? Il giorno che ci libereremo di questa cricca di leccapiedi…sarà una liberazione, sarà un 25 aprile. Vivo per quel giorno.

Questo è il Milan attuale, prima lo capiamo, prima lo cambiamo.

Gianclint

 

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.