La prova d’amore

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Benevento minuto 50 della trasferta rossonera in casa di una neopromossa. Il Benevento viene da una serie di sconfitte impressionante ed in classifica è giustamente ultimo. Abate ci mette del suo e nel corner successivo il portiere sannita segna di testa.

Roma minuto 31 della ripresa della finale di Coppa Italia, sempre un maledetto corner sul quale Kalinic finalmente inquadra la porta e segna. Peccato che la porta sia quella lasciata vuota dal fenomeno dei sue mondi che il suo protettore va sbandierando come campione assoluto dei due mondi ed è costretto a giocare per 6 miseri milioni in una squadra di merda.

Ecco, basterebbero questi due episodi per inquadrare questa sciagurata stagione in cui tutto o quasi è andato storto, ma non per sfortuna o altro, ma solo ed esclusivamente per colpe nostre. Colpe che conosciamo bene tutti, colpe che sono sotto gli occhi di tutti e che vengono da lontano e da meno lontano. Sono mesi che scrivo e faccio la cronologia degli eventi, cronologia che è il susseguirsi dei fatti nel tempo e quindi è una scienza esatta. Per l’ennesima volta spiego che non mi scaglierò con ferocia contro questa società come ho fatto con quella precedente perché in quel caso era il frutto di oltre un lustro di prese per il culo e qui invece siamo all’inizio e bisogna necessariamente dare tempo alle cose. Confermo, anche a beneficio di qualche cretino del web che si sta masturbando da tempo, che c’erano macerie incalcolabili e che per toglierle e ricostruire serviva e serve tempo. Capisco che, non potendosi fare più le pippe sulle cravatte gialle del Condorasino, viene meno una certa attività godereccio necrofila, ma i fatti sono inconfutabili. Il problema semmai è un altro, il problema è che per spostare le macerie sono stati utilizzati materiali non confacenti che stanno determinando altri crolli di una struttura traballante. I risultati parlano chiaro, e al netto di infortuni gravi, il mercato non ha reso secondo le aspettative.

Adesso è tutto sbagliato, dal rinnovo di Donnarumma fino alla scelta dello sponsor Puma, non va bene nulla. Io ricordo benissimo che ad aprile 2017 veniva chiesto a questa società di blindare Donnarumma e Suso. Poi il protettore, scontento della base provvigionale e del clima violento di Casa Milan, non più quello mieloso e provvigionalmente fiabesco di prima…, ha scatenato una vera e propria guerra con questa società. Ricordo migliaia e migliaia di orgasmi sul web di gente che osannava questa dirigenza per il pugno duro contro il protettore. Beh…oggi sono tutti ad accusare per il contratto di 6 milioni più quello dato al figurante del fratello. Io penso che non sia difficile capire che quei sei milioni non siano l’effettivo valore delle prestazioni di Gigio, ma soltanto il prezzo del suo cartellino per rivenderlo oggi. Prova ne sia l’arrivo di Reina. E se avesse fatto una stagione di grande livello e ce lo portavano via a zero? Ehhhhh bravo Mirabelli…., ehhhhhh complimenti a Fassone. Siccome per anni poca gente ha messo il becco nei bilanci del Milan…adesso sono tutti esperti. Vivono con l’elenco degli ammortamenti vicino al water del proprio bagno, elenco che sbirciano di continuo durante lo scorporo mattutino. Purtroppo Donnarumma non è cresciuto tecnicamente durante questa stagione, dove ha alternato cose buone a papere indegne, sfociate nella disastrosa finale di mercoledì. La speranza è di non vederlo più in porta proprio per questo, perché seduto sui suoi soldi ha smesso di studiare, convinto di essere un fenomeno. Ma la colpa è nostra, ogni volta che troviamo un giovane sembra che sia un alieno. Questi vanno tenuti lontani, inutile stare a beatificarli!

Lo stesso dicasi per Cutrone, non facciamone un Dio perché è lungi da esserlo, ma figuriamoci cosa sono gli altri due attaccanti. Non ci sono parole per definire Kalinic, non era un campione, ma ha reso molto, ma molto al di sotto delle aspettative che già non erano entusiasmanti. Insieme a Musacchio sono stati presi su indicazione di Pulecenella, sciagura maledetta che si è abbattuta sulla nostra stagione. Montella merita il ritiro del tesserino da allenatore, è veramente scarso e dovrebbe allenare nella serie B angolana, ma nemmeno lì. Ha veramente ragione Mister Bottoni quando dice che moltissimi allenano in serie A per il nome che portano più che per le reali competenze. A questo aggiungasi che si portano dietro tutti collaboratori del loro livello, scelti tra amicizie, raccomandazioni, servate e piaceri personali. Non è il Milan che sceglie il miglior preparatore atletico, ma l’allenatore di turno che si porta dietro l’amichetto del cuore, se poi è un asino lo scopri a ottobre dove hai la squadra che passeggia oppure lo scopri ad aprile dove hai la squadra che arriva seconda su ogni pallone in casa contro il maledetto Benevento. Caro Mirabelli, oltre alla Calabria, regione meravigliosa cui sono tanto legato, esiste un mondo, magari quello anglosassone dove la squadre corrono per 11 mesi! Si riparta dalla professionalità. Vogliamo tornare a primeggiare? Si torni a scegliere il meglio, non l’amico di Gattuso.

E qui veniamo a Patton che sinceramente mi ha già stancato. Ma che cazzo di bisogno c’era di rinnovargli il contratto subito? Paura che ce lo rubassero? E sti cazzi? Ma ci rendiamo conto o no che questo è un catenacciaro della peggiore specie? Ma che futuro ci aspetta con uno che vuole fare il “cholismo” non con Diego Costa ma con quella pippa immonda di Kalinic? Prima lo mette fuori squadra, poi lo rimette titolare e ce lo ripropone sempre. Inaccettabile! La gestione degli attaccanti, o presunti tali, è qualcosa di vomitevole, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Non ci ha capito un cazzo, finendo per scontentare tutti e svilire l’unico che avrebbe qualche possibilità tecnica in più: Silva. Hakan messo a sfiancarsi all’ala è per me inconcepibile. Per non parlare poi di Romagnoli. Voi tutti sapete cosa penso e scritto in questi anni di Zapata, ma è inconfutabile che in questa stagione sia stato perfetto nelle prestazioni e nel comportamento. Bene, per quale oscuro motivo ha giocato un rientrante Romagnoli e non Zapata in perfetta forma? Io mi sono rotto di titolari inamovibili che devono giocare anche se non in perfetta forma. Ma lasciamo perdere, non mi piace Gattuso, non reggo le sue conferenze e cade anche il principio della squadra di carattere caricata da Patton prima di addentrarsi nelle Ardenne juventine, se è vero come è vero che il Milan ha fatto 6 falli.

Qui serve un tecnico vero, non l’ennesima scommessa. Serve come il pane un tecnico che abbia un gioco propositivo con uomini adeguati, ma si parta dal tecnico e non da operazioni di mercato che non siano funzionali ad un gioco offensivo. Basta giocare sperando nella magia di qualcuno, basta prima non prenderle, basta conferenze dove Rino Pappalardo o Pappapesce urla “Ricominciamo”. Conte va via? Sarri è scontento? Qualche straniero di valore? Bene, lo si vada a prendere subito. Sempre se vogliamo tornare a giocare a calcio. Se poi vogliamo vivacchiare perché non ci sono soldi o altro, beh…qui mettiamo da parte Mirabelli e Gattuso e ci rivolgiamo a Fassone. Caro Ad, mi sei simpatico, con questa tua eleganza sabauda e con queste cravatte che non volgono mai all’ittero, ma è ora di parlare chiaro, te lo chiedono i tifosi del Milan. Se le cose fossero andate bene non avremmo niente di cui lagnarci, e per bene intendo un campionato dignitoso senza figure di merda come quelle rimediate. Oggi siamo al punto che l’avvilimento la fa da padrone, non si può più continuare sotto il tiro di una stampa nemica perché vedova del vecchio regime. Ogni giorno ne spunta una nuova, Uefa, Cina, Gabanelli, miniere e quanto altro. Questa eterna incertezza ha stancato tutti, tanto che ormai speriamo in Elliot. È normale tutto questo? Abbiamo un presidente cinese muto che non ama parlare. E sti cazzi? Se sta in Cina sta zitto, se viene qui deve parlare ai tifosi italiani, me ne sbatto della sua caratterialità riservata. Si poteva comprare la Maico o la Amplifon e parlava ai sordi.

E visto che siamo in argomento “comunicazione”, possibile che dopo la disfatta non si sia pensato di andare davanti ai microfoni a spiegare, salutare, ringraziare una tifoseria, talmente innamorata, da fare una coreografia in trasferta, talmente innamorata da sobbarcarsi un viaggio oneroso e, soprattutto, un ritorno doloroso? Possibile che si comincino a prendere i vizi del vecchio Giannino? Qualcuno deve sempre parlare, è doveroso. Se si vinceva…, siamo certi che gli oratori si sarebbero sprecati. Egregio dottor Fassone, urge un intervento comunicativo deciso, proprio per quella trasparenza manifestata lo scorso anno in estate e andata poi scemando con il ripetersi di figuracce e sconfitte. Occorre chiarire tutti gli aspetti, occorre parlare chiaro ai tifosi, altrimenti si ricadrà nella vergogna comunicativa della vecchia gestione e in parte ci siamo (siete) già ricaduti. Guadagnini è un grande professionista del settore, ma deve prendere in mano la situazione, ancora troppo delocalizzata a qualche vecchio guru del regime deposto e miracolosamente (?) sopravvissuto. Ma su questo tornerò alla fine.

Mirabelli lavori in silenzio e sotto copertura, niente svolazzi dialettici, niente guerre di principio, ma, come dice Larry, una sola via maestra da seguire: la scelta dei giocatori anche è soprattutto per il carattere. Ci sono delle cose che sono inconfutabili: Mirabelli quando parla fa solo danni; la preghiera e il silenzio devono essere la sua unica via. La preghiera è di trovare le soluzioni ai problemi che ha contribuito a creare e il tutto deve essere accompagnato da un profondo ed interminabile silenzio. Servono uomini veri con i contro coglioni, gente che prenda gli attributi e li sbatta contro la porta avversaria, basta morti in piedi, basta ragazzini che vanno ancora dal pediatra, basta terzini semoventi con la cipolla in testa che gli brucia gli occhi e non vedono un cazzo. Basta con i veneziani che giocano un girone e poi vanno in letargo, basta con vecchi residuati bellici della precedente guerra che tanto non hanno mai vinto un cazzo e mai ce lo faranno vincere. Biglia merita un sostituto decente, sempre che questo argentino triste si renda conto che ha cambiato squadra e passi la palla in verticale. Il calcio è verticale, ma qui si passa sempre la palla indietro. Ecco perché serve, come il pane, un tecnico che faccia esercizi specifici in allenamento. Io me ne sbatto della regola il Milan ai milanisti, il Milan ad un professionista. Il tecnico va strapagato per costruire qualcosa di unico ed innovativo, ma qui si va avanti con il 4-3-3 della minkia con ali che non sono ali.

Dell’attuale attacco, dispiace dirlo, salverei molto poco, Cutrone compreso. Tre attaccanti come si deve e via, con il turco in posizione centrale dietro le punte. Gattuso non è capace? Si cerchi un tecnico idoneo. Serve gente con il cambio di passo, con lo scatto bruciante che semini il panico. L’impotenza offensiva mi fa vomitare, l’impotenza offensiva è inaccettabile, ma che cazzo temporeggi contro Benevento e Chievo? Mentalità retrograda. Mirabelli deve assolutamente riparare, ma la vera indegnità, e ritorno sull’argomento, non sono tanto gli errori di mercato a livello tecnico, quanto a livello caratteriale. Possibile che questa squadra appena subisce un gol sprofonda nello sconforto più assoluto? Calabria si mette a piangere e chiama il pediatra, Rodriguez pensa alla cipolla in testa che potrebbe bruciarsi, Locatelli tira le tapparelle del ciuffo, Kessie pensa di portare palla fino all’uscita dal parcheggio e via discorrendo. In ultimo ci si mette il portiere che va in trance e sente, come un medium, i richiami del suo protettore che gli dice che non crede al progetto. Ha ragione Biasin, uno dei pochi ad avere sale in zucca in un giornalismo fatto di mezze figure, menestrelli e servi luridi della peggiore razza. Biasin ha semplicemente contato quanti giocatori, gestiti da questo cancro, da questo male endemico, da questo colera a provvigioni, hanno vinto la Champions. Due… Non fosse altro che mena rogna…

A chi parla di partita terrificante e disastrosa mi permetto di far notare come, a parer mio, le peggiori figuracce sono state quelle contro Benevento andata e ritorno e contro il Verona al Bentegodi. Lì fu veramente raccapricciante. Contro la Juve hai subito il primo gol e poi il tuo portiere ti ha sparato alle spalle, come se sulla spiaggia di Omaha quelli che uscivano dalle trincee sotto il fuoco delle mitragliatrici tedesche fossero stati falciati dal fuoco amico, hai voglia tu a parlare di resa o di mancanza di reazione, fa bene Calabria che si mette subito a piangere. La delusione però è comprensibile, era una finale e contro la Juve. Tuttavia adesso si deve ragionare, ma anche su questo blog ci sono divisioni acerrime con giustificazionisti opposti a forcaioli. Mi duole costatare come non si creda ad una rinascita futura, ma si continui a sparare a qualunque cosa si muova, mettendo in discussione anche l’esistenza del calcio. Io continuo a credere che ne verremo fuori, ben sapendo che sarà molto dura. Continuo a vedere una certa volontà di rinascita e, fino a prova contraria, gli investimenti sono stati fatti, purtroppo sbagliati. Mirabelli faccia ammenda, Mirabelli si faccia un esame di coscienza. Purtroppo oltre un lustro di Giannino ha fiaccato in molti di voi la fede e ora ne pagate le conseguenze, io invece l’ho ritrovata, ma subisco un amore non corrisposto.

Chiedo a tutti uno sforzo per superare il momento, chiedo a tutti di comunicare con calma e raziocinio per rendere il blog fruibile e piacevole a tutti. I partiti dell'”io l’avevo detto” e “tutto e subito” non ci piacciono. Chi si ritrova in queste categorie stia attento perché useremo la mano pesante. Vi ho già spiegato più volte, ma alcuni sono tardi a capire, che in molti blog o forum non esiste l’opinione contraria. Si sfocia nelle censura e nel ban. Qui invece potete dire ciò che volete. Purtroppo c’è qualcuno, qualche “celodurista”, a cui ciò non basta e non  perde occasione per pungere (eufemismo) i vari redattori. Siccome questo è inaccettabile, vi dico subito che sbattete contro un muro. Possibile che non si riesca a dialogare? Possibile che alla prima contrarietà diventate furenti e aggressivi? Noi non ci faremo intimorire da nessuno e molti provvedimenti li abbiamo già presi. In molti di voi vedo un grave problema: quello di trasferire negli affari già conclusi la voce di mercato. Ma che cazzo vi passa per la testa? E cerchiamo di ragionare, usiamo Cartesio, usiamo la ragione. Qualunque voce esca si scatena un inferno, tra coloro che la gradiscono e tra quelli che invece sono contrari. Una disfida continua. Ma perchè non fate i direttori sportivi? Dove sta la vostra iscrizione all’albo dei procuratori? Ricostruire questa squadra richiede tempo. 10 anni di Giannino hanno raso al suolo la ragione e la fede….e se non si vince subito sono tutti colpevoli come quelli di prima. L’errore lo hanno commesso i dirigenti che invece pensavano di fare filotto, ogni partita è diventata una finale. Questa squadra gioca preoccupata, è oppressa, è appesantita da un fardello che la schiaccia. Se poi anche Patton va in conferenza facendo vedere le spiagge dello sbarco, sperando nel bel tempo, sperando che il nemico non sia organizzato e facendo passare il messaggio della partita della vita…io credo che sia un errore gravissimo. Immagino Calabria a letto singhiozzando abbracciato ad un grosso peluche. Ma fateli giocare spensieratamente, create allegria e un gioco spumeggiante, il resto verrà da se.

Concludo questo noioso excursus parlando di me stesso. Sono deluso come tutti voi, ho creduto nel cambiamento e ho sognato come tutti voi, ma a differenza di molti io non ho resettato con il passato e so che molto dell’oggi viene da ieri. Inutile spiegarvi che io caccerei tutti i residui del Giannino, non me ne frega niente e credo che così sarà. Sono molto stanco per una stagione dove volevo divertirmi e invece mi sono trovato a dover difendere le idee in cui credevo (e credo ancora), essendo dotato da madre natura di un grande dono: la coerenza. Sono e sarò coerente fino alla fine, ma le accuse di alcuni qui dentro e di altri fuori circa un mio asservimento alla nuova società mi hanno ferito e molto. Accuse le più schifose ed indegne, circa la Radio, circa Pier, circa il Night. Sono stanco, lo ripeto, molto stanco. Ho dovuto fronteggiare, insieme agli amici del blog, le liti di tanti bambini stupidi e addirittura la scomparsa di alcuni che sono delusi dalla mia posizione. In tutta sincerità di questi che si sono allontanati non me ne frega un cazzo, se non avete capito nulla del Night è meglio che non tornate.

I social mi hanno stancato, sono terreno per facinorosi la cui stupidità è seconda solo alla loro ignoranza, non posso confrontarmi con simili capre e bestie. E invece messaggi offensivi perfino a mia madre malata, minacce di morte e quanto di peggio da parte di coglioni senza palle messi in moto dal solito gruppetto di oppositori al blog che cerca di distruggerlo in tutti i modi. Io invece godo nel vedere questo gruppetto di infami bastardi che si dimena tra le 4 e le 8 visite. Siete niente da quasi un decennio. Ho fatto proprio un bel guadagno, proprio un grande guadagno. Non partecipo a cene e così sono serviti i coglioni del web che belano di queste scemenze, non usufruisco dell’accredito in tribuna stampa perchè vivo lontano e decentrato. E in più, cosa che mi pesa da 5 mesi come una spada di Damocle, mi sono beccato anche una bella querela “nei giusti toni”, dal solito esperto di editoria sportiva nei giusti toni per un pezzo del blog del dicembre 2016 quando lui sbeffeggiava chi aspettava la seconda assemblea e perculava “l’ora del legale”, con chiaro riferimento all’avvocato La Scala. Siete contenti? Venitemi a rinfacciare Mirabelli e le cene se avete coraggio, venite a dirmi che non ho le palle di criticare, forza…che aspettate? E invece mi tocca leggere che qui non si può criticare e che il motivo lo sanno tutti. Sanno tutti che cosa? Avanti, venitemi a rinfacciare qualcosa e poi vediamo.

Visto? Un collaboratore della società che difendo mi ha querelato, così sono serviti quelli che mi rompono i coglioni sull’argomento. Chiaramente mi difenderò come un demonio e dovessi morire non mollerò mai, tutto questo mentre voi piagnucolate e vi fate prendere le crisi epilettiche se Kalinic (una pippa) non segna. Nelle opportune sedi ci sarà da ridere, ci sarà da divertirsi. A cose fatte ci sarà una pubblica umiliazione, ma non mi fermo certo qui, scatterà una repressione senza precedenti e mi farò ricevere a Casa Milan, me lo devono. Cazzo se me lo devono. La repressione sarà qualcosa di mai visto e faremo terra bruciata. Questo Blog fa due milioni di contatti, che possono essere due milioni di opportunità o due milioni di calci nel culo. Da quando questa società si è insediata sono stati cacciati tutti, anche quelli che non lo meritavano. Un repulisti indiscriminato, tutti tranne uno, quello che ancora oggi dice che se perdiamo 4-0 a Roma contro la Juve le colpe sono esterne, come ai tempi dei tastieristi, dei tifosi criticoni e quelli scesi dal carro. Adesso va sempre tutto bene, la colpa è del Mossad, della Cia, dei servizi segreti deviati, della massoneria e di forze occulte non meglio identificate. Il blog ha e avrà un solo grande obiettivo: la cacciata di questo qui da Casa Milan, per noi è meglio di 5 Champions.

Ho potuto recentemente costatare con mano che è molto popolare specialmente in ambienti talebani e ignoranti, in cui la fa da padrone il substrato di origine contadina. Bifolchi, sdentati, radicali, tamarri, ignoranti si spellano le mani per questo qui e allora mi chiedo e lo chiedo ufficialmente a Guadagnini: questa società ha veramente bisogno di questo qui per tenere a se questa parte del tifo? Io degli ignoranti e dei cafoni ne farei volentieri a meno, ma serve veramente qualcuno che prima la pensava come un altro innominabile e adesso è il suo acerrimo nemico? Chi dei due è una persona coerente? Chi dei due è in linea con le sue idee? Se è vero che questa società ha bisogno di questo qui vuol dire che siamo messi molto, ma molto male. Del resto Milan TV è un canale morto, qualcuno ne sa il motivo? Questo qui ha diviso il tifo milanista, guai a chi criticava, salvo poi criticare ferocemente chi andava via. Noi di certo, stando così le cose, osteggeremo il canale fino alla fine, sperando nella sua chiusura, come auspico da un decennio. Milan Night è contro questo canale. Mettersi contro di noi è stata una scelta tattica suicida, comunque vada a finire. E ci sarà pure da divertirsi con quei quattro che gli fanno i riportini, gente che a Sparta avrebbero buttato giù dalla rupe senza esitazioni, ma non con la spinta, ma a calci. Lo ripeto, sono stanco, molto stanco e deluso, ma mi aspetto da questa società che si migliori su tutta la linea, mercato, gestione della squadra, strategia, trasparenza davanti ai tifosi, cacciata di quello di cui sopra. Adesso la prova d’amore la voglio e la pretendo io.

ME LA DEVONO.

GIANCLINT.

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.