La rinascita del gioco

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La mamma va al mercato e compra 10 peperoni; se ogni peperone costa 50 centesimi, quanto avrà speso la mamma in tutto?

Per anni questo problema ha attanagliato le zucche vuote del giornalismo rossonero, incapaci di dare una qualsivoglia risposta ad un problemino così semplice; ho sempre immaginato questa banda di ignoranti ricoperti di sudore con una copiosa fuoriuscita di liquido ascellare. Di sicuro si telefonavano tra loro cercando una soluzione insieme. Aho…ma tu hai capito quanto cazzo ha speso per questi peperoni? Io no, mamma ha preso solo cicoria e cetrioli e non mi ha potuto aiutare. Fino a quando una delle nostre madri non comprerà questi peperoni…non potremo dare una risposta…e inoltre, a rendere la cosa quasi impossibile…, ne devono comprare proprio 10 a 50 centesimi, perchè se non corrispondono queste cifre sarà impossibile trovare la soluzione. Parliamo della stessa banda che cercava di capire se Norimberga faceva provincia. Questo è il loro livello infimo e questo è rimasto. Purtroppo quello che è cambiato è l’oggetto. Adesso al posto della mamma c’è Yonghong Lì e sono tutti diventati esperti di finanza cinese. Per anni con la storia dei peperoni se ne fottevano altamente del bilancio del Milan che non era di loro competenza, adesso invece non si occupano di altro. Ci sarebbe piaciuto leggere il Corriere della Sera in qualche bella inchiesta sui perchè del Milan che da primo nel ranking è scivolato al decimo posto in campionato fuori dalle coppe. Ah si, perchè ci sono i petrolieri e sceicchi. Come a Torino, Napoli e Roma. Certo, come no. Di tutto ciò rido di gusto, lascio questi argomenti ai soliti pagliacci, magari a quelli asserragliati in qualche covo di vedove…, distrutti per questo Milan in forte ripresa.

Una festa in maschera in cui molti della sala stampa sono andati mascherati da giornalisti: non li ha riconosciuti nessuno

Magari adesso ci fermiamo e magari no, ma è indiscutibile che non solo abbiamo fatto una bella striscia positiva, ma soprattutto gli occhi sono tornati a vedere calcio e le mani ad applaudire belle azioni di gioco. Tutto merito di Gattuso, come, del resto, era tutto demerito di Perdiola se questa squadra non aveva corsa e logica. Mai visto nulla del genere, un allenatore palesemente asino, ma difeso dalla solita fanfara che vedeva le colpe nel duo Fassone e Mirabelli, in Bonucci capitano, nelle parole dell’AD dopo la sconfitta di Genova proprio contro la Samp e nella discesa di Mirabelli dietro la panchina dell’asino fuggito in Spagna. Io non so nemmeno quanto fiato ho sprecato per dire a tutti che la squadra, oltre ad avere una specie di gioco idiota, il tiki minkia, aveva una preparazione fisica imbarazzante. Niente, i soliti portatori del verbo “vedovile” trovavano molto più comodo attaccare la nuova società, rea di essere venuta dopo il loro padrone, rea di parlare direttamente ai tifosi senza passare per i loro articoli cretini, rea di non incularseli affatto.

Ne è nato un fiorire di minkiate che abbiamo insieme letto dappertutto, con sordomuti che hanno riconquistato la parola e idioti matricolati tornati a belare scemenze. Montolivo era meglio di Biglia ahahahahahahahaha, Bertolacci meglio di Calhanoglu…ahahahahahahaha, ma lasciate perdere, non capite un cazzo di pallone. Tornate nel vostro recinto, le bestie devono stare tra di loro. L’ignoranza ha regnato sovrana con le solite cariatidi che da oltre venticinque anni parlano di Milan e nonostante questo non ci capiscono una beata minkia. Il mosaico della logica si sta ricomponendo e tutto sta tornando al giusto posto, con le vedovelle che aspettano solo brutte notizie (o belle…) dalla Cina. Dio del calcio ti ringrazio, vederle schiattare mi rende ancora più forte, io lo sapevo, io non avevo dubbi. Tutto il merito va a Gattuso, capace di risollevare un ambiente depresso e ricominciare daccapo, dalle fondamenta che il non calcio montelliano aveva pesantemente fiaccato.

Oggi vedere giocare gli esterni di questo Milan è veramente piacevole con Bonaventura che mi sta meravigliosamente smentendo. Bravo, bravissimo, sei stato fantastico. Eh si, Bonaventura è il migliore perchè fa un lavoro oscuro, la gioca facile e la sbatte pure in porta. Bonaventura top, niente da dire. Si dirà che ieri Suso è stato meno ficcante del solito o forse ieri è stato anche meglio perchè ha facilitato la manovra. Menzione d’onore a Calabria che ha fatto cose mirabolanti. Di Biglia non dico più niente, il discorso Biglia lo lascio solo a chi ne capisce. Se voi tutti ne capite non c’è bisogno che ne parlo ancora. Perfino Capitan Ricotta ieri nono ha sfigurato, ma nel contesto di una squadra che ha giocato bene anche lui ha fatto la sua parte e mi è pure piaciuto un suo salvataggio difensivo. Bene, bravo, ma aspetto Kessie.

Non ero favorevole a giocare le coppe, come sempre ammetto i miei errori, ma perchè ero convinto che saremmo stati da subito nelle prime quattro e le coppe ci avrebbero fatto perdere punti preziosi. A ben vedere oggi la nostra avventura europea può essere lo Stargate verso il sogno e bisogna crederci fino in fondo. La mentalità c’è, ma le pretendenti sono ancora tante. Vediamo volta per volta, senza dimenticare che la Coppa Italia sarebbe una gran bella soddisfazione. Cerchiamo di vedere partita per partita, lasciando a Gattuso l’onere di trovare le soluzioni. Lui vuole vincere, ha una fame e una determinazione che fanno paura con un attaccamento ai colori indiscutibile. Magari Mirabelli ha avuto culo a prenderlo per la Primavera, mica vogliamo riconoscergli questo merito. Non sia mai! E se Silva fa vedere chi è veramente allora non ci saranno più scuse e limiti, il nostro destino passa anche da lì a da quella determinazione che ha visto una squadra con i coglioni reagire al rigore sbagliato. Una squadra si vede da questo. Avanti tutta con questo cuore e questo gioco, del resto ce ne freghiamo e se le vedovelle schiattano è meglio di un quarto posto.

Gianclint

P.s. La tv del Gabibbo ha pensato bene di farci chiudere il nostro canale YouTube per tre video, pure stravecchi, a fronte di centinaia di altre fonti. Fonti che, quando è stato necessario, ci hanno solo chiesto di rimuoverlo. Questo inquadra perfettamente il soggetto di cui parliamo, la tv del Gabibbo e i suoi dirigenti, vecchi e nuovi. A noi, come al solito, non ce ne frega un cazzo, e come il tempio abbiamo ricostruito il canale in tre ore. Tutti dovete iscrivervi o vi vengo a prendere uno alla volta, non fosse altro per non darla vinta allo stupido pupazzo e al suo seguito. Questo serva da esempio a non pestarci i piedi e questa regola molto presto la spiegheremo a qualcun altro. Che sia chiara.

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.