Stando a quanto riporta l’edizione odierna de “La Repubblica” Rangnick avrebbe delle richieste specifiche per accettare l’offerta rossonera, e non sembrano essere di poco conto. L’attuale “Head of Sport and Development Soccer” della Red Bull vorrebbe avere un contratto quinquennale con pieni poteri nel controllo della parte sportiva del club e una rivoluzione interna da circa 140 milioni, che comprenderebbe uno staff tecnico scelto da lui di 18-20 persone. Per il calciomercato avrà bisogno di un budget da circa 80 milioni e la priorità saranno i giovani in rampa di lancio, da valorizzare e far esplodere definitivamente, sempre mantenendo un’età media di 22 anni. Inoltre, dalla prima squadra alle scuole calcio, la filosofia calcistica e tattica verrà uniformata a tutti i livelli in modo che i ragazzi del settore giovanili avranno meno difficoltà nell’adattarsi nel calcio dei grandi. Richieste impegnative ma che sembrano sposare appieno la filosofia della proprietà americana.
Fonte Milan News
Francamente non mi fregano più. Sono anni che sento parlare di progetti clamorosi, anni zero, giovani da valorizzare, autofinanziamento e udite udite: il ritorno del Milan in Europa per conquistare quel pidocchioso quarto posto che, nonostante ingenti somme gettate al vento, è diventato una chimera. Ormai si susseguono i progetti che a novembre colano a picco più velocemente del Titanic. Rangnick avrebbe idee chiare che tutti conoscono e tutti riferiscono; addirittura la firma sarebbe imminente con tanto di italiano imparato in fretta e furia. Certo che se viene in Italia a fa una sparata come quella del video in cui spegne la luce negli spogliatoi…, immagino le facce degli smidollati che abbiamo sotto contratto. Anzi vi riporto le parole del procuratore di Calabria che ne ha chiesto la cessione:
“Davide ha paura del buio e – ha proseguito – a noi va bene anche un prestito con diritto di riscatto; inoltre Davide deve prepararsi bene, lo attende un impegno durissimo: la prima comunione”
Per me rimane focale un altro aspetto. Delle idee dell’ispettore Rangnick non mi interessa nulla, mi interessano di più le idee della proprietà (presunta) e di Fangazzidis che è capace soltanto di mettere tutti contro tutti. Lo spessore di questo dirigente credo sia infimo e di scarsa qualità. I Singer che vogliono fare? Dare pieni poteri a Fangazzidis? Perché l’attuale management chi lo ha scelto? Chi è che fa i colloqui e sceglie un dirigente al mese? Quali sono le idee di questa proprietà a cui gli eventi hanno tarpato le ali in quello che era il loro progetto primario, ovvero speculare? Perché se l’idea è quella di replicare il Lipsia…beh mi risulta che la Red Bull i soldi, per questi giovani fantasmagorici e avvolti dalle fiamme campioni, li ha spesi… Qui servono fenomeni cazzuti, non certo smidollati alla Leao o altri…
Peppe Di Stefano di Sky Sport ha parlato del silenzio della società Milan dopo le dichiarazioni di Paolo Maldini di ieri: “Si può leggere in mille modi. Può essere che venga congelato tutto e poi a fine stagione si prenderanno le decisioni. Oppure riprenderà la stagione, magari il Milan arriverà in Europa e magari verranno confermati tutti in blocco. Oppure ancora si può leggere come: non possiamo sostenere in maniera pubblica Maldini e la sua dichiarazione, perchè noi virtualmente abbiamo già scelto Rangnick. Il tedesco è il nome maggiormente accreditato per sostituire Pioli. Elliott e Gazidis non ci hanno abituato a comunicati stampa, interviste, commenti. Ieri non hanno confermato, non hanno sostenuto Paolo Maldini, ma non lo hanno neanche smentito. Poi vedremo a fine giugno se aveva ragione Boban, che l’accordo con Rangnick era già stato preso, o se vivremo un Pioli-Maldini bis”.
Fonte Milan News
E quale sarebbe lo stile di questa società? Si cacciano allenatori in serie, si mandano via senza spiegazioni, si prendono senza dargli quello che vogliono; si fa in modo che sbrocchino per poi andarsene sbattendo la porta. Che stile è quello del Milan? Ci sono dirigenti pagati fior di denari che vengono disattesi da altri; ci sono cariche che avrebbero dei compiti, ma che interferiscono quotidianamente in quelle degli altri. Fangazzidis, incapace di trovare accordi commerciali, sceglie allenatori che però fanno i dirigenti, ma che potrebbero fare gli allenatori. Il presidente Stadioni, in evidente stato di ebbrezza da Bioscalin…, annuncia dei positivi al Covid, ma viene smentito dalla sua stessa comunicazione. Ah già…, la comunicazione del Milan, quanto di più inutile, stantio, permeato di muffa e incapacità ci sia sul pianeta. Questo è il Milan, una deriva, uno spin off del defunto Giannino. Una società buona per far ridere gli altri. E in tutto questo Maldini bacchetta il crucco…, ma forse, oltre a lui…, dovrebbe bacchettare qualcun altro. In ogni caso in alto i calici! Fangazzidis e Manfred Von Oettl hanno ramazzato nuovi sponsor per qualche pacchetto di lupini e lenticchie in avanzato stato di decomposizione. In pratica money transfer, trading on line e corsi on line. Manca soltanto un bel sito di zoccole on line…, quelle della rotatoria Kilpin che da casa fanno smart work…
Gianclint
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