Notizie sparse

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…ma prima bisogna cedere e, se una prima iniezione di liquidità è arrivata grazie al riscatto di Suso da parte del Siviglia per 24 milioni di euro, che ha permesso ai dirigenti rossoneri di gestire il mercato in entrata in tutta serenità, un’altra boccata d’ossigeno per le casse della società di via Aldo Rossi potrebbe arrivare grazie alla sempre più probabile uscita di Paquetà in direzione Lione. I semifinalisti della Champions League hanno avanzato un’offerta al Milan di 22 milioni di euro per il centrocampista. Paquetà è arrivato a Milano a gennaio 2019 dal Flamengo per 38,4 milioni di euro e ha siglato un contratto fino al 30 giugno 2023. Con la maglia del Milan ha disputato 44 partite realizzando una sola rete in una stagione e mezza. Il valore netto del giocatore al 30 giugno 2019 era di 33,67 milioni. Considerando una quota ammortamento di 8,417 milioni per la stagione 2019/20, il valore netto residuo al 30 giugno 2020 è di 25,5 milioni. Prendendo in considerazione i primi mesi della nuova stagione, il valore al 30 settembre 2020 dovrebbe essere indicativamente 23,1 milioni. In caso di cessione a 22 milioni, il Milan andrebbe a registrare una minusvalenza di 1,1 milioni.Tuttavia, l’effetto sul bilancio del club rossonero sarebbe comunque positivo per 10,4 milioni di euro. Nell’operazione va infatti considerato il risparmio sulla quota di ammortamento (8,4 milioni di euro) e sullo stipendio lordo del calciatore (3,1 milioni).

Fonte Calcio & Finanza

Riconosco a Maldini e Massara di stare svolgendo un ottimo lavoro se consideriamo la proprietà sparagnina e priva di alcun interesse sportivo agonistico. A questi di vincere non frega un cazzo, tanto meno a Fangazzidis che non ha ancora capito la regola dei tre punti nel calcio e pensa che sia come nel basket con i tiri da fuori. Di certo stanno lavorando in silenzio, senza proclami, senza le buffonate di quello che si ingozzava da Giannino con i suoi amichetti procuratori che gli rifilavano morti, sciancati, puttanieri, mignottari, piloti da strapazzo, suonatori di bonghi, mesciati, bigodinati, tatuati e pantagonnati. Continuo ad avere perplessità sul rinnovo dello svedese, ma ormai è fatta e aspetto il campo.  Anche il secondo portiere va bene, anche perchè Antonio Marchetta è francamente impresentabile.

E’ dimostrato quindi che la cessione di quella pippa di Suso, che come Spadino Selvaggi ha alzato un trofeo…, è stata utile su tutti i fronti: quello sportivo perchè nessuno ha sentito la sua mancanza…anzi…e anche quello economico. Ecco perché la cessione di Paquetà, teorico del tacco e suola, e miracolato sulla via del’esaurimento nervoso da panchina…, diventa necessaria per entrambi i motivi di cui sopra. Probabilmente è capitato nel Milan sbagliato, avrà giocato in ruoli a lui non adatti, ma la pagliacciata del rifiuto della convocazione per me è peggio di 20 autogol. Se veramente Maldini riuscirà ad appiopparlo al Lione, alle cifre riportate…, beh…sarà un capolavoro.

La preoccupazione di Dal Pino va ai club: «Il sistema rischia di collassare, togliere la possibilità di avere il fatturato da biglietteria per le nostre squadre è un elemento dirompente. Se possiamo fare le cose in totale sicurezza e per bene facciamo il bene di tutti. Noi abbiamo presentato un dossier in cui stadio per stadio andiamo a definire le modalità tecniche di accesso nel rispetto di tutte le normative, quelli che sono i carichi».«Abbiamo fatto un lavoro gigantesco. I presidenti chiedono a noi di affrontare il problema nelle sedi giuste, facendo le cose nel giusto non si può dire che il pubblico sia zero. Poi andrà controcorrente, ma sto dicendo cose normali, non sto dicendo di riempire uno stadio e mettere i tifosi uno vicino all’altro», ha concluso Dal Pino.

Fonte Calcio & Finanza

In tutta sincerità queste perdite finanziarie del mondo pallonaro…poco mi toccano; capisco che Andrea Agnelli sia molto preoccupato…e magari vorrebbe qualche aiuto statale…, ma mi piacerebbe che servisse a dare un minimo di moralità…ad un mondo totalmente immorale; tuttavia non mi illudo…anche perché leggo di rinnovi, adeguamenti, aumenti e commissioni (Acerbi). Chi dovrà farli questi sacrifici? Di sicuro li faranno i tifosi che non potranno recarsi allo stadio a passare qualche ora di svago (quelli civili); ecco che allora guardo all’unico lato positivo di questa triste storia: il Milan nella Covid Cup è stato primo. Ritengo che senza pubblico, molti dei nostri smidollati si esprimano al meglio…ed è l’unica consolazione in questo periodo veramente oscuro.

Dovevate vederlo Zlatan Ibrahimovic appena ha messo piede a Milanello, dopo la firma del contratto all’inizio di questa settimana. Ci viene passata costantemente l’immagine di un orco scafato, di un ricchissimo nomade del calcio senza sentimenti e senza cuore. Non è vero, ragazzi. Zlatan è entrato a Milanello come un bimbo entra al Luna Park. Sorriso, allegria, chiacchierate. Ibra ama il Milan, al di là degli ingaggi e al di là delle trattative. E’ questa la migliore garanzia per la stagione prossima ventura che va a iniziare. Grazie a Zlatan, il Milan vincerà tutte le partite che sono alla sua portata. Le altre, si vedrà sul campo.

Fonte Milan News

Così parlò il Muezzin di Casa Milan nella consueta preghiera del sabato mattina; le solite frasi di regime per giustificare ogni cosa: in pratica, dopo aver tenuto in ostaggio una società per settimane, aver firmato dopo aver ottenuto 7 milioni di euro netti ed ogni richiesta esaudita, non essersi presentato al raduno e fatto comprare un rampollo in terra di Svezia…, ci mancava che arrivasse a Milanello anche incazzato. Apprendo anche che non trattasi di nomade senza cuore, ma di milanista vero…oserei dire stanziale…che sta con noi da vent’anni per 4 euro. Siamo al negazionismo puro…, ai limiti del terrapiattismo.

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.