Parlare il giovedì mattina della partita di domenica scorsa sarebbe stantio e noioso; non si può negare che almeno adesso non ci si annoia come nei primi mesi in cui il tiro in porta era merce rara, rarissima…oserei dire; ciò accadeva con il Giammaestro il cui intento calcistico è noto a lui e al suo maestro ittico di Pescara, ma anche con Pioli. Partite oscene, terribili…sfociate nel massacro di Bergamo, massacro che ha dato la sveglia ai 646483648392 dirigenti che popolano Casa Milan con una densità superiore a quella della Cina. L’arrivo di Ibra è stato più l’inserimento di un mental coach che di un centravanti, ma forse serviva per ridestare un ambiente depresso che anelava al cornicione per buttarsi di sotto. Rimango fortemente scettico per i motivi che ho spiegato nel post della settimana scorsa, ma non si può negare che la squadra sia più volitiva e determinata rispetto al recente passato. Si rischia troppo, se l’Udinese metteva dentro una delle tre palle gol che si è costruita…non so come finiva. Devo ancora tessere le lodi di Castigliokko e questo è un bene, io chiedo solo continuità. Non è possibile fare una partita decente e poi sparire dal campo; se prendiamo tanti rischi è anche perché Kessie mi sembra totalmente andato e perso alla causa. Lo stesso dicasi per Rebic che ha ridato fiato a coloro che non vedevano l’ora di rinfacciare che siamo dei criticoni; peccato sia passato un intero girone dove ha fatto semplicemente schifo. E’ forte? Ce lo dimostri, da domenica prossima. Discorso questo che vale per tutti.
Ma l’equilibrio non conta solo in campo, ma anche e soprattutto fuori…dove riecheggia la parola Europa…ormai caduta nel dimenticatoio. Io credo che la parola continuità dovrebbe essere l’unico credo, altre volte invece la parola Europa ha coinciso con delusioni e batoste cocenti. E’ evidente che questo campionato disastroso ha definitivamente affossato Suso…i cui adoratori si riempiono la bocca di statistiche che recitano a memoria. La questione degli assist è di una ridicolaggine senza precedenti; nel calcio di una volta l’assist era il passaggio decisivo che metteva un attaccante in grado di segnare, alla Luis Alberto…tanto per intenderci. Che razza di assist sono quelli in cui un laterale la butta dentro sperando nella deviazione? Per me non contano quanto i primi e chi ti dice che con un altro giocatore non avresti vinto lo stesso? Le azioni dello spagnolo sono in forte ribasso come quelle di Piatek e Paquetà arrivati giusto un anno fa, un disastro.
Molto attivo anche il Milan. Oggi il procuratore di Paquetà, Edoardo Uram, ha incontrato Boban e Maldini per discutere della proposta del PSG di Leonardo che vorrebbe portare con sé il calciatore prelevato dal Flamengo solamente un anno fa per oltre 30 milioni di euro. C’è poi Gabbia, per il quale si attende un trasferimento in prestito al Parma, e soprattutto si è visto a Casa Milan il procuratore di De Paul e Zaracho, due vecchi obiettivi del Milan: vediamo se qualcosa si sbloccherà. Dalla Spagna, invece, non arrivano buone notizie sul fronte Dani Olmo: il talento della Dinamo Zagabria sarebbe sempre più vicino al Lipsia, una cessione che potrebbe arrivare già in questo mercato di gennaio. Suso del Milan rimane l’interesse della Roma che in cambio vorrebbe dare ai rossoneri Under, anch’esso in uscita dai giallorossi. Ma il ds Petrachi guarda su più fronti e pensa ancora a un ritorno di Shaqiri in Italia anche se il tecnico del Liverpool, Klopp, smentisce una sua possibile partenza: “Perché dovremmo pensare di dare via un nostro giocatore?” Secondo SportMediaset, per il momento in via Aldo Rossi non è arrivata nessun offerta convincente per Kris Piatek. Il polacco potrebbe però diventare presto un obiettivo del Manchester United, che nelle scorse ore ha perso per infortunio Rashford, il quale dovrà restare fuori per due mesi. Per lasciarlo partire, il Milan chiede almeno 30 milioni di euro. (fonte Repubblica e SportMediaset)
Sul piano mercantile le cose invece vanno sempre peggio; ad oggi ci siamo liberati soltanto di ingaggi, il Milan cede solo ingaggi. Non mi soffermo sulle toppe arrivate, sono toppe e quindi non vale la pena nemmeno commentarle. Ibra a parte. Se un trentottenne è tutto quello che sanno esprimere questi scienziati è veramente deprimente e deludente. Ma il fondo Cravott non intende spendere e allora a che serve questo stuolo di dirigenti? Dopo i soldi buttati a gennaio 2019 sono restii? Quindi o azzecchi al primo tentativo o amen. Dopo questo girone d’andata vomitevole…mi aspettavo ben altro. Mancano ancora diversi giorni…e francamente questo mi preoccupa…, un po’ perché non vorrei che tornassimo alle pagliacciate sulle giornate del Condor e similari e un po’ perché non vorrei che si facessero mosse azzardate su giovani di talento (da dimostrare) che saranno abili e arruolabili nel 2075. Come sempre non c’è una via di mezzo: o poppanti o dinosauri. Ma se arriva Emerson? MERCATO SONTUOSO!
Gianclint
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