Lo so, parliamo di passione allo stato puro, quindi tentare una riflessione su basi cartesiane è veramente dura se non impossibile, ma siccome a me piace farlo allora ci provo lo stesso. Mi rivolgo a voi, ma la domanda l’ho fatta prima a me stesso mentre finiva lo strazio vomitevole della partita contro i viola. La stessa domanda, ma senza rispondere, mi era balenata già a Torino, proprio mentre Piatek sparava sui cartelloni pubblicitari un tiro svirgolato in maniera rudimentale. E mentre quelle quattro pippe, che indossano indegnamente la nostra maglia, vagavano per il campo di San Siro alla ricerca del pallone come delle pecore…, ecco che la stessa domanda mi è balenata di nuovo. Ma per quale motivo mi incazzo ancora, dopo quasi un decennio di prese per il culo epocali, campagne acquisti dispendiose, giocatori strapagati e osannati e va sempre maledettamente peggio? Perché iniziare già a maggio con quella stupida diatriba sulle nuove maglie se poi la devo vedere addosso a scarponi come il turco? Eh si perché il turco mi ha fatto sprecare fiato e parole per dargli tempo, ma adesso il tempo è finito. Non è possibile vedere sempre gli stessi errori, palla persa e gol, quasi automatico. Per lui si deve parlare di “autobalistica”, perché con una precisione quarzica manda in gol gli avversari. Spediamolo e di corsa a casa sua dopo averlo accompagnato sull’aereo ed esserci accertati che sia legato ed imbavagliato. Fuori dai coglioni.
Perché la maglia la deve indossare un essere amorfo e appena semovente come Suso che da anni fa schifo (tranne in pochi periodi in cui illude)e provoca vomito anche nel canile comunale? Provate a far vedere qualche sua giocata (eufemismo) al canile della vostra città o paese e vedrete che i quadrupedi inizieranno ad azzannarsi a vicenda fino a mangiarsi gli uni con gli altri in un acquitrino di sangue. Guardate quell’altro esemplare di Kessie…, una cosa raccapricciante: davanti alla porta (magari sarebbe stato invalidato) è riuscito a fare una cosa che francamente non pensavo di dover vedere ad un giocatore della mia squadra. E osservate la faccia che fa dopo quella vaccata! Come dire…”…e che cazzo volete da me?” Niente, non vogliamo un cazzo se non che te ne vada e al più presto. Questi giocatori la maglia non la devono indossare, andrebbero denudati. A differenza di Castgliokko…al quale va anche rasata la testa e ficcata una parrucca. Trovo offensivo che certa gente, che non serve oggettivamente ad un cazzo…, si presenti in campo in queste condizioni.
Avrete notato che ho preso in considerazione acquisti di tutte le gestioni, tanto sono anni che vengono comprati giocatori di bassa lega che andrebbero spediti in Angola tra il primo e secondo tempo. Lo Sporting Cabinda li attende impaziente per panchinarli. Il Condorasino ha segnato un lustro di rottami e bidoni che, per scriverli, tutti ci vorrebbe una giornata, tanto che l’arrivo di Fassone e Mirabelli suscitò entusiasmo per le modalità del mercato e per la determinazione nel prendere i giocatori. Niente, non se ne salva uno, uno strazio senza fine che paghiamo salatamente in termini di limitazioni Uefa ed esclusione dall’Europa. Mandati via, e giustamente, Fassone, Mirabelli e tutti gli stramaledetti cinesi della malora…, sono arrivati al capezzale quelli competenti, quelli che sanno di calcio, quelli che, avendo giocato a pallone…, ne sanno e ne strasanno. Higuain non rende? Non ha voglia? Devo trovare un centravanti che ci faccia svoltare, ma io sono un competente e ho il taccuino pieno di nomi…e ne ho uno che posso aver notato solo io, nessuno dei comuni mortali ci penserebbe: il capocannoniere del momento. Cazzo…e servono scienziati per guardare la classifica cannonieri? Oggi ci ritroviamo un giocatore stramorto ed involuto che segna su rigore e zittisce i detrattori…, ma smettila, ridicolo. Non stoppa un pallone dall’anno scorso e fa polemica.
Potrei continuare a rovesciare insulti a tutti, ma tanto sapete come la penso, ma il ragionamento su cui vi voglio portare è che il GIAMMAESTRO ci sta mettendo del suo e anche tanto, ma le colpe vere stanno nei pipponi schifosi che vanno in campo e in una dirigenza imbelle che continua l’opera di distruzione delle precedenti, volendo intendere che l’attuale disastro ha ragioni profonde. Ma qui bisogna prendersela con chi ha scelto questo pseudo allenatore, con chi lo ha fortemente voluto, millantando un progetto che non esiste. Se hai un progetto vero non ti parti da Miami per portarmi un cervellotico che si atteggia ad asceta e che pronuncia frasi sconnesse e senza senso. E non è nemmeno un problema di post partita, ascoltatevi (se ne avete lo stomaco) la conferenza sabato: a parte che continuiamo nella solita buffonata che facciamo fare la prima domanda (con argomento a latte e miele, disgustoso) al portavoce del Milan (è come se il presidente degli Usa in conferenza consentisse la prima domanda al suo portavoce), il Vate di Bellinzona parla di perdita delle coordinate, di alcuni dettagli sfuggiti al suo controllo e di particolari che hanno influito negativamente con il solito atteggiamento da asceta che porta un suo verbo (a Torino ha parlato di verbo…).
Come cazzo si fa a ricostruire il Milan scegliendo un allenatore, a dir poco cervellotico ed inquietante, e senza nemmeno dargli i giocatori che gli servono. Lui stesso parla di squadra che gioca senza allenarsi, senza un gioco d’insieme. Delle due l’una: o sono cretini o lui non si spiega. Ma io lo sapevo che finiva così, dopo una settimana in cui non si è parlato d’altro che di stadi futuribili e dei primi 65 minuti celestiali di Torino, dove il discepolo del Vate Ittico Galeone si è anche divertito (parole sue). Me cojoni! E qui entriamo nel solito male endemico che è la comunicazione interna ed esterna al Milan, una metastasi a cui non si riesce a porre fine. Ora già immagino il nuovo mantra: dopo i 65 minuti da antologia…., adesso si riparte dai due minuti di Leao! Povero Leao, adesso vedrai che ti beatificheranno, ma se non giochi al centro e da solo…con questi qui finisci male. Volevamo tutti quelli nuovi, ma in questo marasma sono miseramente naufragati. Certo…se ti azzardi a dire che hanno preso due giocatori retrocessi…ti scagliano contro il loro guardiano, il Muezzin di Casa Milan che ti elenca 30/40 casi di giocatori che erano retrocessi, ma che poi se la sono battuta con Maradona, Schiaffino e Pelè. Peccato che esisteranno 4000 esempi di giocatori retrocessi che hanno fatto più schifo della stagione precedente. Così la finiamo con certe sciocchezze e magari riduciamo al silenzio chi da oltre 10 anni non ne azzecca una.
Ma perché allora arrabbiarsi, dicevamo? Io mi potrei arrabbiare se esistesse un progetto sportivo, ma tale progetto non esiste e quello che fanno credere sono solo favolette ad uso e consumo dei creduloni. L’Atalanta ha 128 aziende sotto contratto come sponsor e molte sono eccellenze nostrane, magari ci mandiamo Fangazzidis a ripetizione così impara qualcosa. Dopo quasi un anno la sua presenza è del tutto inutile e nociva. È il braccio armato dei proprietari benefattori e filantropi che aspettano solo di venderci, ma siccome non sarà cosa semplice (poi magari mi sbaglio), ecco che siamo condannati a vivacchiare in attesa:
- della terra promessa
- del ritorno del Messia
- dell’edificazione di uno stadio
- di un allenatore di calcio vincente
- di uno sponsor di Fangazzidis
- di una vera comunicazione
Questi sono i miracoli che siamo costretti ad attendere. Certo poi ci sono gli illuminati, coloro che se gli chiedi dello schifo della classifica ti dicono che lo sapevano; se gli chiedi di un gioco inesistente ti dicono che lo sapevano, se gli chiedi di 3 gol, di cui due su rigore, ti dicono che lo sapevano. Ma allora cazzo, se lo sapevi per quale minkia di motivo è accaduto? Si sono tranquillizzati per essere passati al 4-3-3, ma allora che lo hai preso a fare il GIAMMAESTRO? La squadra è troppo giovane, si lo sapevamo. Ho scopato la mia amante senza preservativo e quella è incinta, si ma lo sapevo. Questo siamo, una barzelletta in attesa nemmeno delle risate, una barzelletta triste. Per me vivacchiare non è calcio, vivacchiare non serve a nulla, come quasi ignavi, ignavi che appunto Dante punisce facendoli correre dietro a delle bandiere. Non bisogna prendersela, non ne vale la pena, non c’è progetto sportivo, c’è solo un ipotetico progetto finanziario. Basta saperlo, basta dirlo, basta spiegarlo, senza prendere per il culo i tifosi. La mia paura è una soltanto, che il GIAMMAESTRO perda definitivamente la testa e il tutto finisca in tragedia, ma io ho anche una paura peggiore, che gli illuminati portino l’ennesimo loro amichetto, qualche figlio del Giannino disoccupato. Il loro taccuino è questo. Capito ragazzi? Non prendetevela, anche se in questo momento sono incazzato.
Gianclint
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