Ahahahahahahahah è fantastico, ogni volta che scrivo un articolo e me la prendo con qualcuno, costui si riscatta immediatamente pur di contrariarmi; chiaramente scherzo, ma l’ultima volta me la sono presa con i portoghesi in genere ed in particolare anche con Dalot che vorrei fosse lasciato a Manchester durante l’imminente trasferta; ma il buon Diogo ha sfoderato una prova maiuscola suggellata da un gol esteticamente stupendo. Mancava solo una rovesciata in gol di Meitè e potevo annunciare il mio ritiro; ma quest’ultimo, seppur privo della gioia di aver gonfiato la rete, ha fatto una bellissima partita con una prestazione molto concreta per tutti i 90 minuti, contribuendo, insieme al maestoso Kessie, a dominare il centrocampo in maniera perentoria: attenzione, costanza, dedizione, intelligenza e finalmente si è visto quel giocatore che doveva darci una mano, e ce l’ha data!
Potrebbe sembrare che non ne imbrocchi una, ma gli amici del blog possono testimoniare con quanta passione e audacia io sostenga e porti avanti la titolarità in campo di Rade Krunic, Dio lo benedica. Impegnato da trequartista ha fatto una prestazione fantastica, impreziosita da una punizione che se l’avesse segnata Ronaldo o qualche altro mammasantissima ci sarebbe stata una festa a Sky con 5000 invitati alla faccia delle norme anti-covid, una festa hawaiana. Poi, il mio “pupillo” non solo mi segna su punizione, ma addirittura su quello stramaledetto campo: ragazzi l’urlo al balcone è stato un atto doveroso e profondamente giusto. Grazie Rade, grazie di cuore! Ma tutta la sua partita è stata ottima, ragazzo umile, educato e dotato anche di qualche numero. Una risorsa molto preziosa. Ah se avesse segnato da centrocampo a Roma…altro che festa hawaiana, festa messicana!
Oltre a queste prodezze individuali è stata tutta la squadra a fornire un gioco bello e continuativo, ed è proprio l’incostanza il marchio di fabbrica della gioventù; probabilmente fino ad oggi i ragazzi sono andati ben oltre quelle che sono le loro reali potenzialità . Tuttavia, ancora una volta, in un momento di totale emergenza è uscito quel carattere che con qualche titolare ultimamente è venuto meno: c’è da riflettere su questo aspetto. Non mi si venga a dire che quella di Domenica era una partita facile perché non ci sto affatto; a Verona non è mai facile e ve lo dice chi su quel campo ha lasciato lacrime, rabbia e qualche anno in meno in paradiso. Vincere a Verona e goderne è il dovere di chiunque indossi quella maglia e la sostenga. Per me sono stati 3 punti meravigliosi.Â
Tutta la partita è stata sotto il controllo dei radar del nostro centrocampo con la contraerea dei difensori che, nonostante capitan Vecchia Romagna, hanno limitato ogni velleità offensiva degli scaligeri. Questo risultato è fondamentale per continuare il nostro campionato senza fare tanti calcoli e con qualche pressione in meno. Facciamo il nostro, poi si vedrà . Non voglio assolutamente avere il rimpianto dei 3 punti contro lo Spezia o dei 2 punti persi contro l’Udinese, questo non lo sopporterei. Ora ci aspetta Manchester, francamente mi eccita più la partita in se e l’avversario che la posta in gioco: non faccio mistero di non tenere affatto a questa competizione, che, per come è strutturata, costituisce più un impedimento che un giovamento: ma ormai, come si dice, siamo in ballo e balliamo.
Mi auguro soltanto di non sacrificare su questo altare tutto quanto fatto di buono fino ad oggi, sarebbe un peccato inestimabile; il recupero di molti titolari potrebbe consentirci di avere una parte finale del campionato ad oggi impensabile, ma attenzione, occorre capire cosa si intende per rientro. Un rientro appunto come quello dell’ultimo Benaccer non è un rientro, il ragazzo era in evidente difficoltà o come lo stesso turco che passeggiava. La titolarità per diritto acquisito non è un concetto da portare avanti, rischi di avere un Krunic in panchina che invece può essere molto utile; lo stesso Hernandez non mi è piaciuto nelle ultime esibizioni: presuntuoso, arrogante, superficiale e quindi non solo poco efficace, ma addirittura, a mio modo di vedere, anche deleterio. Pioli ha il dovere di puntare, di volta in volta, su chi da garanzie e non sui nomi. Ho sognato Rade a Manchester, vai Rade, radili al suolo. Forza Milan.
Gianclint
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