Segnali di vita

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Brahim Diaz al Milan, questa volta ci siamo per davvero. Un’idea nata nelle scorse settimane, con l’intenzione di mettere a disposizione di Pioli il prima possibile un nuovo rinforzo offensivo, e ormai davvero prossima alla chiusura. La trattativa con il Real Madrid non è stata facile visto che i Blancos fin dall’inizio sono stati chiari sul non voler perdere il controllo del giocatore (si veda l’operazione Reinier al Borussia Dortmund) e fino alla fine sono rimasti sulla propria posizione, rifiutando quindi il diritto di riscatto e controriscatto proposto dal Milan. Dopo giorni di contatti e discorsi sulla formula oggi i rossoneri hanno accontentato finalmente il Real, con il giocatore che è così pronto per lo sbarco in Italia, previsto per domani. Si sta organizzando il suo arrivo a Milano, fra tampone obbligatorio e visite di rito, previste fra giovedì e venerdì, prima della firma. Brahim Diaz è quindi pronto ad iniziare la sua nuova avventura rossonera, seppur in prestito secco, e mister Pioli potrà così contare su un nuovo rinforzo offensivo: stando a quanto appreso dalla redazione di MilanNews.it le due società comunque si aggiorneranno nel corso della stagione per discutere sulla formula per un possibile acquisto.

Fonte Milan News

Stadioni entra nel nuovo stadio

Vi confesso che se avessi scritto la settimana scorsa sarebbe stato un post fortemente negativo e critico, più del solito. Non che adesso faccia salti di gioia e cortei imbandierati, ma almeno, come ho scritto nel titolo, ci sono dei segnali di vita. L’acquisto di Tonali e quello probabile di Diaz, specialmente il primo, sono finalmente due bei movimenti. Tonali è, in prospettiva, uno dei migliori centrocampisti del futuro, un giocatore giovanissimo, ma con esperienza di serie A. Di certo è un acquisto importante in un settore nel quale da decenni facciamo pena. Lo stesso Diaz ha l’imprimatur del Real e se va come Hernandez è un altro bel colpo di Maldini. Anche le condizioni economiche delle due acquisizioni mi sembrano molto interessanti, specie considerando i prezzi che girano di questi tempi.

Certo, noi giochiamo a due a centrocampo e Tonali invece ha sempre giocato minimo a tre. Se è forte come si dice si adatterà e servirà anche la mano di Pioli verso il quale io non nutro fiducia sterminata. Dipende tutto dal fatto se il Milan è quello pre Covid o dopo. Questo è il reale dubbio di questa stagione, sulla quale grava questa pesantissima incertezza. Volendo eliminare qualche pippa e volendo partecipare in maniera fattiva anche alla competizione europea, il nostro mercato non può certo terminare così. So di essere tra i pochissimi, o forse sono un caso isolato, ma io ero e resto contrario alla conferma di Ibra, specie se teniamo presente la manfrina fatta per spillare più soldi possibili. Non accetto che ci sia un progetto fondato su un 39enne e che ci sia un allenatore piagnucolante che senza di lui non saprebbe cosa fare. Probabilmente, anzi sicuramente, sono io che prendo un abbaglio e, come ho sempre fatto, sarò il primo a comunicare i miei torti.

Riprendendo un post di Seal, mi chiedo cosa faremo fino al 2024, anno in cui, presumibilmente, Stadioni farà il suo ingresso trionfale nel nuovo stadio con la biga di Ben Hur! Si può continuare a puntare su qualche gloria del passato e giovani ragazzi? Ma tra i quasi 40 di Ibra e i 20 di Tonali c’è la possibilità di vedere qualcosa di diverso? Eh ma costano! E sti cazzi? Perché vi risulta che Elliott abbia dichiarato ufficialmente di essere di passaggio? Ma quel “we are acmilan” è un semplice slogan commerciale o forse si deve continuare a sperare facendo i ragionieri e commercialisti? Vi lascio con questo grido di dolore. Un caro abbraccio a tutti.

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.