L’edizione odierna di Tuttosport riferisce questa mattina che ieri è iniziata a Changchun ieri la serie di tre eventi, organizzati da Milan China, nei quali verrà presentato il progetto siglato dai rossoneri con il CNGEF (China’s Next Generation Education Foundation) per avviare e promuovere la divulgazione del calcio nelle scuole elementari. Oggi, il progetto sarà a Guangzhou, mentre domani a Sanya sarà presente anche il presidente rossonero, Yonghong Li.
Diventa sempre più difficile, di settimana in settimana, articolare dei pensieri di senso compiuto sul Milan; attività agonistica ferma, mercato imbalsamato, notizie societarie pressoché inesistenti se si eccettua la solita ridda di notizie relative a ipotetici soci misteriosi, ipotetici rifinanziamenti ancora inesistenti, ipotetiche scalate e via discorrendo. Insomma non c’è una cazzo di notizia certa. Niente, un totale vuoto comunicativo, ormai di tipo cinese in tutti i sensi. E per fortuna che ci sarà il tornado dell’Uefa a soffiare su questa bonaccia che è qualcosa di stucchevole. Ecco allora che finalmente arriva una bella notizia, finalmente Yogurt mette insieme un po’ di persone per una riunione stile Stanhome. In Cina sono volati gli ambasciatori Baresi e Massaro per questo mega progetto di divulgare il calcio nelle scuole cinesi. Milan China nei desiderata proclamati da Fassone doveva già portare utili, per adesso mi sembra che porti un po’ di ragazzini delle elementari a scuola di calcio, oltre al leggendario accordo con la presidentessa scosciata della Salaria China Enterprice. Qui mancano i soldi, la cui attesa è quasi pari a quella del Messia, ma in Cina cominciamo dalle elementari. E’ già tanto che non ci siamo rivolti alla materna. Addirittura per questa merenda ci sarà anche Yogurt, riapparso miracolosamente. E recentemente Fassone è intervenuto affermando:
“Un accordo commerciale che andiamo a stipulare attraverso la nostra società cinese, Milan China. Ha avuto un periodo di rodaggio con la costituzione della società lo scorso mese di ottobre, poi con lo startup di una serie di contratti stipulati dal nostro direttore commerciale. Questo terzo accordo è particolare. Non fa parte delle sponsorizzazioni, ma ha caratteristiche speciali, vanno al di là dei rapporti tipici. E’ più un accordo di strategia, di programmazione di lungo periodo. Un accordo volto a massimizzare i ricavi. Per i club cinesi una delle cose più importanti è costruire giovani calciatori cinesi. La Cina è passata dal periodo di grande importazione di stelle, al momento della crescita dei talenti locali. In quest’ottica il Milan rappresenta un bacino di conoscenza e di know-how, tanto che un club come questo ha ritenuto opportuno creare una fusione di sviluppo perché il loro settore giovanile nei prossimi anni si sviluppasse con le metodologie del Milan. In questo caso ha una valenza tecnico/commerciale, vogliamo supportare un settore giovanile per far sì che nascano giocatori cinesi pronti a vestire in un futuro la maglia della loro squadra”.
E’ grandioso il nostro AD, potrebbe parlare per ore senza dire nulla. Grande enfasi, trombe, peana e ditirambi e per cosa? Io credo che tutto ciò sia una grande farsa, una bella cortina di fumo per parlare di altro. Quello che trovo assurdo è che di questa forca caudina chiamata Uefa si sa da tempo immemore, sono mesi che si va avanti con questo problema, ma nulla turba la tranquillità zen di Yogurt, Fassone e della combriccola comunicativa. Anzi, si manda avanti il solito esperto di editoria sportiva nei giusti toni che sabato, nella preghiera dei fedeli, ha toccato i cuori dei soliti, di quelli che ci cascano ancora. Il tifoso medio vuole sentirsi dire questo: se si perde è colpa degli arbitri, se si subisce qualche torto c’è il solito palazzo che massonicamente ordisce piani segreti. Nel consueto vomitoriale sono stati ripercorsi tutti i soprusi subiti dal Milan dal giorno della partenza di Cristoforo Colombo da Porto Palos fino alla sentenza Uefa prossima ventura. Un elenco straziante come la lettura dei nomi delle vittime di una strage, purtroppo ne ha saltata una: due morti delle Twin Tower erano milanisti trucidati dal Bin Laden dell’Uefa. Poi li ha detti tutti. Ma per favore…
Secondo quanto rivela questa mattina Repubblica, Yonghong Li ha ricevuto un’offerta da un nuovo soggetto che sarebbe disponibile a mettere 150 milioni di euro nel club rossonero, entrando in un primo momento con una quota di minoranza e prendendo il controllo poi.
Notizia circostanziata e piena di particolari. Un approfondimento straordinario in odore di Pulitzer ,se non lo rivince Ordine con la storia delle uova al tegamino…
Dopo i 10 milioni versati ad inizio mese, ora mancano ancora 32 milioni di euro per completare l’aumento di capitale richiesto dal Cda del Milan nelle scorse settimane. La novità è che quest’ultima tranche potrebbe non arrivare più da Yonghong Li, ma dal nuovo socio di minoranza: lo riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport che spiega che una parte dei soldi che Li incasserebbe da un imprenditore interessato alla partnership potrebbero essere desinati a questa causa.
Ahahahahahahahahaha porco mondo è una comica. Ogni tranche viene da un posto diverso, adesso la facciamo più complicata, anche da un socio diverso. La prossima arriverà da luoghi diversi, persone diverse e magari in monete diverse, fino al grande bonifico finale che arriverà da Saturno. Dicevo prima che si sapeva da tempo della possibilità di una pesante sentenza Uefa, ma del nuovo socio ce ne preoccupiamo alla fine, tipo lo studente che il 5 giugno vuole riparare ad un anno di fancazzismo. Io continuo a pensare che l’Uefa sarà l’occasione per fare chiarezza, altro che uomo nero che ti viene a trovare la notte per squalificarti. Finiamola.
In conclusione non si sa nulla, sappiamo solo che potrebbero farci un gran culo, che forse esiste qualcuno che vorrebbe diventare socio di minoranza e non se ne capisce il perchè, visto che metterebbe dei soldi senza comandare…(a meno che non ci sia poi un accordo per diventare socio di maggioranza), non si sa che fine hanno fatto i rifinanziamenti, niente di niente. Forse i 32 milioni li recuperiamo con le iscrizioni dei bambini delle elementari alle scuole calcio. Mamme e papà cinesi, finanziateci!
Gianclint
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