Tra una vittoria insperata, una realtà triste e un futuro incerto

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Prendiamo quanto di buono poteva scaturire dopo la partita contro la Sampdoria: il passaggio del turno. Ecco, oltre ai due magnifici gol di Cutrone e alle mirabili parate di Reina, non c’è altro. Calcio, come al solito, inguardabile, abulia cronica, stitichezza seriale e alla fine due gol nei tempi supplementari, gol veramente belli: uno su cross di Conti, che è la più bella gioia della serata, l’altro su assist del turcodisastro. Il passaggio di Hakan, unito ad altri bei lanci, sono le uniche cose che gli sono riuscite, in un panorama desolante, fatto di passaggi sbagliati, dribbling mai tentati e ripartenze abortite. Si può giocar male e si può far schifo, ecco, il turco ha fatto schifo. Del resto, oltre Abate, non vedo giocatori cresciuti sotto questa guida tecnica, ma questo è uno dei tanti problemi.

Mi aspettavo una crescita, ma il gioco langue, le partite sono sovrapponibili e la discriminante è solo ed esclusivamente l’episodio. Se questo ci gira a favore ne usciamo vincitori, se invece l’episodio è contrario soccombiamo. Non possiamo opporci alla “tuke” per dirla alla Chiara. Non avendo un gioco, ed ormai è assodato, non avendo particolari solisti, siamo ostaggi del destino. Il destino ci è stato favorevole con il dio Reina capace di scendere sulla terra  e prendere tutte le saette che gli dei nemici scagliavano nella nostra porta. Senza un Reina in stato di grazia saremmo qui a piangere le solite lacrime amare. E’ possibile tutto ciò? Per me no, per me la questione del gioco rimane centrale.

Ti si stringe il cuore a vedere Higuain abbandonato al suo destino, a giocare da solo contro sei avversari, con un turco che proprio non ne azzecca una ed un Castigliokko che dura come le pile comprate al discount: dieci minuti. Le metti in una radiolina e mentre cerchi la stazione…quelle sono già finite. Questo è Castigliokko; cazzo, ci volevano gli scienziati per trovare sto fenomeno. Poi però è colpa di Higuain. Noi non lo abbiamo messo in condizione di rendere perchè, da anni, siamo una squadra dal gioco vomitevole, dal gioco lento e senza senso, con allenatori ignoranti dal punto di vista offensivo che si succedono senza soluzione di continuità. Serve uno che abbia un gioco offensivo fino al suicidio, ma se hai un portiere che tocca più palloni di un centravanti dove cazzo vuoi andare?

A questo aggiungasi gravi errori di gestione, errori che denotano grande improvvisazione. A luglio prendi Higuain e lo prendi in prestito, lui vuole l’acquisto perchè è Higuain, ma noi non possiamo, posto però che un prestito a 18 ml non è altro che un obbligo di riscatto mascherato. Poi però affermi che se si va in champions Higuain verrà riscattato oppure torna al mittente. Ti credo che quello non ci sta, posto che passa le partite ad aspettare un solo pallone giocabile che sia uno. Affermare che Cutrone è ben altra cosa vuol dire non accorgersi che è entrato da seconda punta, non da punta unica sola e abbandonata; sono due sport diversi. Non mi sembra che Cutrone dal primo minuto abbia fatto sfracelli o sbaglio? E tutti i centravanti che si sono succeduti? Forse il problema è altrove.

Rido fino alle lacrime sentendo parlare di Piatek, ancora un prodotto del Gormitaro? Se fosse vero cadremmo nel ridicolo, 586958746456 dirigenti e quello che sanno fare e guardare la classifica cannonieri e scegliere il polacco? Cazzo, ero buono pure io. Io pensavo che questi illuminati avessero chissà quanti nomi! Lo stesso Maldini è un lustro che vuole il Milan e da protagonista; idee? Per ora nulla; ripeto, allo stato attuale non vedo cambi di passo tali che mi facciano sperare in un futuro migliore. Forse il migliore è Gazidis se è vero che si è opposto all’acquisto di qualche mammasantissima che costava un botto e fa panchina da sempre. Se le idee sono queste c’è da essere preoccupati. Il meglio che si riesce ad espreimere sono Castigliokko e minacce basate su movimenti ciclistici? Aspetto fiducioso, ma i prodromi mi preoccupano.

Forti del passaggio del turno, si va a Gedda a giocarsi la Supercoppa. Già il fatto che si è gli sfidanti della Juve in quanto quelli che hanno perso la Coppa Italia…, la dice lunga sullo status attuale e sul gap che ci divide. In ogni caso ci siamo noi ed altri no; la differenza tra noi e loro è tale da autorizzare i pronostici basati solo su regole ferree e razionali:
A) nel calcio non si può mai dire; B) il pallone è rotondo.

Con queste premesse siamo alla speranza che cerca di accoppiarsi con il miracolo, in un amplesso che richiama certi romanzi di Isaac Asimov: fantascienza. Se di speranza si deve proprio parlare allora speriamo in un Milan diverso, in un Milan in serata di grazia, in Higuain che sappia riprendersi il proscenio, con la tecnica ed il cuore. Caro Gonzalo, cuore e tecnica…e mi raccomando Forza Milan. A me della Supercoppa interessa poco, quasi nulla…, mi basta rovinare una serata a quelli lì. E che sarà mai.

Gianclint

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.