We were A.C. Milan

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Ha ragione Max, smettiamola di andare avanti con i luoghi comuni, con le frasi fatte, con i “noi siamo questi”, “il club più titolato dell’universo”, “l’Europa è la nostra casa” e via discorrendo. Ormai, come ho avuto modo di scrivere in passato, il Milan non c’è più, dopo la sua trasformazione in quel sudiciume chiamato Giannino, nel suo tentativo di ritorno con la metamorfosi cinese e con questa americanata attuale. Finiamola, una volta per tutte, con il prendere in giro i tifosi con programmi che non trovano quasi mai attuazione. Si promette, si sproloquia, si fanno congetture, si buttano soldi, ma non si riesce, da oltre un lustro, a centrare un misero, schifoso, pidocchioso ed purulento quarto posto. Non si riesce da quasi un decennio a vedere una partita decente, ma sempre un calcio bradipo, noioso che viene voglia di smettere di guardare dopo pochi minuti. Sempre nello stesso periodo, sento la solita litania del Milan ai milanisti ed i risultati non cambiano di una virgola, con l’aggravante di aver bruciato irrimediabilmente figure storiche del milanismo recente.

Nell’immagine Giampaolo tiene d’occhio la linea di centrocampo e le linee intermedie tra i reparti…

Adesso il plenipotenziario del fondo che ha la proprietà di questa società, a cui non riesco più a dare un nome, dopo mesi di silenzio e profonda meditazione, ha partorito un piano strategico innovativo e a cui nessuno aveva mai pensato: il Milan dei giovani! Giovani da comprare a poco prezzo per poi rivenderli, mantenendo alta la competitività. Cazzo che genio, per quale motivo non abbiamo avuto un simile stratega prima? Ah già, prima di arrivare sul pianeta terra si è dedicato al pianeta Urano che ha rilanciato con la politica dei giovani alieni per poi arrivare all’Arsenal che ha risanato e portato ad un buon fatturato…senza mai vincere un cazzo. Visto che insieme ad Elliott ha preso in mano la situazione…pensavo avesse già un piano esecutivo, avesse un direttore sportivo già operativo ed un tecnico innovativo e rampante con cui rilanciare il defunto Cinogiannino.

E invece ha iniziato una trattativa estenuante con Maldini e della quale, mentre scrivo, non vi è alcuna ufficialità. Eisenhower ci mise meno, proprio in questi giorni di 75 anni fa, a dare il via allo sbarco in Normandia sperando in una  pausa meteorologica. E si ricomincia con il Milan ai milanisti, la storia, i padri, i nonni e via dicendo. Maldinhower deve ancora decidere, ma già ci porta in dono una grandissima intuizione (seconda solo a Birsa…): Marco Giampaolo. Fatemi capire, arriva un AD da Urano, un dirigente che vuole farlo da un decennio e che partoriscono? L’ultimo rimasto da un curriculum per nulla entusiasmante. Chiaramente tutto l’ipocrita mondo del calcio tesse le lodi di Giampaolo: si va dal genio al messia, dall’apostolo al teorico, dallo scienziato al predestinato. Ora, io non voglio discutere il buon Giampaolo, che mi sta simpatico ed è anche una brava persona, non certo uno dei tanti raccomandati che abbiamo visto occupare indegnamente la nostra panchina, ma mi sarei aspettato un tecnico diverso, qualche emergente europeo dalle idee offensive e rivoluzionarie. Lo stesso Gattuso si è consumato mentalmente nelle sue turbe legate alle trincee, alle gavette, alle baionette, veleni e ritirate; ha abbandonato per consunzione mentale, rinunciando pure ai soldi pur di liberarsi di questo fardello. Non mi sembra che Giampaolo abbia questa caratterialità tale da farsi carico dei problemi del Cinogiannino. Mi sbaglierò, ma se è lui il prescelto da Maldinhower…allora benvenuto. Caro Marco, fatti comprare i giocatori che ti servono, non necessariamente quelli della Samp…, e fai un calcio propositivo che io di catenacci non ne voglio più vedere. Non si riparta dall’idea che basta un punto in più perché si riparte da zero, al netto delle cessioni più o meno dolorose che ci saranno, visto il piano sanguinoso e da stridore di denti ideato da Urangaz. Naturalmente un vero giudizio si potrà dare a mercato concluso, ammesso che ce ne sarà uno…, per ora sono solo semplici sensazioni.

Osservo però che siamo a giugno e non c’è ancora, mentre scrivo, un direttore sportivo, nemmeno in pectore. Conoscendo i miei polli temo che sarà  il solito milanista storico, il solito “inventato” dell’ultima ora, arte in cui non abbiamo rivali da sempre. Addirittura il Telecavallino, delirando dal suo blog, dopo aver profetizzato il mercato sontuoso con Emerson, i record di Pato che avrebbe raggiunto Nordahl, il divieto di scambiare lo stesso Pato con Messi e la firma ad agosto di Ibra…, vorrebbe Giovanni Galli. E dai con il Milan ai milanisti, non se ne esce. Osservo sempre che un direttore sportivo non si sceglie a giugno e chi li ha se li tiene, a meno che non si prenda il solito fallito che si inventa il mestiere. E in una fase del calcio moderno nella quale i giovani talenti vengono prelevati dalle culle…, noi arriviamo adesso comodi comodi, senza nessun esperto…, e ci costruiamo addirittura non la panchina, ma un’intera strategia aziendale! Sono esterrefatto! E chi li va a scegliere i giocatori nei vari campi? Maldini? Il nuovo ds che non esiste?

Ma io già li sento i talebani della nuova strategia…”ma dagli tempo, sono arrivati adesso!” Ecco, io di questo “sono arrivati adesso” mi sono rotto i coglioni, anche perché, stando così le cose, non sarà l’ennesimo anno zero, ma -1…, proprio perché non sei pronto e strutturato a mettere in atto una politica completamente diversa, tenendo presente le esigenze di bilancio (cessioni) e questo stramaledetto fpf che è diventato il vero nemico da battere. Qui non si lotta per raggiungere chi hai davanti, ma per evitare gli effetti nefasti delle decisioni Uefa. Chiaramente tutti i mangia a sbafo della fanfara mediatica hanno cambiato registro, anzi hanno modificato solo un paio di paroline, siamo passati dal Lodo Mondadori alla Sentenza Uefa. E giù a nastro sulle difficoltà e sulle iniquità, del resto trattasi di regole nate stanotte…; senza parlare dei complottisti a cui lascio volentieri il proscenio. Io appena leggo la parola compl…, spengo. Non me ne frega un cazzo. A questo aggiungasi che la Juve è la Juve, il Napoli (che non ha mai avuto il nostro fatturato) ci sta davanti e l’Inter sta creando i presupposti per una rinascita. Quindi Urangaz e Maldinhower, più il fantomatico DS, dovranno, con tutte le difficoltà sopraelencate, costruire un undici che arrivi necessariamente quarto! Altrimenti l’hanno successivo si punterà ai primavera, poi agli allievi fino al Milan dei poppanti. Ma a chi dobbiamo questa triste fine? Secondo i bene informati tutto sarebbe dipeso dalle politiche scellerate della gestione Berlusconi/Galliani del Giannino degli ultimi anni e dal colpo di grazia di Fassone/Mirabelli. Ormai è universalmente riconosciuta, a tal punto che perfino il querelatore seriale, l’esperto di editoria sportiva nei giusti toni, nella preghiera del sabato ai suoi fedeli…, ha affermato quanto segue:

…Negli ultimi anni della storica proprietà Berlusconi, si è valutato che quello del FPF sarebbe stato un problema della proprietà successiva. Nell’unico anno cinese, si è pensato di spendere tanto per restituire chiavi in mano un Milan competitivo alla casa madre del calcio europeo, ma abbiamo visto e vissuto in prima linea come sono andate le cose.

Fonte Milan News

Ah ecco, adesso, a distanza di anni, come al solito…, si ammette la verità. A scoppio ritardato. E quando Milan Night analizzava, unici e soli, il bilancio dei vari Milan dell’ultimo decennio…, costui dove stava? Che faceva? Ah si, all’epoca, oltre a difendere a spada tratta i superiori di turno, ideava e portava avanti la teoria “dell’avvelenamento dei pozzi”. Noi, oltre che ingrati, scesi dal suo (e chi lo vuole!) carro, criticoni, tastieristi e mena gramo…eravamo intenti, raccontando la verità…, ad avvelenare i pozzi! Ma se questi pozzi erano già secchi, che c’era da avvelenare? E’ un portavoce? Portasse la voce, dicesse la sua, senza stare ad etichettare chi portava avanti idee contrarie al suo verbo. Tra l’altro, noi gratuitamente, e lui a stipendio. Come si spiega infatti che, tolto Milan News, non lo legge nessuno? Il canale non esiste, se non con i soliti 4…, un suo blog ZeroZeroZero (non lo cito perché non merita nemmeno uno straccio di visita regalata) zero visite, zero commenti e quindi zero interesse. Come anche i due siti dei suoi amici che tanto ha sponsorizzato, morti e chiusi. Se esci devi spegnere la luce, tanto dentro non ci trovi nessuno. Invece qui, dove gratuitamente abbiamo raccontato la verità insieme agli utenti…, i numeri sono  sempre impressionanti, basta guardare il numero dei commenti. Esiste chi è capace e chi no, esiste chi sa scrivere e chi no. Basta usare un sito specializzato, “SIMILARWEB” (roba per chi ne capisce…) e se cerchi quei siti spunta l’immagine di un cannocchiale AHAHAHAHAHAHAHAHAHA. Il tutto è scritto a beneficio di quei cretini che gli fanno i riportini…, pure in rima. A Sparta sarebbero volati dalla rupe, giustamente.

Gianclint

 

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Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.