I tifosi sono sognatori

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Da ormai troppo tempo si cerca di inculcare nella testa del tifoso un ragionamento economico in grado di giustificare ogni scelta societaria, quasi come se ognuno di noi fosse proprietario in piccola parte del club. Io sono stato forse il primo ad occuparmi dei bilanci del Milan, ma non di certo per giustificare ogni schifezza anzi, quanto per cercare di prevedere le mosse future del club e dove ci avrebbero portato determinate scelte.
Oggi sembra che un milanista non possa sognare un calciatore da 50 mln (avessi detto che cifra incredibile) o che guadagni 7-8 mln “altrimenti la paghi tu la riba?”. E’ sconcertante per me vedere una parte del tifo, grazie al cielo molto minoritaria, giustificare ogni pidocchieria della proprietà come se il rendiconto economico fosse il loro dimenticando nel contempo che il bilancio è addirittura in attivo. Il tifoso allora che cos’è a questo punto, qualcuno che deve farsi andare bene ogni cosa? Io se dovessi ricercare una definizione da applicare al calcio, direi un innamorato perso che a modo suo non vede l’ora di gioire nonostante quella gioia il più delle volte sia rara e di breve durata. Il tifo, la partita di calcio, è così un momento di evasione dalla quotidianità, se vogliamo anche un modo per mettere da parte i problemi, perché tutto diventa superfluo se non inutile in quei momenti. Una sorta di panem et circenses giusto o sbagliato che sia.
Ora a quanto pare non va bene nemmeno questo perché il tifoso non può sognare, non deve fare il passo più lungo della gamba, deve fare di conto, deve acquistare e consumare ma stare zitto altrimenti chi le paga le riba dell’ac Milan…scusate il francesismo, ma dove cazzo stiamo andando? Con tutti gli impegni e i problemi che abbiamo nella quotidianità, adesso anche un momento di evasione deve diventare pesante? Se il tifoso non può sognare il grande calciatore, il tornare vincenti e prendere un grande campione all’avversario di turno che diamine tifa a fare mi domando. Se non può far questo cosa cazzo le guarda a fare le partite, per perdere due ore e più della sua vita? Chi possiede un club ha dei doveri enormi nei confronti del tifoso e red F24 non può essere esentato da ciò nonostante scarichi proprio sui fan colpe e responsabilità mentre questi illuminati hanno ogni sorta di giustificazione per le loro azioni e i loro fallimenti.

Cari menestrelli per passione e convenienza e caro ac conto economico: ai tifosi non dovete cagare il cazzo. Il tifoso ragiona come un innamorato: c’è chi nonostante tutto continua a darvi fiducia e chi si rompe i coglioni e vi manda tutte le maledizioni di questo mondo finché non libererete l’ostaggio levandovi il più in fretta possibile. Sono tutti e due tifosi e ci dovete stare, con annesse figure di merda che vi meritate.
Il mercato è appena iniziato? Sti grandissimi cazzi. Se avete perso gran parte della fiducia dei tifosi non è per oggi, ma per quanto già fatto e adesso ne raccogliete i frutti (amari) magari con gli interessi e siatene felici perché il giorno in cui i tifosi saranno come li volete voi, ossia impegnati solo a far di conto, lo stadio sarà deserto e il business di Gerry Perdomale un lontano ricordo. Benedite chi vi fischierà allo stadio e vi contesterà perché quelli ancora non hanno mollato nonostante la sciatteria e la gestione da fine impero.

Ed ora per alleggerire la pesantezza di questo post, è l’ora di assegnare uno dei nostri premi goliardici messo in soffitta da qualche tempo, il premio Ciarla & Thanos!
Sei i candidati alla vittoria: tra chi parla di più e chi meno, chi ride e chi si spippetta davanti al pc ce n’è per tutti i gusti!

Gerry Perdomale – l’uomo che odiava perdere. A occhio e croce non sa cosa vuol dire perdere inteso come definizione da dizionario.

Il furly – le sue risate seppelliranno il Milan.

Jeff Geoffrey re di Zamoncada – l’unico talent scout (di cosa poi boh) che fa il dt senza che nessuno noti la differenza.

Casper D’Ottavio – Maiorino sei tu?

Stadioni – ogni volta che apre bocca un milanista infarta.

Ibra – l’uomo che non deve chiedere mai. Infatti non chiede nulla a chi comanda per far tornare grande il Milan.

Altro che il voto delle europee, è qui che si fa la storia!

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PREMIO CIARLA & THANOS
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Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.