se malauguratamente le cose non dovessero andare come vorremmo credo che San Siro darà il via al duello: dirigenti ed allenatore sarebbero pronti a qualcosa che mai immaginavano? Speriamo di non scoprirlo.
Possiamo dire che come minimo non sono pronti. Il peggio è accaduto: i tre giocatori della nazionale francese tra i peggiori in campo, calcio gastrico, condizione atletica rivedibile, voragini, infortunio del penultimo difensore centrale rimasto, sconfitta dal risultato rotondo. Conseguenze? Ad ora le solite, cioè nessuna. Non dovrebbe essere così.
Credo che il dramma maggiore sia la reazione dello stadio al fischio finale, mi sarei aspettato i fischioni invece per mia sorpresa qualche fischio ma in generale totale rassegnazione. Non dovrebbe essere così. I fischioni sarebbero stati una reazione di pancia, di rabbia, di frustrazione, di chi non crede debba andare così, di chi crede che occorra far reagire con le cattive chi non ha reagito con le buone. Così non è stato, lo stadio sembra essere già passato alla fase successiva, quella più grave a mio modo di vedere, cioè la ressegnazione, come se il paziente Milan fosse morto diverse settimane fa e in data 28 novembre sia stato solo seppellito.
Non è qualcosa di inscalfibile, ma lo diventa nel momento in cui non applichi correttivi andando per una strada che non è quella dei tifosi continuando ad aver torto. L’amico Johnson dopo la partita si domandava quante volte abbiamo perso beccando almeno tre gol, così sono andato a vedere quante volte è capitato nel 2023:
milan-inter 0-3
lazio-milan 4-0
milan-sassuolo 2-5
udinese-milan 3-1
inter-milan 5-1
psg-milan 3-0
milan-dortmund 1-3
Sette, ripeto sette, sconfitte pesanti in nemmeno un anno sono un ruolino al massimo da squadra di centro classifica, non di chi dovrebbe lottare per i traguardi più prestigiosi. Non sto nemmeno guardando il numero di sconfitte totali (drammatico), ma un semplice dato che fotografa una situazione pericolosissima. Eppure chi comanda nulla fa e Pioli, primo serio problema del Milan, non rimane lì in sella da solo perché qualcuno potrebbe dirgli “ok grazie, ma ora levati” ma ciò non accade.
Incompetenza, dalla Treccani: mancanza di competenza, di conoscenza specifica, in una materia, una professione, arte e sim.
La mancata conoscenza specifica in una materia o una professione ti rende incompetente in quella specifica materia o professione, non a tutto tondo perché a quel punto la definizione sarebbe un’altra. Parliamo per l’appunto di conoscenza specifica e nel settore sportivo, nel settore calcistico e andando ancor più nel dettaglio in un grande club di calcio, la conoscenza e le capacità maturate non sono un optional perché i momenti negativi nelle grandi squadre sono di difficile gestione anche solo per il fatto che i tuoi giocatori sono delle vere e proprie aziende e non puoi sbatterci il muso, ma devi mediare.
A me sembra che la squadra da diverso tempo abbia fatto capire di voler cambiare pagina e una dirigenza con un vissuto importante a certi livelli avrebbe a mio modo di vedere fatto di tutto per trovare soluzioni. I tifosi sono giustamente combattuti perché si potrebbe parlare di arroganza, presunzione e tante altre cose legate appunto all’istintività o se volete all’emotività/insicurezza. Si potrebbe anche pensare all’egocentrismo, ma per vari motivi tenderei ad escluderlo. A mio parere ci può anche essere una parte legata all’istintività ma credo sia marginale rispetto all’essere dei neofiti in determinati ambiti.
Il caso Pioli. Non solo i tifosi ma anche la quasi totalità delle società avrebbe fatto saltare la sua testa visti i risultati, eppure nel silenzio generale al Milan si continua ad andare avanti. Lasciamo perdere per un attimo quali possano essere i reali motivi, ma pensiamo a quelle conseguenze che non sono così immediate come ad esempio l’allenatore 2024/25. A mio parere chiunque siederà su quella panchina, scelto da questa dirigenza, penserà già in partenza che di errori ne potrà fare a iosa senza conseguenze perché se Pioli è riuscito a passare indenne questo 2023 figurarsi chi dovrà rimettere insieme i cocci. Può essere questa una mentalità da grande squadra? Direi di no. Possono i giocatori più quotati pensare di non aver voce in capitolo se le cose tendono all’autodistruzione? Direi di no, prenderanno a loro volta decisioni che magari fino a quest’anno non avrebbero valutato. Quando parlo di esperienza parlo di questo, di valutare tutti gli ingranaggi di una macchina che nel caso di un grande club calcistico è composto anche dalle teste pensanti dei giocatori che sono coloro che determinano il risultato sportivo.
Per alcuni tutto questo può anche riassumersi in miopia o superficialità, a mio modo di vedere è dovuto a mancanze in specifici settori che magari vista l’annata travagliata saranno in parte colmate con questa esperienza sul campo se così vogliamo dire, ma il Milan visto il livello raggiunto può trasformarsi in un apprendistato per alcuni? Non credo o quantomento non dovrebbe essere così.
In tutto questo forse il maggiore dei problemi è proprio quel “non dovrebbe essere così” che ci stiamo ripetendo da troppo tempo distanziandoci in maniera pericolosa da questa versione del Milan targata red bird. C’è ancora tempo per non buttare al macero quanto fatto da elliott, speriamo di non sprecarlo tutto perché non dovrebbe essere così.
Seal
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