E’ finito il girone di andata ed è tempo di qualche primo bilancio. Non mi soffermo sulla classifica (deficitaria), sul girone di champions (deficitario) o sul numero di infortuni (inaccettabile) perché credo siano così evidenti le mancanze da non doverne nemmeno discutere. Solo per dare un’idea del fallimento champions basti pensare che avversari come Dortmund e Newcastle, sulla carta molto forti, han terminato il girone di andata dei rispettivi campionati al quinto posto (6 punti dal quarto posto e 15 dalla vetta) e al nono posto (11 punti dal quarto posto e 16 dalla vetta); i numeri della nostra debacle europea mi sembrano chiari.
Parlando invece dei numeri che non ti aspetti un primo sguardo lo darei alla difesa.
In questa prima metà di campionato abbiamo visto un gioco a dir poco fantasioso, con una squadra spaccata in due e voragini a centrocampo dove i nostri avversari si infilavano come un coltello nel burro, ma non solo. Come oramai ben sappiamo, causa infortuni la nostra linea difensiva spesso ha visto riserve o giocatori adattati in ruoli non loro eppure i numeri dicono che questo è il miglior girone di andata dell’era Pioli per gol subìti.
Andando più nello specifico per trovare lo stesso numero di gol subìti nel girone di andata bisogna tornare al Milan di Gattuso (stagione 18/19) mentre per trovare un numero di gol subìti inferiore addirittura alla stagione 2011/12 con 17 gol.
Come direbbe Morgan “che succede?” A mio avviso due dati ci vengono in aiuto. Il primo è che quest’anno si segna molto meno rispetto alle stagioni precedenti: 475 reti realizzate, 100 gol in meno di due stagioni fa. Il secondo aspetto da valutare è Mike Maignan che in questo girone di andata ha avuto più presenze rispetto alle due stagioni precedenti.
Credo che il Milan si debba guardar bene dall’ascoltare le sirene straniere e rinnovare con stipendio da leader qual è il nostro portierone. Sia chiaro, non è che non si può giocare senza magic mike, ma cambia di molto la concezione della squadra anche nei suoi interpreti difensivi. E’ una scelta, basta vedere quel Milan molto più scarso schierato da Gattuso che grazie a un gioco molto difensivo subì 20 gol nel girone di andata e 36 totali a fine anno. Tutto è possibile, ma sono appunto scelte e 36 gol totali subìti è tutto fuorchè un’ottima difesa. Questa squadra con un allenatore meno estremista permetterebbe al nostro portiere di essere quasi invalicabile, prova ne sia il girone di ritorno dello scudetto con una squadra più coperta e la miseria di 9 gol presi chiudendo l’anno con 31 gol incassati. Se c’è un giocatore da blindare è proprio lui.
Il secondo dato interessante riguarda i numeri offensivi che con 35 gol realizzati eguagliano il peggior risultato dell’era Pioli risalente proprio alla passata stagione e frutto tra l’altro dei flop Origi e De Ketelaere. Questa strana coincidenza numerica a mio parere si presta ad alcune considerazioni.
La prima è la scarsa capacità dei nostri di trasformare in gol una serie di tiri diciamo semplici. Se Reijnders in questo è l’esempio più eclatante, dall’altra parte basta ricordare i gol mangiati nell’ultima partita per capire che un problema nel tiro esiste. Una seconda considerazione a mio avviso deve riguardare il gioco degli ultimi due anni: troppo casuale e poco orchestrato. Vedere azioni ragionate come quella che ha portato al gol di Loftus-Cheek sono più uniche che rare e questo è un grosso limite per la fase realizzativa. Nonostante questo grosso problema di gioco, la maggior parte dei giocatori ha risposto presente come si può vedere dalla tabella qui riportata.
Ad oggi, in termini numerici, il fallimento in campionato di Chukwueze ricalca quello di De Ketelaere ed in parte si spiega così il basso numero di gol, d’altra parte i numeri di Leao descrivono a mio avviso qualcos’altro ed eccomi alla terza considerazione.
Quante volte nella stagione 2022/23 abbiamo detto che il gioco era spesso riassumibile in “palla a Leao e preghiamo”? Tantissime ed era così per davvero. Leao aveva a disposizione tantissimi palloni mentre quest’anno vuoi per le qualità dei nuovi arrivati (non c’è un brahim diaz), vuoi perché Pulisic per caratteristiche deve giocare la palla, ha meno palloni e di questi il numero di lancioni si è ridotto. Credo che al di là di una manovra davvero ridotta ai minimi termini, lo step per avere un numero di gol superiore sia un miglioramento delle doti di tiro e cattiveria sotto porta di Leao e una crescita di Chukwueze. Io non sono nemmeno convinto che Leao possa migliorare molto la propria fase realizzativa, credo piuttosto nelle sue enormi doti di uomo assist che con una prima punta più prolifica e un gioco più collaudato potrebbe far diventare il nostro attacco una macchina da gol. Giusto per la cronaca con 35 gol realizzati ad oggi siamo il secondo miglior attacco della serie A anche se staccato di 9 reti dall’inter. Si deve e si può fare di più.
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