Pulisic, Moretti vs Pompadour e la supercoppa con le supercazzole

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Siamo in piena sosta nazionali e scusate il francesismo, ma che palle queste soste messe a caso in un calendario fittissimo. A quanti interessano queste partite buttate lì, magari giocate dall’altra parte del mondo? Pausa a settembre, pausa a ottobre, pausa a novembre e infine a marzo. Io ancora non riesco a capire come non si possano accorpare in un mese i vari impegni in modo da avere tutta l’attenzione del mondo sportivo e dei tifosi, io davvero non me lo spiego, a me questo tipo di programmazione sembra svilire il prodotto.
Sempre in tema di prodotto svilito trovo la vicenda supercoppa-coppa italia un ottimo manifesto del valore sportivo dato alle due competizioni dai nostri geni pallonari: tendente allo zero.
Il trend degli ultimi 15 anni è stato quello di portare la supercoppa all’estero per vendere il prodotto serie A (direi che ha funzionato perfettamente…) privando così la sfida dei tifosi, parte fondamentale dello sport. Inizialmente quantomeno si disputava in pieno agosto (come da tradizione) e lì sì che era pubblicità per la serie A visto il campionato da iniziare o appena iniziato: aveva davvero l’attenzione totale perché non c’erano altri impegni, tutti i riflettori erano puntati su quella partita. Negli ultimi anni invece è diventata cosa araba, incastrata alla meno peggio in un gennaio super affolato e senza vero tifo: a cosa serve?
Quest’anno abbiamo raggiunto vette inesplorate: gli arabi si sono accorti che la supercoppa spagnola era più importante (ci sono real, atletico e barca) quindi bisogna sloggiare ad altra data. Noi subito sissignore perché l’importante sono i soldi e così non è difficile capire che anche chi comanda in Italia la ritiene un trofeo birra moretti invernale, direi un trofeo tisana pompadour col plaid sul divano.
C’è però una competizione che oramai vale meno del trofeo tisana pompadour ed è la coppa italia: ha una tale importanza da essere spostata a caso a sua volta. Ora, già questa competizione rasenta la ridicolaggine perché organizzata col solo scopo di avere le grandi che non l’abbiano snobbata in semifinale, ma per chi non lo sapesse gli ottavi erano da disputarsi il 10 gennaio e i quarti il 31 gennai e a causa della supercoppa han deciso di spostare tutto alla membro di segugio con alcune partite a dicembre ed altre il 3 gennaio. La cosa migliore sapete qual è? I quarti subito la settimana dopo (immaginate chi dovrà farsi 3/1-7/1-10/1-14/1) per poi vedere le semifinali 3 MESI DOPO. Stiamo parlando di una competizione o di un riempitivo tipo monoscopio? Sono sincero, per vedere svilite così supercoppa e coppa italia tanto vale abolirle, è come tenersi in casa quel tapis roulant che non usi da dieci anni perché da domani lo uso quando faresti prima a regalarlo. Queste coppe stessa roba: senza tifosi (solo in coppa italia ci sono ma alle ultime partite, prima nemmeno regalando i biglietti) e con partite buttate lì a caso come il tapis roulant che ogni tanto ti ricordi di avere. Basta, pietà, terminate sto strazio, abbattete ste coppe.

Scusate l’ampia introduzione sulla gestione del calcio italiano, ma mi dà ai nervi. Ora parliamo un po’ di questo Milan partendo da un “e chi se l’aspettava un inizio così?” Io no lo dico subito, anzi rincaro la dose, nemmeno mi è piaciuto questo mercato eppure siamo primi dopo 8 giornate con a metà percorso una sconfitta devastante nelle proporzioni e per l’avversario. Questo secondo me è l’elemento più importante, quello che deve far riflettere, segno che il gruppo ha delle risorse caratteriali direi inaspettate visto quanto accaduto nel disastroso derby. Tra i vari motivi per cui non credevo a una classifica simile c’erano un numero di trasferte non semplici per varie ragioni (bologna, roma, genova) oltre a due delle quattro squadre partecipanti alla champions (inter e lazio) e un avversario contro cui di norma Pioli ci capisce poco (Juric) senza contare i molti volti nuovi e il necessario adattamento. Invece i risultati sono arrivati, a volte giocando bene, altre volte un po’ cotti ma sono arrivati a mio avviso grazie ai nuovi che si stanno rivelando un’arma importante.
Rispetto alle passate stagioni secondo me atleticamente non siamo partiti a mille (se fosse vero potrebbe essere un dettaglio fondamentale per il campionato) e in corso d’opera Pioli ha adottato un modo di attaccare meno garibaldino correndo così meno rischi rispetto alle grandi sbandate viste in più occasioni. Una cosa su cui però non bisogna fare voli pindarici è proprio la classifica perché ora sto elencando tutta una serie di dati positivi, ma in fondo potrebbero essere un abbaglio dato che le partenze di Pioli recitano:

stagione 20/21 – 20 punti – 1° posto (+2 sulla seconda) – 19 gf – 8 gs
stagione 21/22 – 22 punti – 2° posto (-2 dalla prima) – 18 gf – 7 gs
stagione 22/23 – 17 punti – 5° posto (-3 dalla prima) – 16 gf – 9 gs
stagione 23/24 – 21 punti – 1° posto (+2 sulla seconda) – 16 gf – 8 gs

Per farla breve è un inizio di campionato alla Pioli rossonero e ciò di cui è davvero capace la squadra lo vedremo solo più avanti, specie in alcuni mesi direi tragici nei risultati per il nostro mister. Lì scopriremo se ci sarà stato davvero il salto di qualità tanto auspicato.

foto AC Milan

A proposito di salto di qualità due parole su due dei nuovi acquisti, ossia gli uomini a stelle e strisce: Pulisic e Musah. Partiamo da capitan america.
Christian Pulisic sta facendo tutta la differenza del mondo perché va sempre ricordato come il primo compito di un uomo d’attacco sia e sarà sempre quello di fare gol. Sì ok giocare bene, sì ok dare il passaggio giusto, ma un giocatore offensivo è fondamentale quando segna, per il resto al massimo è utile. La questione è semplice, Pulisic in queste prime 8 partite di campionato può aver giocato più o meno bene ma ha segnato ben 4 gol (sarebbe un’ala) e tutti su azione. Se teniamo conto che a Giroud non è stato affiancato una punta titolare forte, i suoi numeri cambiano tutto. Già, perché è capitan america il nostro miglior marcatore (Giroud ne ha segnati 4 ma l’unico su azione risale a oltre un mese e mezzo fa alla prima giornata) e senza il suo apporto offensivo in termini di gol per noi la situazione cambia dal giorno alla notte (vedasi ad esempio le due partite di champions) avendo un dannato problema nel concretizzare in reti le numerose occasioni create. Non c’è da sorprendersi se Chukwueze trova poco spazio perché togliere dal campo chi ha gol è complicato, talmente complicato da dover segnare anche tu costantemente per cambiare le gerarchie.
Dopo Pulisic è il turno di Musah. Io lo dico, visto a Valencia questo giocatore piaceva zero specie come mezzala, mentre a mio parere con compiti più difensivi ha il suo perché e guardando al Milan scudettato potrebbe diventare una sorta di kessié. Io non credo sia un caso che nelle quattro partite disputate da titolare il Milan non abbia subito reti. Non voglio far intendere come basti la sua sola presenza per non subire gol, sarei davvero stupido, ma il suo essere assai rapido specie nei primi metri abbinato a un atteggiamento meno garibaldino della squadra soffoca sul nascere molte iniziative avversarie che prima si sviluppavano in campo aperto o quasi senza aver il fiato sul collo di un avversario. Se ben sfruttato Pioli si troverebbe tra le mani un’arma tattica davvero importante anche per cambiare il volto della partita o adattarsi al tipo di avversario.

Ce ne sarebbe da scrivere anche sugli altri nuovi arrivi ma andrei lunghissimo per cui vi lascio con un sondaggio: qual è il nuovo acquisto su cui puntate di più?
Ah, tra i nuovi acquisti ho messo anche Adli, il motivo credo possiate immaginarlo visto che finora non aveva mai giocato.

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Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.