Unti e bisunti

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I menestrelli sono scesi in campo. In questa gigantesca rotture di palle chiamata pausa per le nazionali, come da tradizione arrivano loro a cercare di lodare chi al contrario andrebbe lordato (in senso figurato) per lo schifo che sta compiendo da quando ha pieni poteri.
Tra scaricabarile indegni e la ricerca della difesa ad oltranza del milanista di titanio, adamantio e vibranio, riuscendo a chiamare in causa anche chi non c’è più da oltre un anno, siamo a livelli di untuosità fuori controllo. Talmente unti e bisunti che potrebbe scivolargli tra le natiche un transatlantico senza batter ciglio o perchè no, un bel manico di scopa così da poter pulirgli tutta casa perchè la lingua oramai è logora e priva di papille gustative e risulta impossibile lavare il pavimento.
Queste persone ai miei occhi sono solo dei cantori di fantasy di bassa lega, nemmeno riesco a definirli aziendalisti perché sputare su chi c’era prima dopo averlo lodato quando era presente per me può solo rientrare alla voce voltagabbana. Leonardo Sciascia avrebbe una definizione più precisa ma per questi unti, bisunti e bisonti citare una simile figura è già troppo.
Inutile che questi figuri cerchino di girare la frittata: le colpe sono chiare e nette. Chi c’era prima contava prima non ora, altrimenti è tutto troppo facile e direi anche in malafede.

Leggo ancora oggi citare Paolo Maldini: ma chi cazzo se ne frega! Paolo Maldini è stato licenziato ufficialmente i primi di giugno del 2023 (15 mesi fa) dopo che nella prima parte dell’anno era ormai chiaro il suo ridimensionamento. Giusto, sbagliato? Oramai non è importante perchè il proprietario ha il sacrosanto diritto di farlo assumendosi nel contempo tutte le responsabilità, compresa ovviamente la scelta dei sostituti che numeri alla mano stanno compiendo disastri da 15 mesi a questa parte. Lo ripeto: 15 mesi non 15 giorni.
C’è chi per gettare fumo negli occhi e fare un bel polverone per beatificare i soliti cita di nuovo Maldini (ancora? È sparito 15 mesi fa!) non dico inventando dei numeri di sana pianta, ma di sicuro con qualche difficoltà con la matematica. Un esempio? Origi.
Stando a tutti i giornali questo giocatore, uno dei più grossi errori della ditta Maldini/Massara, è arrivato con un ingaggio di 4 mln netti, se non meno, con un quadriennale che sfruttando il decreto crescita sarebbe pesato circa 21 mln in 4 anni. Non 40 mln, non 30 mln, 21 mln. Punto.
Ciarlare di decreto crescita non più valido per il belga (io non lo so) perchè è stato dato in prestito con diritto di riscatto al Nottingham Forest non è tirarsi la zappa sui piedi ma qualcosa di peggio possibilmente, qualcosa che ricorda sinistramente il casino fatto con la lista champions e tutti i giocatori prestati per prenderne altri perchè ci si è ricordati all’ultimo momento dei troppi stranieri anche per la lista serie A.
Ebbene, Divock Origi è stato dato al Forest non certo quando c’erano Maldini e Massara, ma quasi 3 mesi dopo, all’ultimo secondo utile o quasi infatti è stato ufficializzato dagli inglesi il 2 settembre non il 6 giugno. Chi c’era al comando? Furlani e Moncada che probabilmente han fatto male i conti o semplicemente han voluto rischiare. Fatto sta che se come qualcuno scrive non è più valido il decreto crescita è grazie a chi ha voluto mandarlo all’estero in prestito con semplice diritto, una mossa che io definirei da principianti e volente o nolente queste figure sono quelle presenti oggi a Milanello e non in precedenza.
Chissà poi se i fini matematici si saranno già dimenticati di Emerson Royal per cui veniamo spernacchiati in Inghilterra. Stando ai numeri pubblicati dai giornali dovrebbe costare oltre 33 mln tra stipendio e cartellino (quello conta alla fine) in quattro anni. Chissà se le cifre legate a lui e chukwueze, giusto per fare un altro nome, vengono presi dalle loro calcolatrici oppure casualmente si spengono.
Nel frattempo pure qui è partito lo scaricabarile perchè secondo alcuni il brasiliano è stato fortemente voluto da Fonseca. Cioè qualcuno vuol far intendere che Fonseca, non certo un Antonio Conte, ha puntato i piedi per un terzino? Ma davvero fate? Purtroppo o per fortuna il web ricorda più o meno tutto (un po’ come qualcuno che lodava Maldini anche per i peti al profumo di rose finchè era al Milan e oggi lo descrive come il virus che ha infettato tutto) e in questo tutto fatevi una bella ricerchina tipo emerson royal e Milan, così da scoprire come il suo nome con affianco le parole Moncada e Milan siano ben presenti da almeno due anni.
Guarda te a volte le coincidenze.

Seal

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Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.