storie di soldi, di potere e di pancia…

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Sapete che c’è? Ho venduto uno strumento ad un cliente sovraprezzo, molto sovraprezzo, rifilandogliene insieme anche un altro del tutto inutile per le sue necessità e pagato comunque parecchio. Sapete uno di quei clienti affezionati che si fidano perché li servi da molto tempo e che per quello anziché fargli le condizioni migliori che puoi ti approfitti della sua fiducia spennandolo come un tacchino al “thanks giving”. A forza di inchiappettate il cliente se ne è accorto ed ha osato lamentarsi, con me direttamente ma anche con qualche altro fornitore facendomi passare nell’ambiente come persona poco corretta. Sono risentito ed ora sto aspettando le sue scuse. Nel frattempo, con lo stesso cliente, ho alcuni contratti di manutenzione che vanno a scadere. Per vecchi strumenti quasi non più in uso e che sarebbe meno costoso sostituire con prodotti più moderni e più performanti la cui manutenzione costerebbe molto meno. Il cliente, che per quanto affezionato e sprovveduto non è del tutto cretino, ci sta riflettendo su ed io sono sempre più risentito per questo. Ma come osa? Cazzo, ma “me li deve rinnovare i contratti”, come si permette di titubare? Come osa chiedermi lo sconto? E poi i miei strumenti li deve usare anche se ne ha altri migliori. Perché Io so Io e lui non è un cazzo direbbe l’Albertone Nazionale. Quindi primo mi deve le scuse, ufficiali, secondo deve rinnovarmi i contratti per la vecchia anticaglia e poi, forse, se sono in buona gli rinnovo il contratto per gli strumenti più nuovi e funzionanti altrimenti, se mi gira e se trovo chi mi paga di più, glie li ritiro, tanto se non gli faccio l’assistenza non può usarli, e li installo da qualche altro cliente. A quest’ultimo non glie li faccio pagare ma gli chiedo una provvigione galattica (tanto risparmia non dovendoli comprare) e con un contratto di assistenza che mi pagherà a peso d’oro. Ma intanto che il pirlone alzi il culo e rinnovi alle mie condizioni quello che deve e per il resto se ne parlerà. Se e quando ne avrò voglia. Ah.., e se non fosse chiaro, voglio anche una fettina di culatello con i pinoli per soprammercato. Me lo posso permettere? Normalmente non potrei ma se ho a che fare con un cliente che non ha contatti nell’ambiente, che non si fila nessuno dei miei concorrenti di pari livello perché non è considerato un cliente con potenzialità di acquisto elevate, non ha conoscenze, contatti, nessun potere e considerazione ed il cui ufficio acquisti è rappresentato da un paio di giovanotti di poca o niente esperienza potrei. Poi il farlo o meno è solo questione di etica, correttezza, indole personale e professionalità ma anche nel caso certe pretese me le posso permettere solo se ho a che fare con degli sprovveduti, se ho a che fare con dei professionisti non posso altrimenti, primo mi annullerebbero le forniture in essere solo per averli trattati dall’alto in basso e, secondo, mi sputtanerebbero presso i loro omologhi facendomi sparire dal mercato nel tempo di un amen…

Raiola, ed anche tutti gli altri procuratori, saranno pure scorretti e certamente vogliono solo riempirsi le tasche quanto più possibile, costi quel che costi, ma si comportano così solo con noi o quasi… Ed allora il panzoprocuratore pretenderebbe di non rinnovare Dommarumma per portarlo via a zero, e dove vuole lui, a giugno del 2021 (a zero per noi ovviamente), trasferimento per il quale si farebbe pagare decine di milioni di Euro di provvigioni visto che l’acquirente non pagherebbe il cartellino, ma pretenderebbe che nel frattempo rinnovassimo il fratello, jack, e chissà chi altro ed a condizioni capestro. Non contento pare che nell’ombra, pur senza avere una procura ufficiale, sia il suggeritore occulto di “Nonpiùin(S)uso” il quale vorrebbe essere ceduto a zero, o quasi, per non doversi ridurre lo stipendiuccio. Non gli basta, vuole anche le nostre scuse che, come tifosi, abbiamo avuto pure il coraggio di risentirci…

Però… se da una parte ne possiamo pensare male quanto vogliamo, da quell’altra dobbiamo anche ammettere che se lo fa è perché lo stato della società glie lo permette. Il Panz è rozzo, arrogante, ignorante, avido e aggiungeteci pure qualsiasi altro epiteto vi venga in mente ma è furbo. Di quella furbizia ancestrale e insita in se che ha imparato quando serviva le pizze agli olandesi che, come tali, guardavano il pizzaiolo immigrato dall’alto in basso ed ai quali, per un conto da pochi fiorini, doveva sorridere e leccargli il culo. Quella furbizia che istintivamente lo fa genuflettere con la massima naturalezza di fronte ai forti che venera con lusinghe mielose ed atti di contrizione. Magari dentro di sé stringe i denti e gli rode il culo ma il suo istinto animale lo guida sempre al comportamento più conveniente. Di contro, quando il suo naso fino usma puzza di debolezza si vendica con gli interessi e si permette di essere persino sprezzante, volgare e provocatorio.

Al di là dell’affaire Donnarumma, prepariamoci che il cinema è appena iniziato, cerco di guardare il comportamento del panza con distacco. Essendo lui il più esposto mediaticamente tra quelli della sua categoria, essendo il suo modo di fare eccessivo, ricattatorio e rumoroso, lo prendo come una specie di cartina al tornasole. Da come gestirà il caso Donnarumma secondo me capiremo parecchio. Se le circostanze lo costringeranno, obtorto collo naturalmente, ad un accomodamento tipo un rinnovo a condizioni accettabili o una vendita a fine stagione dove ci guadagnerà anche il Milan una cifra consistente, significherà che dietro le quinte la società (intesa come chi sta dietro ed ha il vero potere sulla stessa) inizia ad avere peso ed un certa considerazione. Un furbone di tal fatta non si inimicherebbe nessuno che un domani potrebbe ritornare nel novero dei potenti e, quindi, essergli utile e remunerativo. Se invece tirerà i suoi missili per destabilizzare l’ambiente senza che ci siano reazioni di sorta e riuscirà davvero a tirare giugno 2021 (magari riuscendo anche a farlo giocare fino all’ultima di campionato come titolare indiscusso dandogli sempre più valore e magari alla tanto odiata Giuve…) portandoselo via aggratis significa che questa società non conta, e non conterà mai, nulla. Sarà la prova provata che fino a che gli attuali “proprietari” non si toglieranno di torno continueremo ad essere preda di chiunque sia quando vogliamo comprare che quando proviamo a vendere ed in queste condizioni risalire facendo scelte azzeccate ed affari remunerativi risulterebbe veramente difficile per chiunque. Perchè, alla fin dei conti, quello che mi spaventa di più è proprio il non contare più nulla. Se conti qualcosa, se hai voce in capitolo ed un poco di credibilità, se sei bravo, prima o poi le scelte le azzecchi e ne vieni fuori. Se non conti davvero nulla trovi tutte le porte chiuse e seppur qualcuno te le apre lo fa sapendo di poterti prendere per il collo avendo le carte buone in mano ed a te rimane solo il “prendere o lasciare”

Mi sbaglierò ma sono davvero curioso di vedere come andrà a finire ed anche, in subordine, se mi beccherò una querela per avere osato. Ah, dimenticavo…  dovrei anche chiedere scusa…
Voi non siete curiosi?

FORZA MILAN

Axel

PS: La notizia mi è arrivata adesso, tragica, terrificante. Un maledetto elicottero, la solita maledetta combinazione di eventi nefasti, un secondo, uno schianto e finisce tutto. Vorrei trovare le parole adatte ma forse non esistono. Preferisco ricordarlo con le sue. “Se mi tagliassero il braccio sinistro, sanguinerei rossonero, da quello destro uscirebbe il giallo viola dei Lakers”. In qualunque posto tu sia adesso Kobe che il destino ti restituisca quello che ti  ha rubato stasera. Buon viaggio fratello.

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