Tarli, dubbi e pensieri sconclusionati…

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Domenica sera ore 20:30. Devo decidere se affrontare lo sbattimento di uscire, farmi un quarto d’ora abbondante a piedi per andare al pub e vedermi Milan – Lazio.
“Lady… ci facciamo un giretto al pub per vederci la partita?”
“ma non ci penso nemmeno… tutto sto sbattimento spendendo tempo e soldi per quei quattro scappati di casa? Tanto lo sai già come va a finire…”
Di uscire da solo non ne ho voglia… decido di lasciar stare e, come spinto da un presentimento, o dalle parole spesso profetiche di Lady, non la seguo nemmeno. Mi guarderò un film e, alla fine, mi limiterò a guardare il risultato.

Detto fatto alla fine del film, vado sul web… titoloni e, tanto per cambiare l’ennesima sconfitta. Non guardo nemmeno gli highlights è sufficiente così. Spinto dalla curiosità lunedì do una occhiata in giro. Da quanto posso capire una partita persa meritando di perderla. Il solito Milan di questa stagione. Leggo anche delle “solite” recriminazioni. Espulsione che non c’era, decisioni arbitrali discutibili e via così…

Ora, la partita, questa partita nello specifico, non l’ho vista ma ci sono considerazioni che a me sembrano palesi.

Partiamo dai supposti errori arbitrali.
Ammesso e non concesso che fosse davvero così, che le recriminazioni avessero anche un fondamento, dov’è la società? Che potere avrebbe nelle stanze che contano? Che senso ha mandare il coach in conferenza stampa a lamentarsi, facendogli fare la figura di quello che cerca scuse a tutti i costi? Perché non si fanno sentire, non tuonano in lega, sui giornali, sulle TV, sui social? E poi… Dove sarebbe lo Svedoslavo quando servirebbe?
Abbiamo un presidente ex AD di Enel, ex AD di Eni, con un curriculum lungo un kilometro. Un uomo, con quel passato, così inserito nei meandri dello stato, è necessariamente amico dei politici e non può non frequentare i salotti che contano, non può non avere relazioni prestigiose nelle stanze del potere. Anzi, credo che a suo tempo fu scelto proprio per questo, con l’obiettivo di avere finalmente uno stadio di proprietà e… chi meglio di un manager-politico per arrivare a questo risultato in Italia (specie non facendo parte della famiglia degli ovini…)? Invece… di stadio se ne è parlato alla nausea ma, ad oggi nulla di fatto. Prima Rozzano, poi Melegnano, poi direttamente sul tetto delle Trump Tower, poi realizzato in comune con i tristi, poi ristrutturiamo San Siro, sempre con i tristi, che a Sala altrimenti gli viene il bruciaculo poi, poi, poi e… poi il nulla.

Quindi mi chiedo… Ma questo Cardinale, che il Milan se l’è comprato da Elliott a strozzo, pagando interessi degni dei bond Argentini degli anni novanta (credo almeno… fossero i ’90) da dove crederebbe di rientrare di questo folle investimento? Certo, la gestione odierna porta, forse, al pareggio di bilancio ma, mano a mano che passa il tempo, gli interessi salgono e… con cosa pensa di pagarli? Non credo conti sul player trading più di tanto, quando ben ben avranno venduto il Leao di turno depauperando definitivamente la rosa chi altri pensa di poter vendere? E poi…

Uno dei valori aggiunti del Milan sono i tifosi. Non parlo dei 5 milioni di tifosi in Italia ma dei 95 che, stando alle statistiche, avremmo dispersi in tutto il mondo. Ovvio che non sono tifosi come noi, che per il Milan spendono “tutti i giorni” in abbonamenti, merchandising e quant’altro, questi sono, più che tifosi, simpatizzanti. Singolarmente conterebbero pochino ma rimangono pur sempre 95 milioni di persone che comprano le partite sulle varie piattaforme, un po di marchindising ma, soprattutto, sono 95 milioni di persone in qualche modo esposte e potenziali clienti degli sponsor che, oggi come oggi, contano parecchio nei conti delle squadre. La Puma, giusto per fare un esempio, le scarpe e le tute le vende in Italia, in Europa, negli USA, in Cina, in India, in Kazakistan ed in qualunque altro posto. Quindi questa base enorme, di simpatizzanti (ed in Italia i numeri degli altri sono semplicemente non comparabili ai nostri), avrebbero un valore elevatissimo ma… Quanti di questi, che non sono certo tifosi nel senso stretto che noi intendiamo, continueranno ad esserlo se spariamo dai radar delle coppe e, anche in campionato, facciamo la figura di una neopromossa qualsiasi?

Ora, magari sono Io malato di complottismo e terrapiattismo, ma il tarlo mi sta rodendo da un po. Sono d’accordo che i nostri dirigenti di calcio ne capiscono pochino, forse niente, ma se a queste considerazioni di base ci arrivo Io che sono un pistola qualsiasi, che a questa squadra manchi tutto, che le scelte fino ad oggi si sono rivelate scellerate, non posso credere che non ci arrivino i vari Scaroni, Furlani and Co. Che per gestire la parte “tecnica” di una squadra ci voglia un conoscitore del calcio e, soprattutto, del mondo del calcio, ci è arrivato pure tale Zang che, la prima cosa che ha fatto quando ha rilevato i nati male, è stato assumere quello che è il più grande conoscitore di questo mondo in Italia, cioè Marotta che, ci piaccia o meno, del calcio conosce ogni meandro (per non dire altro che potrei passare dei guai…).

Quindi, e chiudo, Vi faccio una domanda…
ma secondo Voi è solo e soltanto malagestione o…?
mi fermo qui, non ho informazioni, non ho accesso ai segreti, alle stanze che contano e potrei scivolare su argomenti tabù. Ma, perdonerete, il tarlo rimane…

Mi rendo conto che sto toccando argomenti delicati che meriterebbero disanime e considerazioni ben più approfondite. Cose che avrei anche in testa, almeno in parte, ma non potevo scrivere un romanzo, non alle 11 di un martedì sera qualsiasi. Spero che in ogni caso Vi arrivi il messaggio. Cosa c’è, ammesso che ci sia davvero qualcosa, dietro questo Milan? Come sempre contiamo su di Voi!

come disse qualche migliaio di anni fa un tizio famoso…

“scatenate l’inferno!”

ma perchè, nonostante tutto, non riesco a chiudere un post senza un “Forza Milan“?

Axel

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