Juventus-Milan: presentazione

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Quando Gattuso purgò Buffon…

Come potrei mai presentare Juventus-Milan? Trattasi di una partita tra le più disputate nella storia del nostro calcio, uno degli incontri a più forte tasso di rivalità. Una partita che in passato è stata anche finale di Champions League (toh, ma davvero?), vinta dal Milan (ma dai?!). È una partita speciale, per quanto io “senta” molto più il Derby: è pur sempre il confronto tra le squadre più vincenti d’Italia.

Sarà il secondo vero grande big match italiano di Gattuso sulla nostra panchina, il primo in campionato. Le vittorie a Roma contro la Roma e in casa contro la Lazio sono arrivate certamente contro avversari di valore, ma comunque uno (se non due o tre) gradini sotto Juventus e Napoli, le squadre che in questa stagione stanno riscrivendo i record di rendimento in Serie A. Solo il Derby di fine dicembre, per tensione e posta in gioco, può essere accostato al match di stasera.

Non essere mangiati dal clima rovente dello Stadium non è semplice, ma nemmeno impossibile. È nel tunnel degli spogliatoi che si giocano i primi minuti del confronto, è lì che il Milan di Allegri perse in partenza la prima sfida contro i bianconeri allo Stadium, quella del 2011, quando la doppietta di Marchisio ci condannò. Coraggio, sangue freddo e una buona dose di faccia tosta: questo è quanto servirà per un approccio il meno timoroso possibile.

C’è poi l’atteggiamento da tenere in campo, e su questo potrebbe darci una mano il Napoli. I partenopei giocheranno nel pomeriggio contro il Sassuolo, e in caso di vittoria sopravanzerebbero momentaneamente in classifica la Juventus. Il risultato della truppa di Sarri potrebbe infondere fretta, apprensione e tensione nei ragazzi di Allegri, un’ansia che potremmo sfruttare, o almeno provare a farlo.

Le formazioni – Nessuna sorpresa, né da una parte, né dall’altra. Per il Milan formazione tipo, con Donnarumma tra i pali, Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessiè, Biglia e Bonaventura in mediana, Suso, Andrè Silva e Calhanoglu davanti. L’unico dubbio, un vero e proprio ballottaggio a tre, è per il ruolo di centravanti. Gattuso sceglierà all’ultimo, ma al momento il favorito è proprio il portoghese.

Anche nella Juventus nessuna sorpresa: Buffon in porta, Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Asamoah in difesa, Matuidi, Pjanic e Khedira a centrocampo, Dybala, Higuain e Douglas Costa davanti. Si potrebbe far sentire la defezione di Alex Sandro sulla sinistra, per quanto la sua stagione sia stata finora deludente.

La partita, in definitiva, è un’occasione speciale per continuare il sogno (o l’utopia) Champions League, distante 5 punti. Mentirei se però dicessi che non mi interessa fare di tutto per cercare di far perdere lo Scudetto ai gobbi. È così: lo è per me, per chi sta leggendo ora questo pezzo, e deve essere lo stesso per chi scenderà in campo stasera, a partire da Capitan Bonucci. Quindi, come sempre, Forza Milan. Anzi, ancor più del solito.

RICONQUISTIAMOLA
(la qualificazione alla Champions…)

Fabio

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.